di Liliana Comandè.
L’Egitto Classico regala emozioni inimmaginabili che resteranno impresse per sempre
I misteriosi geroglifici e gli affreschi parietali degli antichi templi conservano intatto tutto il loro fascino, a dispetto del tempo che scorre inesorabile, ammantando di una suggestiva magia ogni pie – tra, incisione e granello di sabbia di questo paese di sogno.
I reperti antichi sembrano ancora pieni di vita in modo molto tangibile e, passeggiando tra le rovine dove i racconti delle antiche gesta faraoniche sono così superbamente illustrati dalle incisioni, ci si emoziona pensando alle divinità e alla loro eternità che, a volte, così stupidamente desiderata da noi esseri umani, sembra qui esistere davvero.
Osservando le innumerevoli raffigurazioni su ogni centimetro di colonna istoriata, su ogni millimetro di parete, tanto da risultare quasi ossessive, si ha l’impressione di leggere un’autobiografia o un’enciclopedia e ogni incisione è colma di significati, è simbolica.
L’insieme dei grandi massi che costituiscono le splendide architetture dei templi è come un enorme testo scritto sui papiri.
Dando splendida forma alle credenze religiose, così come sono, quelle immagini continuano a celebrare coloro che hanno voluto erigere quei templi.
Da Luxor a Karnak – bellissima la sala ipostila con le colonne come fusti di papiro fascicolati -, dal tempio di Filae – contornato dall’acqua è fra i più magici e suggestivi – a quelli di Komombo e di Edfu – dedicato al mitico dio Horus – dalle tombe della Valle dei Re al Tempio della Regina Hatshepsut.
E a quello di Medinet Habu è un susseguirsi di stupefacenti, monumentali testimonianze della straordinaria maestria degli antichi egizi nelle arti figurative. Nei dintorni di quella megalopoli che è Il Cairo – la capitale egiziana con oltre 20 milioni di abitanti – , riuscendo ad estraniarsi dalla confusione tipica dei siti turistici più famosi, l’imponenza delle celeberrime Piramidi di Giza e il fascino enigmatico della Sfinge, divenuti ormai da secoli simboli stessi dell’Egitto, lasciano stupefatto l’osservatore di fronte alla potenza celebrativa e all’enorme energia che emanano.
A Menphis, l’antica capitale, si rimane affascinati dalla statua del faraone Ramses II, un bellissimo colosso che giace disteso sul pavimento posto più in basso dei visitatori, e che sembra volersi far ammirare dai posteri e rammentare loro lo splendore dei tempi in cui visse.
A Saqqara si può ammirare l’insolita piramide a gradoni di Zoser, che rappresenta l’archetipo delle grandi piramidi meglio conosciute.
Il sud dell’Egitto non è meno spettacolare del resto del paese e, per meglio cogliere le bellezze del fantastico paesaggio di Assuan e dei monumenti situati lungo il corso del Nilo, la crociera è la scelta migliore. Solcando le acque del mitico fiume a bordo di una nave si osserva lo scenario che scorre lentamente davanti ai nostri occhi.
E’ un paesaggio vario quello che si presenta agli occhi dei turisti, che alterna il deserto a zone di verde, i villaggi ai palmeti.
Tuttavia, accarezzati dalla brezza e affascinati dalla bellezza del panorama, si perde facilmente il concetto del tempo e si ha l’impressione che questo si protragga in eterno.
Mentre la nave scivola lenta sull’acqua, il silenzio irreale e altamente emozionante che permea di sé l’intero paesaggio è interrotto solo dal rumore delle palme per il dolce e caldo vento, dal richiamo del muezzin, dal vociare dei bambini che giocano lungo la riva del fiume.
Il tutto è così calmo, dolce, rilassante, ammantato di una luce dorata.
Le feluche, le piccole barche a vela egiziane, sono ormeggiate a riva una di fianco all’altra, come uccellini fermi sui rami, oppure spinte al largo da una brezza mite e delicata che spira sulla superficie dell’acqua. A bordo delle piccole barche, sulle acque placide, quasi lacustri del Nilo, si è cullati dalle canzoni nubiani e colpiti dall’intensa luminosità sprigionata dalla luna.
Da ogni cosa si irradiano le tinte della tranquillità e del piacere. Il blu e il verde sono i colori vividi e intensi che, misti allo splendore dorato del deserto, regalano policromia a quel mondo ed emanano un fascino particolare che contribuisce a rendere estremamente suggestiva l’atmosfera di quel paesaggio unico al mondo.