Chicheni Itzadi Liliana Comandè.

 

Un viaggio in Messico non merita solo nuotate nel mare cristallino, ma un’immersione in una cultura e una ricchezza riscontrabile nei suoi siti archeologici, nelle città coloniali e nella saporita cucina.

 

Arrivarono gli spagnoli e, fattisi prendere dall’ingordigia dell’oro dei Maya, distrussero una civiltà – per molti versi a noi ancora sconosciuta – che, per fortuna ci ha lasciato testimonianze dell’antico splendore di un paese e di una popolazione gentile che è sopravvissuta al genocidio.
Ed eccolo il Messico, un insieme di colori, di suoni, di odori con gli spettacolari monumenti in pietra ma anche con i pittoreschi paesini e cittadine dove sia gli Indios (gli antichi discendenti dei Maya) che i messicani di origine spagnola, comprano e vendono con la stessa secolare pazienza.
Un paese affascinante, e per noi europei ancora un po’ sconosciuto, ricco di un passato pieno di leggende.11143410_10204087297717725_6715954334301566814_n
Un paese antico e moderno contemporaneamente, dalle molteplici e incredibili sfaccettature.

Le origini del popolo messicano sono tuttora in parte sconosciute. Probabilmente i primi Indios arrivarono 25 mila anni fa dall’Asia ed erano per la maggior parte pastori. Una volta che si stabilirono nel paese, da nomadi divennero stanziali e diedero vita a numerose e superbe civiltà, che ancora oggi meravigliano il mondo.

La prima impressione che si ha, appena si arriva nel paese, cattura la vista e il cuore. Il Messico brilla di vita propria, ricca com’è delle sue bellezze naturali. Il mare cristallino, la sabbia bianca, la flora esuberante, la cortesia degli abitanti, le Haciendas, le coltivazioni di agave per ricavarne la juta e la IMG_5554tequila, una vegetazione lussureggiate e una flora anche autoctona.

Di volta in volta, il paese mostrerà le sue tante facce: quella coloniale, quella Maya e Atzeca, quella moderna con i grandi alberghi delle città marine e le ingegnose attività istituite allo scopo di divertire il turista e lasciare un’impronta indelebile nella sua mente.

CANCUN, MARE MA ANCHE TANTO ALTRO…

Cancun mareIniziamo da questa città balneare che ha un po’ un’impronta americana per i grandi alberghi costruiti nei pressi del lungomare. Begli alberghi che offrono al turista tutto ciò di cui necessità.

Dai tanti ristoranti alle originali piscine, dalle larghe e candide spiagge a stanze confortevoli. Non manca l’animazione, sempre più gradita ad ogni turista, ma proposta in modo soft così da non infastidire chi cerca solo il relax, così come non manca la discoteca per chi ama trascorrere le serate ascoltando musica o ballando.

Anche a Cancun molti alberghi hanno adottato la formula “All Inclusive”, e gli ospiti possono bere ogni bevanda ad ogni ora del giorno e quando lo desiderano. Ormai è diventato d’obbligo avere all’interno una SPA, e la maggior parte degli hotel ne ha con personale professionale così come le palestre attrezzatissime.

Da Cancun, per chi non ama stare sempre a prendere il sole sulla bianchissimaGS0113_DEW01_ss spiaggia o nuotare nel mare di un azzurro dalle tante gradazioni, è possibile effettuare escursioni e allora come non trascorrere una mezza giornata a bordo di una barca che porta i turisti ad effettuare lo snorkeling o il diving sulla bella barriera corallina ricca di pesci coloratissimi e di un museo sottomarino unico al mondo?

E’ AquaWorld, un centro acquatico dove è possibile divertirsi con ogni tipo di sport marino come il Flyboard, l’Hoverboard e lo Waverunners, lo Skyrider, la pesca d’altura o fare il bagno in mezzo ai delfini.

Ma non è finita, ci sono anche l’Underwater Scooter, il Jungle tour, il Paradise Reef Adventure che, per mezzo di un sottomarino con i vetri, permette di osservare il coloratissimo reef.

IMG_5477Ma torniamo al Musa, l’Underwater Museum of Art, dove è possibile vedere più di 400 sculture poste sott’acqua allo scopo anche di incrementare la nascita dei pesci che qui possono trovare un ambiente protetto. AquaWorld è adatto sia per gli adulti che per i bambini.

E poi…cos’altro fare a Cancun, oltre alla vita classica di mare? Sicuramente, stando nello Yucatan, non può mancare una visita ad uno dei “cenotes”, perché è solo qui che si possono trovare. Fra i più importanti c’è “Los Cenotes de Cuzama”. Ma cosa sono i cenotes e perché si trovano solo in questa parte del Messico?

Sono realmente dei grandi pozzi carsici che in origine erano delle grandi cisterne d’acqua utilissime ai Maya in quanto i cenotes costituirono l’unica possibilità di approvvigionamento di acqua dolce tanto da diventare sIMG_5584pesso luoghi di culto delle divinità sotterranee.

Alcuni si sono formati in seguito al crollo della volta di una galleria sotterranea, altri, invece, poiché il terreno è calcareo, è franato e le falde acquifere li hanno invasi formando una specie di piccolo lago dove è possibile fare il bagno. Alcuni hanno le acque trasparenti e di colore blu, con i pipistrelli che volteggiano in alto sotto la volta.

Quelli totalmente scoperti si prestano a dei tuffi da effettuare aggrappandosi ad una appiglio di ferro che scorre su una fune d’acciaio. E’ divertente farlo e poi nuotare oppure osservare bambini e adulti che si divertono veramente tanto.

E sempre in tema di divertimento, vicino Cancun è possibile trascorrere una serata in allegria, mangiando e ballando IMG_5504su barche molto particolari.

E’ Xoximilco Park, una intelligente attrazione per i turisti e per gli stessi messicani che vogliono trascorrere una allegra serata messicana a bordo di colorate, illuminate e pittoresche barche che scivolano dolcemente in mezzo ai canali accompagnati dalle musiche e canti dei Mariaci e altre musiche tradizionali.

La cena è a base di cibi tipicamente locali, da tequila e altre bevande.

Un’autentica immersione nella contagiosa vivacità e gaiezza dell’anima messicana.IMG_5519

Ma per chi ama avventurarsi in qualcosa di più “emozionante”, la Selvatica è il luogo ideale. Qui, un luogo in cui la naturalezza la fa da padrona, l’adrenalina è pura, così come il divertimento diventa eccitazione praticando lo Zip Line in mezzo alla foresta.

Non si può non provare la sensazione di “volare” sopra la jungla, imbragati in totale sicurezza, e osservare gli alti alberi che sono sotto di noi.

Tre ore di grande divertimento andando da un punto all’altro tramite un sistema di cavi Lili Zip Lined’acciaio e piattaforme che servono a far andare sempre più in alto e a consentire di fare un minimo di sosta dopo aver raggiunto uno dei tanti punti di arrivo.

Le cosiddette linee sono di varie lunghezze e altezze e si può stare in varie posizioni: da quella seduta a quella sdraiata per finire con quella, a mio avviso più divertente, a testa in giù. In questa specie di oasi, gli amanti dell’avventura potranno anche avere un’immersione nella natura rigogliosa del luogo.

 

UXMAL, CHE MERAVIGLIA!

I Maya, indiscussi protagonisti della più splendida civiltà precolombiana, furono fra le ultime popoIMG_5628lazioni indigene ad essere sottomesse agli spagnoli. Fra il settimo e il nono secolo della nostra era, fiorirono i grandi centri che ancora oggi ammiriamo. Erano città superbe con un’architettura grandiosa ed hanno resistito al tempo giungendo a noi in ottime condizioni.

Se dovessimo giudicare dai resti dobbiamo dire che i Maya avevano uno spiccato senso estetico che resiste tutt’oggi nella pittura e nella scultura.

La vita religiosa era molto importante e pur essendo politeistica e molto legata ai fenomeni del mondo fisico, ammetteva l’esistenza di un essere superiore, dal quale derivavano le altre divinità. I Maya ci hanno lasciato un ricco tesoro di capolavori, di grande suggestione, che non mancano mai di suscitare ammirazione. Le rovine sono disseminate un po’ ovunque, e bisognerebbe tornare in Messico più volte per poterle vedere tutte. Ancora oggi, così come accade per le piramidi di Giza, in Egitto, è ancora un mistero come riuscissero a trasportare blocchi pesanti anche quaranta tonnellate.

