di Stefano Modena

 

Dieci anni di Premio Stampa Israele raccontano l’evoluzione di una destinazione che punta su cultura, narrazione e turismo consapevole, rafforzando il dialogo con il giornalismo italiano e guardando alle sfide del futuro.

 

IL PREMIO STAMPA COME BUSSOLA PER IL TURISMO CHE VERRÀ

Milano è stata il palcoscenico della 10ª edizione del Premio Stampa Israele, un anniversario che va oltre la semplice celebrazione. Dieci anni di dialogo continuo tra l’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo e i media italiani raccontano infatti non solo una strategia di comunicazione ben strutturata, ma anche l’evoluzione di una destinazione che ha scelto di puntare sulla cultura, sulla profondità dei contenuti e su una narrazione meno scontata del viaggio.

LE VOCI PREMIATE E IL VALORE DELLA COMPLESSITÀ

L’edizione 2025 ha premiato sette voci del panorama giornalistico italiano – dalla radio alla televisione, dalla stampa quotidiana all’online – che nel corso dell’ultimo anno hanno saputo restituire un’immagine di Israele complessa e sfaccettata. Un aspetto non banale, soprattutto in un contesto mediatico spesso polarizzato, dove il rischio di semplificazione è sempre dietro l’angolo.

 

SOSTENIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ: LA SFIDA PIÙ DELICATA

Tra i riconoscimenti, spiccano l’intervista radiofonica di Giacomina Valenti su Radio24, il lavoro di approfondimento archeologico di Cristiana Caricato per la TV e la menzione speciale sulla sostenibilità assegnata a Latitudeslife, che ha affrontato il tema dell’accessibilità e della disabilità nel turismo. È proprio quest’ultimo premio a suggerire una riflessione critica: se da un lato Israele viene sempre più raccontato come laboratorio di innovazione turistica, dall’altro la sfida sarà trasformare queste buone pratiche in un sistema diffuso e non episodico.

LO SGUARDO AL 2026: GRANDI PROGETTI CULTURALI

La serata milanese è stata anche l’occasione per guardare avanti, in particolare al 2026, anno che si preannuncia centrale per l’offerta culturale del Paese. La mostra-evento A Voice from the Desert, dedicata al Rotolo di Isaia, promette di essere uno degli appuntamenti più rilevanti del panorama culturale internazionale, mentre la digitalizzazione della Geniza del Cairo – un archivio che attraversa oltre mille anni di storia ebraica – rappresenta un esempio concreto di come tecnologia e patrimonio possano dialogare, ampliando l’accesso al sapere ben oltre i confini geografici.

 

MOBILITÀ E ACCESSIBILITÀ: PIÙ VOLI, PIÙ RESPONSABILITÀ

Sul fronte della mobilità, il rafforzamento di Tel Aviv come hub grazie al potenziamento delle rotte Wizz Air è una notizia strategica per il mercato italiano. Più collegamenti significano maggiore accessibilità, ma anche una responsabilità crescente nella gestione dei flussi turistici, soprattutto verso le aree più fragili o già molto frequentate.

 

PREMI, ECCELLENZE E IL RISCHIO DELL’EFFETTO VETRINA

I riconoscimenti internazionali ottenuti nel 2025 – dal villaggio sostenibile di Neot Smadar, premiato da UN Tourism, fino all’eccellenza gastronomica di Gerusalemme e Tel Aviv e all’ospitalità di lusso del Six Senses Shaharut – confermano la varietà dell’offerta israeliana. Tuttavia, il vero nodo sarà mantenere un equilibrio tra alta gamma, turismo culturale e sostenibilità, evitando che il successo di alcune icone oscuri territori e comunità meno note.

NUMERI IMPORTANTI, DOMANDE APERTE

Come ha sottolineato Mariagrazia Falcone, PR Manager dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo, il lavoro di comunicazione del 2024 ha generato quasi mille articoli, con un media value significativo. Numeri importanti, che però pongono una domanda inevitabile: come tradurre questa visibilità in un turismo più consapevole, capace di andare oltre i luoghi simbolo e di favorire un incontro autentico con il Paese?

 

IL RACCONTO COME STRATEGIA DI LUNGO PERIODO

La risposta, forse, sta proprio nello spirito del Premio Stampa Israele: investire nel racconto, nella competenza giornalistica e nella capacità di tenere insieme storia, attualità, cultura e futuro. Un approccio che, se coerente nel tempo, può fare la differenza non solo per l’immagine di una destinazione, ma per la qualità stessa dell’esperienza di viaggio.

 

Nella foto di apertura i giornalisti premiati:

Da sinistra a destra.

Don Roberto Didiodato, Edizioni San Paolo, per ritiro premio a Cristiana Caricato, “TV 2000”

Stefano Passaquindi per “LaVerità”, categoria Quotidiano

Elena Pizzetti per “GIST.IT”, categoria Turismo

Lucio Rossi per “Latitudeslife”, Menzione Speciale;

Enzo Scuderi, Travel Quotidiano, categoria Trade;

Ilaria Santi, Siviagga.it, categoria Online;

Giacomina Valenti, Radio 24 System, categoria Radio

 

nella seconda foto: Kalanit Goren, direttrice Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo