In occasione della BIT di Milano, l’APT Basilicata ha pubblicato il dettaglio dei dati relativi al movimento turistico e alla consistenza ricettiva, raggruppati sia per aree subregionali che per comuni sopra la soglia statistica. Ciò avviene nel rispetto del rapporto di rispettiva fiducia e collaborazione costruito negli anni con gli operatori, e a seguito di un’azione organizzativa volta a garantire un flusso più costante dei dati che oggi, per quanto ancora provvisori non avendo ricevuto l’ufficializzazione da parte dell’Istat, possono considerarsi attendibili rispetto alla stagione 2023 appena conclusa.

Nel complesso regionale, l’andamento della stagione fornisce un risultato assolutamente positivo, con un +20,72% di arrivi e +14,36% di presenze rispetto al 2022.

Venendo al dettaglio delle aree territoriali, la città di Matera registra un incremento del 22,9% di arrivi e 16,6% di presenze, raggiungendo così i valori pre-covid, Potenza +22,8% arrivi e +19,3% presenze, la costa Jonica +15,6% arrivi e + 11,8% presenze, Maratea un incremento dell’1,2% di presenze e un decremento dell’1,5% di arrivi (788 in valore assoluto) dovuto in parte agli altalenanti problemi di accessibilità lato sud, e in parte, purtroppo, alla chiusura di una delle sue strutture ricettive più grandi e iconiche.

Oltre alle due città capoluogo e alle aree costiere, buone notizie vengono anche da tutte le aree interne. Il Vulture-Alto Bradano ha registrato un +22,0% di arrivi e +15,1% di presenze, la montagna materana un +259,2% di arrivi e +205,3% di presenze, il Marmo Platano-Melandro +27,8% di arrivi e +10,4% di presenze, l’area Bradanica +58,2% di arrivi e +77,7% di presenze, l’Alto Basento +37,3% di arrivi e +28,7% di presenze, la Val d’Agri +13,2% di arrivi e +29,6% di presenze, il Pollino +32,5% di arrivi e +31,3% di presenze, valore che esteso all’area statistica Lagonegrese-Pollino diventa +12,9% di arrivi e +8,5% di presenze.

Il totale di 1.642 strutture ricettive per 44.487 posti letto (+8,2% e +2,8% rispetto all’anno precedente) denota un incremento, rispetto al 2019, sia del numero di esercizi (+8,3%) che di posti letto (+3,1%).

Dopo la stagione drammatica del Covid, si può dire che il settore ha finalmente superato la crisi nonostante, in termini di flussi, restino ancora da recuperare il 4,7% di arrivi e il 7,2% di presenze, numeri che in valore assoluto rappresentano una cifra quasi trascurabile e che sono quasi uniformemente distribuiti nelle diverse aree territoriali.

A tal proposito fanno eccezione, in positivo, la Val D’Agri con un +11,4% di arrivi e +19% di presenze rispetto al 2019, e l’Alto Basento, con un +20,6% di arrivi e +44,6% di presenze rispetto al 2019. Anche l’area del Pollino, che porta un ritardo del 26,2% di arrivi e del 40,7% di presenze rispetto al 2019, mostra comunque un segnale di ripresa se si pensa al dato storico, che prima del covid vedeva risultati tipici di un’area turistica in difficoltà se non proprio stagnazione: basti pensare che nel 2019, l’anno d’oro del turismo lucano, il Pollino aveva registrato un segno meno rispetto al 2018, e negli anni precedenti i valori erano stati abbastanza altalenanti, intorno a una quota pressoché costante già dal precedente lustro.

“I risultati del 2023 – commenta il direttore APT Antonio Nicoletti – sono frutto del lavoro svolto dagli operatori e delle istituzioni in un periodo particolarmente difficile, che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Con riferimento all’attività promossa in questi anni dall’APT, le campagne dedicate all’outdoor e ai parchi hanno portato con autorevolezza nel mercato nazionale e internazionale l’immagine della Basilicata verde. Il programma Ambiente Basilicata, attivo dal 2021, ci ha consentito di raccontare in modo nuovo una regione in grado di coniugare natura e attività dell’uomo. Il programma Parti Basilicata ha consentito di sostenere la ripresa delle imprese e degli operatori sul mercato. Il programma Turismo tutto l’anno sta accompagnando la promozione all’estero e la comunicazione volta alla destagionalizzazione e alla distribuzione dei flussi nelle diverse aree territoriali”.

“Come già evidenziato altre volte – continua Nicoletti – il dato comune alle altre regioni d’Italia del decremento di turismo domestico, è stato recuperato dalla quota di turisti stranieri, che ha ampiamente superato i numeri dell’anno di Matera capitale europea della cultura. Parliamo di un incremento, rispetto al 2022, del 43,6% in termini di arrivi, e del 34,4% in termini di presenze. Alla BIT 2020, immediatamente prima della pandemia, ci eravamo posti tre macro-obiettivi: incrementare la quota di turismo estero, consolidare le aree forti incrementando al contempo la quota di turismo nelle aree interne, innovare il modo di fare promozione. La stagione 2023, con tutte le aree regionali in netta ripresa rispetto al passato e con la Basilicata turistica entrata finalmente nella geografia del mercato internazionale, ci restituisce il raggiungimento di tutti e tre questi obiettivi. Tutto questo, nonostante gli anni di covid, la crisi economica e le guerre, e pur nella consapevolezza di avere ancora tanto da fare anche per aumentare la permanenza media, allungare ulteriormente la stagione turistica e superare quelle zone di criticità con azioni ancora più mirate”.