Un nuovo modello di viaggio sostenibile tra cultura, natura e memoria storica

di Stefano Modena

 

Nel cuore dell’Oceano Pacifico, l’isola di Butaritari – una delle perle del gruppo settentrionale delle Gilbert, nell’arcipelago di Kiribati – si apre al mondo con una nuova proposta turistica che mette al centro lecomunità locali. Dal 11 al 14 settembre 2025, il Tourism Authority of Kiribati (TAK) ha lanciato ufficialmente un’esperienza di turismo comunitario (CBT – Community-Based Tourism), la prima per questa regione e la terza a livello nazionale.

Questa nuova iniziativa rappresenta molto più di un semplice itinerario: è un viaggio autentico, pensato per chi desidera esplorare l’anima di un luogo attraverso il contatto diretto con la sua gente, le sue tradizioni e il suo ambiente naturale.

 

Un tour esperienziale tra villaggi e tradizioni

Organizzato dalla responsabile dello sviluppo prodotti turistici del TAK, Ms Kiarake Karuaki, il tour ha coinvolto autorità governative, rappresentanti del settore privato e stakeholder locali, tra cui la Ministra del Turismo Tangariki Reete, i membri del consiglio direttivo del TAK, rappresentanti di Kiribati Coconut Development Limited (KCDL) e funzionari senior del Ministero del Turismo, del Commercio e dell’Industria.

Durante le tre giornate, i partecipanti hanno visitato diversi villaggi dell’isola, tra cui Antakana, Kuuma (Buroon Taakenraoi), Keuea, Tanimaiaki, Onomwaru (comunità di Utirake), Ukiangang e l’isolotto di Bikati. Ogni comunità ha presentato le proprie offerte turistiche, frutto di un lavoro collettivo mirato a valorizzare cultura, ambiente e storia.

 

Esperienze uniche: tra mare, cultura e memoria

Le attività proposte spaziano tra:

  • Tour marini: escursioni guidate in aree marine protette e siti del patrimonio oceanico.
  • Immersione culturale: spettacoli tradizionali, come la potente danza di guerra Nan Tekei, eseguita con fierezza dalle comunità locali.
  • Agri-turismo: esperienze pratiche con la coltivazione e l’uso della radice di freccia polinesiana (te mwakemwake), un prodotto agricolo tipico dell’isola.
  • Turismo storico: visite ai luoghi emblematici della Seconda Guerra Mondiale, tra cui i campi di battaglia del Makin Raid e i resti dei bombardamenti a Keuea.

Un modello sostenibile e inclusivo

Il TAK ha formalizzato il ruolo degli operatori CBT registrandoli come cooperative. Questo passo non solo garantisce una gestione trasparente e condivisa delle attività, ma permette anche alle comunità di rafforzare le proprie capacità imprenditoriali e guardare al futuro con nuove opportunità economiche.

Il successo del progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra il Consiglio dell’isola di Butaritari, il sindaco, l’associazione degli anziani (Tekinati), e ovviamente gli stessi operatori CBT, veri protagonisti di questa rinascita turistica.

 

Il volto autentico di Kiribati

L’iniziativa di Butaritari rappresenta un esempio concreto di turismo che rispetta l’identità culturale e l’ambiente, ponendo al centro le persone. È una scelta di viaggio etica, dove ogni esperienza è un incontro, ogni villaggio una storia da ascoltare, ogni paesaggio una memoria da custodire.

Kiribati, ancora lontana dai circuiti turistici di massa, offre oggi ai viaggiatori più curiosi l’occasione di vivere un arcipelago inedito e profondamente umano. E Butaritari, con la sua bellezza autentica e il calore della sua gente, si candida a diventare una tappa imperdibile per chi cerca un turismo fatto di scambi veri e significativi.

Un viaggio a Butaritari non è solo una vacanza: è un invito ad entrare in un mondo che vive in armonia con le sue radici e il suo futuro.

 

INFO UTILI
Per conoscere le offerte CBT di Butaritari o prenotare un’esperienza, è possibile contattare il Tourism Authority of Kiribati o visitare il sito ufficiale: www.kiribatitourism.gov.ki