IMG_5632Uxmal aveva venticinque mila abitanti ed era estesa in un territorio di 37,5 chilometri quadrati. Poiché non avevano molta acqua, costruirono molte cisterne (chutunes) e le loro costruzioni sono nel classico stile Puuc.

Molti dei monumenti che è possibile visitare ancora oggi, li dobbiamo alla “megalomania” del più celebre sovrano di Uxmal, Chaac, nel periodo eretti nel periodo in cui la città era il principale centro politico yucateco. Poi, il predominio passo a Chichen Itzà, che si sviluppò maggiormente nei secoli successivi.

IMG_5648Uxmal è stata sotto la vegetazione per 500 anni fino a quando, nel 1842, un americano di nome Katerwood, la scoprì e fece i primi disegni dei templi. All’epoca si vedevano ancora i colori e gli intonaci che sono poi scomparsi.

Il principio di costruzione dei Maya era l’arco finto, che si regge su un architrave, e ad Uxmal si può notare e ammirare perché + rimasto ancora intatto. La città è stata costruita 3 volte e, nonostante sia stato dichiarata dall’Unesco “Patrimonio dell’umanità” il suo sito non è frequentatissimo come Chichen Itzà, nonostante sia uno dei più bei siti ancora esistenti.

Nelle costruzion?????????????i Puuc, il muro è sempre basso e liscio, senza decorazioni, ma le costruzioni hanno fregi, decorazioni e anche sculture a tutto tondo. Le porte sono sempre dispari e quella centrale è la più grande per dare simmetria ai palazzi. Ovunque, però, si trovano le maschere, che sono 260 giorni, che corrispondevano ai giorni dell’anno con 20 giorni al mese.

In mezzo alla vegetazione emergono le costruzioni, le larghe e alte scalinate e tante piccole iguane che qui hanno trovato il loro habitat ideale. Ci sono quattro complessi architettonici principali e il principale è senz’altro la Piramide dell’Indovino, alta circa 40 metri e dagli angoli stranamente arrotondati è sicuramente la più inconsueta nel panorama architettonico mesoamericano.Arco

Sulle piramidi e sui palazzi ci sono fregi che si riferiscono ai miti della creazione e alla regalità.

Uno degli edifici più importanti è il Quadrangolo delle Monache dove c’è una rappresentazione del serpente piumato, che rappresentava il patrono divino dei governi postclassici yucatechi, e poi il Palazzo del Governatore e la grande Piramide.

Ma ci sarebbe tanto altro da dire su Uxmal, ma sarebbe riduttivo e, non vedendo ciò che resta, anche le descrizioni sminuirebbero la bellezza del posto. Uxmal è sicuramente fra i siti più belli e più importanti dello Yucatan e merita una visita accurata per apprezzarne la particolarità.

MERIDA, LA CAPITALE DELLO YUCATAN

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Capitale dello Yucatan, Merida è una bella città coloniale dalle case basse e colorate. Fu chiamata “la città bianca” per via del calcare e della calce bianca che venne usata per costruire le case.

Fondata nel 1542 dallo spagnolo Francisco de Montejo de Leon, a lui è dedicato un bel museo. Il centro è costituito dalla Plaza Grande dove si trova la grande Cattedrale, dal palazzo del Gobierno, ricco di bellissimi affreschi che raccontano la storia dei Maya. Uno dei più belli rappresenta un uomo che esce da una pannocchia di mais, che viene usato tantissimo nella cucina messicana, e che un tempo era considerato GIOCO PELOTAsacro.

Inoltre, dal Palacio del Governador e da un grande giardino (Santa Lucia) che si trova proprio al centro di questi bei palazzi coloniali. Numerosi negozi di artigianato, bar e ristoranti si trovano al di sotto dei palazzi e sono un’attrazione particolare per chi ama fare lo shopping.

mONUMENTO mERIDAIn Messico sono numerose le feste dedicate ai Santi e le città e i paesi si trasformano in tanti luoghi dove trascorrere piacevolmente il tempo a contatto con la popolazione. Ma per gustare totalmente il vero sapore di ogni nazione, non bisogna mai dimenticare di visitare il mercato, urbano o rurale che sia.

