Di Liliana Comandé
Corea, terra esotica, ricca di contrasti e armonia
Aprire lo sguardo su nuovi paesi, conoscere genti e tradizioni, incontrare la bellezza della natura nella superba espressività che ad ogni latitudine si presenta al visitatore; viaggiare su e giù per il mondo per conoscere gente nuova, per fare nuove amicizie in quel ininterrotto viavai che i turisti oggi determinano da un paese all’altro, da un continente all’altro.
Ed è in questa fitta ed invisibile rete di spostamenti di masse, si presenta allo sguardo come per incanto una terra di infinito fascino, la Corea, un vero mescolarsi di antico e di moderno, di cultura e di tradizione dove la gente è amica e attende il turista.
Il paese accoglie i turisti con simpatia e molta cordialità.
Un popolo, che da oltre 3.000 anni, da quando alcune popolazioni altaiche si spostarono verso sud nella penisola coreana e si integrarono con al popolazione indigena, portandovi la cultura dell’Età del Bronzo, ha custodito lingua, cultura e costumi propri, oggi è il simbolo di un miracolo economico che premia la laboriosità dei coreani in una terra esotica, ricca di contrasti e armonia, in una modernità che rispetta il ricco patrimonio storico-artistico.
Luogo dove l’antico ed il moderno si mescolano insieme creando un’atmosfera particolare e dove strutture alberghiere efficienti permettono di godere appieno di una natura incontaminata, degli antichi templi e dei vecchi palazzi, presenti nelle sue magnifiche città.
Ed è proprio su di esse che mi voglio soffermare. Prima di tutte Seul, la capitale. Situata al centro della penisola coreana è una città di origini molto antiche. Abbracciata dalle montagne e da un fiume l’Hangang, offre uno spettacolo veramente suggestivo.
Non a caso è stata scelta come capitale della Corea nel 1934. Tra le meraviglie della città da non perdere la magnifica pagoda di pietra di 10 piani della Dinastia Koryo al palazzo reale Kyongbokkung.
Intorno a Seul si sono sviluppate numerose attività, da visitare il Villaggio Folcloristico, in cui artigiani lavoratori riproducono lo stile di vita dei tempi passati; altro villaggio di notevole interesse è Ich’on famoso per le sue porcellane, la fortezza Suwonsong a Suwon, altra grande città, vicino alla quale si può visitare la Fattoria Yong-in, luogo di divertimenti e zoo.
Infine, altra grande città da menzionare è Inch’on. Nell’estremità sud-orientale della Penisola si trova Pusan seconda città per numero di abitanti. Pusan è il porto principale delle Corea visitato da viaggiatori provenienti da tutto il mondo è, quindi, un luogo dove il turismo si sviluppa in maniera sempre più crescente.
La città vanta numerose attrattive, come la spiaggia sabbiosa di Haeundae, i templi buddisti e le località termali situati nei suoi sobborghi e la torre di Pusan che sovrasta il parco del Monte Yongdusan. Altro gioiello di questo Paese dalle mille attrattive è Kyongju, sorto circa 1000 anni fa come capitale del Regno di Shilla.
In questo luogo dove il tempo sembra essersi fermato, si possono ammirare dei veri e propri capolavori come il tempio Pulguksa, le tombe reali, le pagode, le statue, le numerose rovine, insomma un vero e proprio museo all’aperto. A 100 km a sud della Penisola si trova “ l’isola della fantasia”: Chejudo. Essa gode di un clima semitropicale dove il mare fa da cornice ad un paesaggio veramente suggestivo.
Caratteristico è il vulcano estinto Monte Halla alto ben 1950 m. e la stupenda linea costiera, lunga 256 km..
Da non perdere il temio Sambanggulsa e la grotta naturale, la Roccia Yongduam la cui forma ricorda quella di un dragone stridio, ed il Parco Moksukwon.
Le città principali della Corea centrale sono Taejon distante da Seul due ore di macchina, Ch’ungju, Kimch’on e Ch’ongju.
