Di Antonio Bordoni
12 giugno 2025. Il Boeing 787 dell’Air India (1) che operava il volo senza scalo da Ahmedabad a Londra Gatwick è precipitato a terra dopo pochi secondi aver staccato le ruote dalla pista 23 dell’aeroporto. A bordo 242 persone (230+12)
Si tratta del secondo incidente fatale dell’anno in corso dopo che il 30 gennaio a Washington è avvenuto lo scontro fra il CRJ dell’American Eagle con un elicottero militare che ha provocato 67 vittime.
La dinamica dell’incidente al 787 (bassa quota, ambito aeroportuale) ha fatto subito pensare ad un impatto con volatili, il ben noto bird strike che provoca ovunque numerosi incidenti solitamente però non fatali.
Questa ipotesi per il momento rimane valida, ma crediamo che una attenta analisi di ciò che è accaduto porti verso l’ipotesi di un aereo troppo carico fatto decollare da una pista troppo corta. Saremmo cioè in presenza di un errore umano.
La pista 23-05 è in effetti lunga abbastanza per permettere decolli in sicurezza a pieno carico (3505 metri) ma se venisse confermata la tesi che il decollo è avvenuto non da testata pista bensì avvalendosi di una lunghezza ridotta allora ciò che potrebbe essersi verificato è che l’aereo raggiunta la velocità di rotazione (VR) si sia trovato a sorvolare il terreno che circonda il perimetro aeroportuale a quota troppo bassa. Ciò sarebbe dimostrato dal carrello non retratto che si vede nelle foto che circolano. Un tentativo eccessivo da parte dell’equipaggio di riguadagnare quota potrebbe aver causato una situazione di quasi stallo dal quale l’aereo non era certo in grado di riprendersi stante la bassa quota guadagnata.
Il decollo da un punto intermedio della pista appare dalla sottostante fonte a sinistra che vi mostriamo:
Se ad essa affianchiamo a destra la Airport Chart di Ahmedabad nella quale con circolo verde abbiamo evidenziato la bretella di raccordo usata, giungiamo alla conclusione che il 787 sarebbe stato fatto decollare in pratica da metà pista.
Questa seconda ipotesi sarebbe suffragata dal particolare che le riprese dell’incidente mostrano che l’aereo ha mantenuto un angolo di prua insolitamente alto, con il carrello d’atterraggio ancora aperto durante una fase del volo in cui normalmente dovrebbe essere già retratto. Inoltre quello che appare evidente è che l’aereo scende ma il muso sale, fatto questo che evidenzia come il pilota cerchi disperatamente di mantenere l’aereo in volo.
Questi particolari da noi citati sono anche tipici di un motore messo fuori uso da un improvviso impatto con volatili, ma nelle foto che circolano non sembrano esserci stormi di volatili in prossimità dell’aereo.L’ultimo incidente aereo mortale avvenuto in India risale al 2020 e ha coinvolto Air India Express, la compagnia aerea low-cost. Il Boeing-737 della compagnia aerea ha superato la pista “a tavolino” dell’aeroporto internazionale di Kozhikode, nel sud dell’India. L’aereo è uscito dalla pista, è precipitato in una valle e si è schiantato di muso al suolo. In quell’incidente morirono ventuno persone.
Nel 2010, un Boeing 737 dell’Air India proveniente da Dubai ha superato la pista dell’aeroporto della città meridionale di Mangaluru e si è schiantato in un burrone, uccidendo 158 persone a bordo.
Nel 2000, più di 50 persone sono rimaste uccise quando un volo Alliance Air, tra Calcutta e la capitale Nuova Delhi, si è schiantato in una zona residenziale della città orientale di Patna.
Le ultime notizie diramate in merito all’incidente del 787 parlano di un passeggero miracolosamente salvo.
Il passeggero in questione occupava il posto “11A” e solo pochi giorni orsono, il 30 aprile scorso per la precisione, (2) avevamo pubblicato una nostra newsletter dal titolo “Tutti morti, un solo superstite” nella quale ricordavamo i rarissimi casi di incidenti aerei nei quali si era avuto un solo superstite. Alla luce di quanto accaduto a Ahmedabad val la pena rileggerselo:
https://www.air-accidents.com/nlet/nl-30-2025.pdf
Tata Group che nel 2022 ha rilevato Air India ha intanto annunciato che elargirà 117.000 dollari ad ogni
famiglia che ha avuto un congiunto deceduto nell’incidente.
(1) Aereo immatricolato VT-ANB, c/n 36279
(2) La Newsletter in questione è la n. 30/25
www.air-accidents.com
NL 38/25 (13 Giugno 2025)