di Roberto Necci

Alcune dinamiche del lavoro alberghiero, che sono ostative al reperimento di nuove risorse, possono essere modificate ed armonizzate, sia per rendere migliore la vita dei collaboratori, e sia per avere maggiore interesse da parte dei candidati ad intraprendere questo percorso professionale.

Probabilmente una delle colpe che va attribuita ai gestori è quella di aver sottovalutato questi aspetti nei loro modelli organizzativi, trincerandosi su concezioni ed approcci del secolo scorso, spesso sintetizzati con le classiche frasi ” Abbiamo sempre fatto cosi ” o ” Io alla loro età “.

Si dimentica che l’evoluzione sociale ha fatto sviluppare alla collettività esigenze diverse rispetto al passato, pensiamo ad esempio all’importanza che oggi si dà al benessere fisico della persona, allo sport, alla attività motoria, tutte attività, consigliate anche dalla medicina, che debbono trovare spazio tra la giornata lavorativa, i trasporti e tutti gli altri impegni della persona.

Queste mie convinzioni sono frutto di una costante analisi delle diverse realtà gestionali che nella mia carriera ho avuto l’occasione di incontrare.

Andiamo nel concreto: una delle difficoltà che incontrano i candidati è quella relativa alla conciliazione tra vita lavorativa e vita privata, in un lavoro che oltre ad essere effettuato su turnazioni, si svolge anche nei week end e nelle festività.

Se i turni di una reception sono tre divisi generalmente nell’arco di 8 ore finalizzate e coprire le seguenti fasce orarie: 7/15, 15/23, 23/7 una pessima organizzazione gestionale comporta un costante appesantimento del lavoro con una penalizzazione sia verso l’azienda che verso i collaboratori.

Sono entrato all’interno di aziende dove erano assenti criteri minimi di logica di organizzazione del lavoro.

Il clima all’interno di queste aziende era pessimo, il personale oltremodo stressato ed improduttivo.

La reputazione dell’azienda subiva continui danneggiamenti dovuti a queste inefficienze la cui risoluzione, è bene evidenziarlo, non avrebbe neanche aggravato di costi l’azienda.

Come mai allora queste inefficienze si manifestano?

Per un semplice motivo: l’incompetenza.

Andiamo nel dettaglio evidenziando le problematiche più comuni e le relative soluzioni.

Problematica:

– Organizzazione dei turni all’ultimo minuto, rendendo impossibile l’organizzazione della vita delle persone.

Soluzione:

Va fatta una programmazione settimanale o meglio bisettimanale comunicando nelle forme corrette al personale ed individuando un giorno fisso per tale comunicazione.

Problematica

Carichi di lavoro insostenibili.
Per una risorse è impossibile essere produttivi con turni serali che precedono quelli della mattina. Manca il recupero e probabilmente l’impatto sarà sul servizio reso al cliente con conseguente danno reputazionale.

Problematica

Spesso le aziende, nei reparti chiave, il Ricevimento in primis, sono perennemente a corto di personale.

Tale situazione oltre i danni citati nei paragrafi precedenti, porta anche ad un utilizzo delle risorse con orari extra.
Se ci fosse una attenta analisi del conto economico ci si accorgerebbe che il costo sopportato dall’azienda per queste ore è superiore al costo del lavoro normalizzato.
Discorso analogo per la fruizione di ferie e permessi che se non concessi appesantiscono oltremodo il conto economico.

Soluzione

Una attenta analisi delle risorse permette una corretta analisi delle necessità operative ed il corretto utilizzo delle stesse considerando sia i picchi di lavoro quanto una corretta fruizione di ferie e permessi e dei tempi di recupero.

Problematica

Organizzazione dei turni in funzione dell’anzianità della risorsa e non del merito e acquisizione di privilegi di alcuni a discapito di altri.
Non assegnare turnazioni coerenti e statiche potrebbe creare malumori e perdita di risorse con ulteriore difficoltà di inserirne di nuove.

Soluzione

Turnazioni che permettano, nel rispetto delle necessità aziendali e delle capacità individuali, una corretta fruizione delle giornate di riposo a tutto lo staff.

Alcune indicazioni operative:

A) Individuare un giorno della settimana ( es. venerdì) per comunicare i turni bisettimanali.

B) Evitare di assegnare turni pomeridiani ( 15/23 ) precedenti ai turni di mattina ( 7/15 ).

C) Prediligere dopo le ferie il ritorno in turni pomeridiani anziché di mattina.

D) Calcolare in funzione del CCNL le effettive giornate di lavoro al netto di ferie e permessi e valutare l’effettiva necessità delle risorse.

È evidente che assistiamo ad una costante fuoriuscita di personale che migra dal settore alberghiero ad altri comparti.
Fra le criticità

E) Valutare costantemente non solo contratti 40 ore ma anche 20 o 30 ore permettendo così di avere risorse presenti e formate con relativa possibilità di estensione di ore in caso di necessità.

Essere una azienda virtuosa significa innanzitutto impostate corrette procedure gestionali che nel lungo periodo sono le uniche a creare valore aziendale.