I colori dei vestiti delle donne si mischiano con quelli della prodotti che vendono e la socievolezza del popolo messicano sono un invito a comprare e ad assaggiare quei frutti che noi non abbiamo.

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Il mercato è sempre un godimento per gli occhi, l’olfatto e per lo spirito anche perché si può apprezzare il loro modo di vivere, che non significa andare di fretta. La fretta è riservata alle auto e basta. Neppure ai taxi molto particolari che somigliano a dei risciò coperti.

In alcune strade “ricche” della città, bellissimi palazzi a due piani fanno da contorno a strade pulite il cui traffico è per noi quasi inesistente. Da visitare, inoltre, il Gran Museo del Mondo Maya e il Museo di Antropologia.
Merida, infine, costituisce il giusto punto di partenza per visitare sia Uxmal sia Chichen Itzà e la Riserva naturale di Celestùn.

CELESTUN: RISERVA DELLA BIOSFERA

IMG_5711Il Messico non offre solo siti archeologici e mare. Sicuramente è meno conosciuta per essere una delle nazioni che possiede una vastissima area denominata “Reserva de la Biosfera del Ria”.

Un paradiso per i naturalisti che si estende per circa 590 chilometri e si trova non molto lontana dal Golfo del Messico.

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In questo estuario si incontrano le acque dolci dei fiumi con quelle salate del Golfo e questo ne fa un habitat ideale per quelli che sono la maggiore attrazione di questo eden: i fenicotteri rosa che raggiungono anche il considerevole numero di mille uccelli acquatici. A bordo di una barca ci si inoltra nelle sue acque poco profonde e si esplorano le meraviglie che si presentano agli occhi di chi ama la natura.

Non è facile incontrare tutti gli animali che vivono nella riserva, ma ci sono ben 300 specie di uccelli, fra i quali troviamo gli aironi, i pellicani, le garzette e i fenicotteri, oltre ai coccodrilli, iguane e tartarughe acquatiche. Inoltre, in questo estuario, vIMG_5742i sono lagune, saline, grotte e cenotes.

E’ una parte molto selvaggia e, qualche volta si vedono i pescatori che, in un modo poco consueto, tentano di prendere i grossi gamberi, detti camarones, che in questa località vengono cucinati in maniera superba.

Si “naviga” fra spazi molto ampi e tunnel di mangrovie che formano una specie di “foresta” tanto fitta da far sembrare l’acqua “prigioniera” delle radici e dei rami che spuntano dai fondali azzurri.fenicotteri

Uccelli di ogni colore cinguettano stando fermi o svolazzando sull’intricato gioco di rami, come se fossero braccia pronte ad accogliere le piccole creature. A Celestùn c’è un mondo tutto da scoprire.

Qui si trova il Messico naturalistico, quello che fa estasiare davanti ad ogni cosa bella che la natura ci ha regalato, comprese le aquile e i gabbiani che volano tranquillamente nel ceruleo cielo.

 

CHICHEN ITZA’,  SIMBOLO DEL MESSICO MAYA

IMG_5811Ma non si può visitare il Messico senza ver visto Chichen Itzà, il sito archeologico più noto del paese e visitato ogni anno da circa un milione ottocentomila turisti. Il nome significa “Sul bordo del pozzo degli Itzà” e all’inizio della sua storia su un centro molto florido Puuc e lo testimoniano i numerosi monumenti risalenti proprio a quell’epoca.

La città raggiunse l’apice nel 950 d.C., quando venne trasformata in uno dei principali luoghi di culto di Kukulcan, che è poi Quetzalcòatl, il Serpente Piumato, che è raffigurato sulla maggior parte dei monumenti. Il sito si estende per oltre 30 chilometri quadrati ed è suddiviso in differenti complessi architettonici e i più antichi risalgono al periodo Puuc.?????????????

Questi ultimi sono “Le Monache, formato dagli edifici Monache, Chiesa e Annesso, poi l’Akab Dzib, il Gruppo della Casa Rossa e la terrazza sulla quale sorge il Caracol. Ma il monumento più importante si trova proprio nella Piazza Centrale, che è circondata da una muraglia alta circa 6 metri. Si tratta della notissima piramide chiamata dagli spagnoli “El Castillo”, ma in origine il nome era Kukulcan.

