Termini tecnici del linguaggio turistico.

 

COMITIVA

L’origine etimologica del vocabolo deriva dal latino comes il cui significato è compagno  () di vita, di lavoro, di viaggio ecc..). Il vocabolo pertanto implica l’idea di un gruppo di persone che si riuniscono per uno scopo comune (gita, viaggio, festa). Tutti gli operatori turistici (vettori, albergatori, agenti di viaggio) attribuiscono una particolare importanza a tale aggregazione di persone per molteplici motivi soprattutto di carattere economico, con notevoli benefici anche per le stesse comitive. In particolare l’Ente FS concede riduzioni, rispetto ai prezzi per viaggiatori individuali, come segue: 20% per gruppi di almeno 10 partecipanti; 30% per 25 partecipanti e 40% per 400 partecipanti e oltre. Non vengono concesse riduzioni tuttavia nei seguenti periodi: dal mercoledì precendete al mercoledì susseguente la Pasqua; dal 25 giugno al 1 agosto e dal 15 dicembre al 10 gennaio. Taluni potrebbero confondere il reale significato tra le consuete espressioni:  biglietto cumulativo, unico per due o piu’ presone. Scondo il linguaggio tecnico però per biglietto cumulativo si intende anche un biglietto valido sia per il trasporto ferroviario e sia per il trasporto o passaggio marittimo, come ad esempio: Roma-Civitavecchia-Golfo degli Aranci o viceversa, contraddistinto con la sigla Ci 205 A.

 

COMMERCIAL ACCOUNT

Come appare evidente, la locuzione ha il sapore prettamente commerciale-bancario anche se nella lingua inglese il vocabolo  commercial considerato come  sostantivo ( = il commerciale) viene considerato un neologismo radio-televisivo, nel senso però di pubblicità commerciale. Secondo il significato tecnico-turistico (assai comune nell’ambiente agenziale) il  commercial account è un cliente abituale – inteso generalmente come Società – in riferimento soprattutto alla biglietteria aerea, ferroviaria e marittima, che acquista in notevole quantità e con il quale si ha un particolare rapporto di servizio e di regolamento contabile-amministrativo.

 

COMPLAINT

Il significato letterale del vocabolo è:  lamentela, lagnanza, reclamo;  mentre secondo il gergo giuridico, la parola  complaint VUOL DIRE  QUERELA. Si ricordi anche il verbo : to complain (lamentarsi). Tutti gli operatori turistici (Agenzie di Viaggio, Vettori, Albergatori, ecc..) conoscono questo vocabolo. E’ noto infatti che alla realizzazione di un programma di viaggio concorrono molti elementi, tanto piu’ numerosi, quanto più il viaggio è lungo e complesso. Non è da considerarsi eccezionale pertanto il verificarsi di qualche disguido o disservizio, dovuto talvolta a semplice negligenza. Anche una guida turistica o un accompagnatore turistico possono suscitare lamentele per la loro inefficienza.

In base alla legge n. 1084 del 27/12/1977, meglio conosciuto sotto la sigla C.C.V. (Convenzione ai Contratti di Viaggio), tutti gli operatori turistici sono considerati coinvolti e corresponsabili per qualunque deficienza organizzativa o di disservizio; dagli Organizzatori-Grossisti (Tour Operators) ai Dettaglianti-Venditori, nonostante la figura di  intermediario di questi ultimi.

 

CONCIERGE

Nei grandi alberghi (solitamente di categoria 5 stelle) esiste una grande hall preceduta però da un vestibolo; cioè una sala destinata ai servizi d’accoglienza: ricevimento, contabilità , portineria.Questo apparato di servizi, sovente viene indicato col sostantivo francese  conciergerie e per conseguenza  concierge sarà il portiere cui sono affidate importanti mansioni come la custodia delle chiavi, il ricevimento e la distribuzione postale per i clienti, il settore telefonico e simili.

 

CONFIDENTIAL TARIFFS

I Tour-operators ricettivisti  più importanti pubblicano annualmente un proprio tariffario definito confidenziale appunto perché non è destinato al pubblico, ma alle Agenzie di viaggi corrispondenti. Solitamente detto tariffario viene inviato all’estero e per tal motivo il testo è redatto in lingua inglese, considerata ormai come la lingua ufficiale del comparto turistico: agenziale, alberghiero, della ristorazione e del trasporto. Il tariffario confidenziale non è soltanto un elenco di tariffe (ovviamente più basse di quelle applicate da un solo fornitore di servizi) ma contiene anche la descrizione di una serie di programmi di viaggio, variabili per durata, costi e categorie, riguardanti territori e Paesi di particolare interesse turistico in cui il Tour-operator ricettivista è specializzato.