Da visitare sicuramente, il tempio Kwanch’oksa in Nonsan, dove si trova il più grande Buddha in pietra della Corea ed il tempio T’apsa nel monte Maisan. La Corea Meridionale è divisa in due dal Monte Chirisan. Ad occidente si trova la regione dello Honam ricca di tradizioni, usi e costumi locali, ad oriente invece si trovano le già menzionate città Pusan e Kyongju, mentre le coste e le isole al sud delineano il Parco Marino Hallyo Haesang, luogo dove incredibili formazioni rocciose si confondono con i tradizionali villaggi di pescatori.
Infine la Corea Orientale, dove la grande varietà dei paesaggi rendono questo luogo veramente speciale. Essa permette di usufruire di efficienti stazioni sciistiche come il campo “ Valle da sci Yongpyeong” di visitare meravigliosi parchi come quello Nazionale del Monte Soraksan dove si trova la roccia oscillante “Hundulbawi”, di godere di stupende spiagge di sabbia e dei villaggi di pescatori, lungo i numerosi porti naturali di questa regione.
Famoso è il Monte Soraksan all’interno del parco stesso, luogo incantato, per i suoi picchi granitici, le verdi vallate, le foreste, i suggestivi templi, le cascate e le sorgenti cristalline.
Da qualche anno la Corea è un Paese che gli italiani incominciano, giustamente, ad apprezzare e a visitare sempre più numerosi.
Un posto davvero incantevole che vale la pena di visitare. E’ un peccato che non sia molto richiesto nelle agenzie, forse perchè le persone non sanno che questo paese, in realtà, cela tantissime cose da vedere e visitare. Grazie per queste informazioni, stamperò il reportage e lo metterò nella vetrina della mia agenzia.
Cara sig.ra Comandè, forse ciò che manca nel mondo di oggi e in nel viaggiatore italiano soprattutto è quanto da lei riportato all’inizio, ovvero il voler “Aprire lo sguardo su nuovi paesi, conoscere genti e tradizioni, incontrare la bellezza della natura nella superba espressività che ad ogni latitudine si presenta al visitatore; viaggiare su e giù per il mondo per conoscere gente nuova, per fare nuove amicizie in quel ininterrotto viavai che i turisti oggi determinano da un paese all’altro, da un continente all’altro.
Oggi è molto piu’ semplice sdraiarsi sulla spiaggia, ascoltare la musica con l’I-POD e chiudersi ognuno in se stessi. Non esistono piu’ rapporti interpersonali, non si parla piu’, si chatta soltanto, non si va piu’ a prendere un caffè con un amico, ci stiamo rinchiudendo tutti nel nostro isolamento. Come ha ben scritto lei, basterebbe aprire la porta… c’è un mondo fuori che ci aspetta, che ci regala anche dei posti così belli da lei descritti magnificamente. Grazie per darci ancora qualche spiraglio di realtà reale e non virtuale!
Sicuramente potrebbe essere una interessante alternativa alle mete orientali più gettonate, meno turistica ma non per questo meno affascinante anzi, tutta da scoprire.
Sempre utili i suoi spunti di viaggio. Cordiali saluti
Che viaggio fantastico…solo leggendo l’articolo mi sembra di essere li!!!!
Grazie mille
Claudia da Bari
Cara sig.ra Comandè, leggere i suoi editoriali è sempre un’emozione … E’ interessantissimo vedere come descrive questi posti, anche quelli meno turistici e meno battuti dai viaggiatori italiani, che, si perdono, a giudicaer dall’entusiasmo con cui lei scrive dei pezzi di paradiso. un caro saluto.
Ciao Liliana, ma quanti paesi hai visitato? Sei una fonte inesauribile di informazioni, anche di paesi nuovi e fuori dai circuiti turistici più noti. La Corea? Io me la ricordavo per la batosta di calcio che ci ha dato tanto tempo fa. Comunque ti faccio i miei complimenti. Gianni
Caro Gianni, ho visitato tanti paesi, ma non mi ricordo quanti sono…Spero di avere il tempo di visitarne ancora tanti altri. Il mondo è tanto grande! Grazie per i complimenti e saluti.