E’ stata inserita fra le nuove 7 meraviglie del mondo e nel 1988 è stata dichiarata dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”. La grande piramide a nove gradoni è composta da 91 gradini per lato (sono 4) più 1 che serve a salire IMG_5825nel tempio che si trova in cima.

Il numero non è casuale perché corrisponde a 365 e sono i giorni dell’anno. La piramide è sormontata da un tempio ed è ricorrente la figura del Serpente Piumato. Nei giorni degli equinozi di primavera e autunno, un gioco di luci e ombre, da l’impressione che i grandi serpenti scendano dalla piramide. Sotto il Castello è stata trovata un’altra Piramide con all’interno due sculture.

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Una rappresenta un trono a forma di giaguaro rosso con incrostazioni di pietre verdi e sul dorso un disco a mosaico. L’altra è un “chac Mool”, nota scultura che rappresenta un uomo reclinato che sorregge sul ventre un piatto destinato alla raccolta delle offerte.

Ma anche qui ci sarebbe da menzionare tutti i monumenti ritrovati, dalla scalinata del “Tempio dei Guerrieri” al Patio delle mille Colonne”; dal Tempio delle Tavole al complesso noto come “il Mercato. All’interno c’è anche un cenote e, come sempre tutto ciò che riguarda il mondo Maya, c’è sempre l’aspetto del sacrificio umano (ma quanto sia vero non sia sa) e si racconta che vi venissero gIMG_5824ettate vergini e bambini.

Uno dei punti forti del sito è senza dubbio il Campo da Gioco della pelota, il più grande che si conosca. Ai lati sono visibili due anelli scultorei che erano le nostre “porte” dove far passare la palla e sono decorati con due serpenti piumati intrecciati.

Ai lati del campo ci sono molti bassorilievi che rappresentano il gioco e le regole che si dice siano CHICHEN ITZAstate piuttosto cruente, mentre alcuni dicono che se il giocatore riusciva ad infilare la palla nello strettissimo foro dell’anello, la squadra vinceva subito la partita. A Merida, nel corso di una Festività, proprio davanti alla Cattedrale è stata giocata una partita di pelota con sette giocatori.

Tutto è stato preparato come ai tempi dei Maya e la partita, difficilissima perché non si tira con i piedi ma con le ginocchia, stando stesi per terra. Capita anche che si tiri con il corpo, ma il cerchio è in alto e non è affatto facile fare “goal”. E lo sforzo dei giocatori è enorme.
Nel complesso, il sito di Chichen Itzà è il migliore esempio della commistione stilistica del periodo post classico Maya con influenze del Messico centrale.
IMG_5838Ecco, fin qui quello che si può vedere in una settimana di soggiorno ma, come ho già scritto, c’è ancora da visitare la regione del Chiapas, Città del Messico, la parte nord, Playa del Carmen ecc…Il Messico è vasto ed è abitato da 112 milioni di abitanti. Un viaggio non basta, ma sono sicura che se ci si va una volta, ci si ritorna.

C’è ancora troppo da scoprire su questo popolo costituito dagli indios, dai meticci e dai discendenti degli spagnoli. Un popolo che è passato dal sentimento religioso legato ai fenomeni della natura al cattolicesimo con l’invasione degli spagnoli.

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Il sole, la pioggia e il vento furono sicuramente i primi dei di questo popolo di agricoltori, che furono i signori indiscussi della juta, ricavata dalla pianta di agave così come dall’agave azzurra è ricavata la tequila, bevanda tipica nazionale, e del tipico cappello denominato panama.

Il Messico, oggi, ha un collegamento in più, quello della Compagnia Blue Panorama che fa scalo a Merida. Un motivo in più, questo, per scoprire le bellezze e conoscere la storia di questo misterioso popolo.

LA GASTRONOMIA

 

20150516_211552La cucina è molto varia e saporita ed è diversa a seconda della regione. Piatto principale è la Tortillas, una specie di pane basso di mais o granoturco.