 

CONNECTION TIME (FLIGHT)

Secondo il gergo turistico , il sostantivo connection, non vuole dire tanto connessione o collegamento, ma più propriamente coincidenza. L’espressione idiomatica è comunemente usata nel  comparto aereo congiuntamente all’aggettivo italiano, consentito. Volendo effettuare il seguente viaggio: Roma-Londra-New York, con cambio di aereo a Londra (magari dall’aeroporto di LUTON a quello di HEATHROW) occorre verificare se è consentito il tempo in coincidenza tra il volo di arrivo a Londra e quello in partenza per New York. Come si desume dall’esempio e nel caso specifico, i vocaboli time ( = tempo) e flight ( = volo) si identificano anche se analogicamente.

 

CONTINENTAL BREAKFAST

Secondo il linguaggio  familiare americano (USA naturalmente) la parola CONTINENTAL sta a significare una moneta di poco valore. Nel caso specifico di Piccola colazione alla continentale (Continental Breakfast) probabilmente  viene implicitamente ricordato che si tratta di un pasto di poco valore, ma in realtà  rispecchia esattamente l’idea o il concetto che viene attribuito alla parola BREAK-FAST ( = spezzare – il pane – in maniera veloce e mangiarlo in fretta). Questa locuzione (continental breakfast) tuttavia è talmente usata sia dagli Agenti di Viaggio e sia dagli Albergatori, che anche gli stessi turisti, raramente ne chiedono il significato, quando la trovano scritta sul Voucher, emesso per la prenotazione alberghiera.

 

CONTROMARCA

Si tratta di un piccolo biglietto usato per i viaggi di gruppo. Viene dato ad ogni partecipante a motivo di identificazione. Nei viaggi di gruppo infatti si emette un biglietto collettivo, sia per il trasporto ferroviario e sia per il trasporto marittimo; in questo secondo caso la contromarca serve soprattutto per l’accesso al ristorante con l’emissione di una contromarca per ogni pasto. Il biglietto collettivo, unitamente all’elenco dei partecipanti al medesimo gruppo, viene custodito dall’accompagnatore o tour-escort. Va comunque precisato che la contromarca non costituisce documento di viaggio valido, senza il biglietto collettivo.

 

CONVENTION

Il significato letterale è: patto, accordo, assemblea ecc. Nel gergo turistico, il vocabolo significa anche riunione, convegno e in senso lato, anche congresso. Tutti gli operatori turistici conoscono ad es. l’ASTA CONVENTION, cioè la riunione o congresso annuale degli Agenti di viaggio americani e loro associati. L’ etimologia comunque ne stabilisce l’origine dal verbo latino convenire (col significato di venire con, cioè radunarsi insieme ad altre persone). L’equivalente italiano di convenzione (voce dotta conosciuta ed usata anche dal Boccaccia) si usa in senso politico o legislativo, ma non turistico.

 

COUPON

Sostantivo derivante dal verbo francese couper (= tagliare). Nel comparto turistico, il vocabolo coupon, attualmente, è più noto unicamente al vocabolo inglese flight. Si ha allora la locuzione flight-coupon, il cui significato è tagliando di volo. In precedenza, coupon era sinonimo di Voucher e lo è tuttora nei Paesi francofoni.

 

COURIER

La traduzione letterale in lingua italiana è: corriere,messaggero. Esiste però una perifrasi che ha attinenza col mondo turistico; chi organizza viaggi per il proprio padrone specie all’estero. I Tour –Operators hanno aggiunto l’aggettivo long (long-courier)  per indicare l’organizzazione di un viaggio a lungo raggio, solitamente oltre oceano, oppure in estremo oriente. L’espressione idiomatica è frequente nelle riviste e giornali specializzati di categoria.

 

DAY-USE

E’ una locuzione inglese comunemente usata dagli esperti che lavorano nelle Agenzie di Viaggio e negli Alberghi. Il suo significato letterale è uso di giorno o meglio uso durante il giorno ed ovviamente, tale espressione, si riferisce alle camere d’albergo; pertanto la locuzione completa dovrebbe essere room day-use, ed ha un significato specifico  ma non per distinguerlo dal room night use (= la camera che si usa durante la notte). Se così fosse, si tratterebbe di una disquisizione inutile senza significato e senza senso pratico. Infatti quando un Agente di Viaggi prenota o “riserva” una o più camere d’albergo, detta prenotazione viene specificata in termini esatti: es. dal 5 al 7 Maggio senza alcuna restrizione d’uso, per cui il turista –viaggiatore occuperà la camera prenotata  a suo piacimento, sia di giorno che di notte. Infatti il costo della camera prenotata si riferisce all’arco di 24 ore. Il day-use si verifica in casi particolari. Quando ad esempio il turista-viaggiatore compie un lungo viaggio con soste intermedie; talvolta non trova il connection-flight (= volo in coincidenza)   con un tempo d’attesa ragionevole (ad es. arrivo a Los Angeles alle ore 8 e proseguimento per Tahiti, con un altro aereo, alle ore 19). In tal caso invece di attendere 11 pesanti ore all’aeroporto, il turista-viaggiatore troverà un giusto riposo in una camera d’albergo, a carico della Compagnia aerea, che solitamente ne paga le spese per conto del cliente trasportato.