Poi i Tacos, una specie di crepes di mais, che possono essere riempite con carne, cipolle e verdure. Molto buono il Guacamole, ripieno di avogados, peperoni, cipolle e peperoncino.20150513_033737

Ottimi i piatti a base di carne e pesce e, soprattutto, i “camarones” gamberoni fritti con una specie di farina al cocco, servita dentro una metà di quest’ultimo nel quale si trova una deliziosa sals20150514_210756a di mango e cocco.

La frutta è tropicale e si trova di tutto: dalla papaia al mango, dall’ananas al melone e all’anguria. Fra le bevande, ottima la cerveza (birra) e la tequila.

 

STRUTTURE ALBERGHIERE

OasisChiaramente le strutture a Cancun sono molto grandi, ma c’è da scegliere secondo le proprie esigenze,
Noi siamo stati alloggiati all’Oasis Resort All Inclusive, un 4 stelle di 959 camere standard con vista mare e vista giardino. La struttura è sulla larga spiaggia ed è dotata di belle e scenografiche piscine. La posizione è ottimale perché si trova vicino alle principali attrazioni e allo shopping center.

Le camere sono spaziose con televisore via cavo e cassetta di sicurezza. Il bagno ha l’asciugacapelli e il set di cortesia. Attività sportive e intrattenimento, 10 ristoranti con cucina di varie nazionalità. Unico neo: WiFi a pagamento e neppure tanto economico. I bambini sono gratuiti in camera con i genitori fino a 12 anni.

A Cancun, il Westin Hotel & Resort ci ha fatto omaggio di una sauna in stile Maya. Una sauna particolare, che si trova in giardino ed è una specie di costruzione bassa in mattoni. Il prima e il durante la sauna, è accompagnato da un rituale in lingua Maya da una specie di “sacerdote” Maya. Il problema è per chi soffre di claustrofobia o il caldo eccessico provocato dall’acqua versata sulle pietre infuocate. Comunque è un’esperienza da provare. Dell’hotel abbiamo visto solo l’ottima Spa e constatato la gentilezza del personale.

?????????????A Merida, l’hotel è un vecchio convento francescano: il “Fray Diego”, un 3 stelle superior piccolo e raccolto. Si trova in zona centrale ed ha 26 camere molto tranquille, dotate di aria condizionata (un po’ rumorosa) e il ventilatore a soffitto.

Gli arredi sono semplici e alla parete, sopra il letto, c’è un grande crocefisso. C’è una piccola piscina e un piccolo giardino con una fontana e qualche statua che ricorda cosa era prima.

Ristorante, bar e centro business. Nell’armadio c’è la cassetta di sicurezza. Il bagno non è molto grande ma la doccia è ampia e c’è il set di cortesia. L’WiFi è gratuito.

Haciensa Misnè

A 15 minuti dal centro di Merida c’è la bellissima Hacienda Misnè, classificabile quasi come un 5 stelle, immersa in un parco curatissimo pieno di fiori e alberi che fanno da contorno a 43 camere e 8 suite molto ampie e ben arredate. Anche i bagni sono grandi e, chiaramente, tutti ben attrezzati. All’interno dell’Hacienda c’è una Spa e una piscina, vasche nel giardino e un ristorante completano un piccolo gioiello dove trascorrere una luna di miele o regalarsi un soggiorno in una struttura dove comfort e lusso vanno a braccetto.

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Infine, per chi cerca un ambiente molto ricercato, il boutique hotel “Casa Lecanda”, è l’ideale. Solo sette camere suddivise fra il piano terra e il secondo piano.

Queste ultime sono dotate di balcone con vista sui giardini. Entrambe le camere sono dotate di balcone un ponte di legno con zona relax Ogni camera dispone di un letto a baldacchino king size, angolo soggiorno, armadio TV a schermo piatto, mini-bar e cassaforte in camera. I bagni dispongono di una grande cabina doccia a pioggia.

Questi i servizi : Minibar, Cassaforte in stanza, Ponte di legno, Tv a schermo piatto, Box doccia con Sky luce, Aria Condizionata, Ventilatori, Wifi, Home docking station per iPod e sveglia , Accappatoi e pantofole, prodotti da bagno biologici. Le garden suite sono ad un livello ancora più elevato. Piscina e ristorante completano i servizi di questo piccolo albergo.

Comunque, in ogni località del Messico esistono hotel appartenenti alle più grandi catene alberghiere.