 

DEADLINE

Parola composta  (dead e line) il cui significato letterale è: linea non superabile. Nel settore turistico  il vocabolo è molto usato con lo specifico significato di scadenza, termine e simili. Le espressioni  idiomatiche più note sono: deadline per una opzione di prenotazione alberghiera, oppure il deadline per il check-in di un gruppo di turisti viene fissato per il giorno… od anche : il deadline per l’imbarco sul volo….Ovviamente non si considera la pleonastica iterazione delle espressioni: il termine del termine oppure la scadenza della scadenza.   

 

DELINQUENCY

Il linguaggio turistico attribuisce al sostantivo inglese un significato totalmente diverso da quello letterale. infatti il vocabolo viene usato in senso strettamente tecnico nel settore aereo-amministrativo con la specifica denominazione di morosità. Analoga ermeneutica viene usata per l’aggettivo delinquent. Qualora un agente di viaggio concessionario della biglietteria aerea IATA, ricevesse nell’arco di un anno una lettera di delinquency per 4 volte, potrebbe subire la sospensione od anche la revoca della concessione di vendita.

 

DEPLIANT

Un raro vocabolo del gergo turistico di origine francese. Infatti deriva dal verbo deplier ( = dispiegare, svolgere, ecc.). Il vocabolo è una sostantiva genesi del participio presente la cui traduzione italiana è pieghevole pubblicitario. Questa forma pubblicitaria, solitamente illustrata, viene molto usata dagli operatori turistici: Agenzia di viaggio per i loro programmi; Albergatori per i propri Hotels; ma anche Ristoratori, Autotrasportatori ecc. (Vedi anche il vocabolo BROCHURE)

 

DEREGULATION

Si tratta di un vocabolo inglese molto in voga, soprattutto nel comparto aereo-turistico. La deregulation è in contrapposizione alla regulation della IATA. Non esiste un vocabolo equivalente nella lingua italiana essendo un neologismo inglese ; l’equivalente italiano comunque potrebbe essere deregolamentazione o meglio liberalizzazione o svincolo dalle regole della IATA che riguardano in special modo la tariffazione, ma anche il diritto delle Compagnie aeree di inserirsi sulle rotte regionali. Tale liberalizzazione riguarda anche la quinta libertà, cioè il diritto di imbarco e sbarco di passeggeri sul territorio nazionale da parte di Compagnie straniere, nonché la designazione multipla, cioè la possibilità per più Compagnie aeree nazionali a servire identiche rotte a forte traffico, nell’ambito dello stesso territorio nazionale.

 

DISPLAY

Il significato letterale è: mostra, esibizione, esposizione in vendita. Per il marketing invece si tratta di materiale pubblicitario e promozionale appositamente preparato per attirare l’attenzione del cliente al punto di vendita su determinati prodotti inducendolo pertanto all’acquisto istintivo e non programmato (cfr. Avinews n. 187, settembre 1983). Il vocabolo dunque è prettamente tecnico, noto presso gli esperti di marketing, ed usato nei periodici di categoria,anche nel comparto turistico.

 

DOMESTIC FLIGHTS

L’ etimologia dei due vocaboli è ibrida: sassone per il sostantivo flights e latina per l’aggettivo domestic (domus = casa). La locuzione comunque vuol dire voli interni, con riferimento ovviamente al territorio di uno Stato. In pratica non esistono differenze tra i voli domestic, international e intercontinental ad eccezione del tempo richiesto per il check-in (= controllo) e l’eventuale esistenza di pluralità di classi (First – Ecomomy – Business ecc.) ed ovviamente dal punto di vista giuridico. Nel gergo turistico è conosciuta anche l’espressione idiomatica home flight che si identifica con domestic flight.

 

DUMPING

Nel campo commerciale il vocabolo significa esportazione di prodotti a prezzo sottocosto, a scopo di concorrenza. Il termine nel settore turistico è usato in occasione di conferenze, seminari di aggiornamento, nelle relazioni (anche di bilancio) di grosse società turistiche e nelle pubblicazioni di giornali e riviste specializzate.

 

DUTY FREE SHOPS

La traduzione letterale dei tre vocaboli + negozi liberi da dogana. Sono negozi dotati di una vasta gamma di merci e si trovano, in zone riservate, presso i più importanti aeroporti del mondo, dove il turista o viaggiatore di transito, può acquistare la merce senza pagare alcuna tassa doganale. Tale privilegio tuttavia non implica necessariamente una automatica riduzione dei prezzi.

 

Continua…