Stanca del fatto che in televisione e alla radio si parli soltanto della crisi dei ristoratori e dei proprietari dei bar, ieri pomeriggio ho scritto un post in un commento della trasmissione della Vita in Diretta.
Mi è stato risposto di scrivere un mail alla redazione e questa mattina ho scritto non solo a loro ma a varie televisioni che si occupano spesso dei ristoranti e bar…ma mai di noi! Ecco il testo:
Buongiorno,
mi scuso in anticipo per lo scritto di ieri in maiuscolo, che denota ineducazione, ma è la prima volta che mi trovo a farlo in quanto appartengo ad una categoria di invisibili, di dimenticati dalle trasmissioni televisive, dal Ministro del Turismo Franceschini e dalle persone che ascoltano le trasmissioni radiofoniche e televisive.
Faccio presente che in ogni trasmissione si parla del problema dei ristoratori e dei proprietari di bar, denunciandone la precarietà e le perdite che hanno avuto in questi mesi.
Vorrei specificare che durante il primo lockdown si sono organizzati con l’asporto. Appena terminato hanno lavorato sia per pranzo che per cena. Con il cosiddetto terzo lockdown hanno lavorato a pranzo e per cena si sono organizzati con l’asporto.
Mi risulta con certezza che hanno avuto un primo ristoro a giugno, un secondo a ottobre e un terzo a fine dicembre, anche piuttosto consistente. Ora lavorano tutto con l’asporto,
MA LAVORANO!!!
Noi, agenti di viaggio e piccoli tour operator, abbiamo smesso di lavorare (nel senso di effettuare prenotazioni) a febbraio 2020 e siamo la categoria che ha sofferto, e soffre ancora, molto più di tutte le altre!!! Noi non vendiamo cibo!
Ci siamo occupati di ri-proteggere i nostri clienti che erano all’estero per farli rientrare in Italia, ci siamo occupati di recuperare dalle compagnie aeree e dagli operatori i loro soldi, e laddove non è stato possibile, siamo stati costantemente dietro i vettori e gli operatori al fine di farci riconoscere un voucher.
Ci siamo visti recapitare lettere di “avvocati” che, nonostante il Decreto del Ministro del Consiglio, pretendevano da noi i soldi degli acconti o dei saldi dei clienti indietro. Da fine febbraio ad oggi riceviamo costantemente mail o telefonate di clienti che ci dicono che non potranno viaggiare nel 2021 e, quindi, rivogliono i soldi indietro e poi noi agenti ci rifaremo sui vettori o gli operatori per riavere i soldi dei loro vouchers indietro.
E’ un delirio costante…
Ho il personale in Cig e pensavo di essere tutelata da questa soluzione. Niente di più errato. Io ho lavorato pochissimo (ho perso il 99% del lavoro degli anni passati) e mi sono trovata a pagare la 13°, la 14°, a mettere da parte il TFR di un anno (sì, perché anche se in cassa integrazione il TFR va avanti), a versare ogni mese una quota in busta paga ammontante alla differenza del Bonus Renzi e le giornate di feste non godute. Solo per loro 4 ho speso oltre 40mila euro…senza neppure averli incassati in 11 mesi.
In più, le spese dell’energia elettrica, della nettezza urbana, del telefono, del Fondo perduto e della Responsabilità Civile, della Sicurezza sul Lavoro, del consulente del lavoro, del commercialista ecc…non si sono mai fermate.
Tutti parlano dei ristori…ma a noi stanno “facendo le pulci” pur di non darceli e il criterio con il quale è stato calcolato è veramente assurdo. Ci saranno agenzie che riceveranno più di quanto hanno guadagnato nel 2019 e altre che non prenderanno altro che briciole. Ho visto ristori di 2.500 euro e altri di 273mila euro!!!
Ci si chiede di non licenziare il personale per non far perdere loro il lavoro, ma noi, piccoli imprenditori, lo abbiamo già perso da febbraio scorso e molte agenzie hanno chiuso i battenti e molte altre si stanno accingendo a farlo.
Noi non siamo Berlusconi o De benedetti o Tronchetti Provera, per menzionarne alcuni, e viviamo esclusivamente del nostri lavoro e del nostro guadagno – che fra i commercianti è il più basso in assoluto
Verremo costretti a chiudere e a trovarci per strada senza alcuna speranza di ricollocarci altrove. Ma questo non interessa a nessuno.
La Francia, qualche anno fa ha recuperato dalle OTA oltre 500 milioni di euro di tasse non pagate, noi non le abbiamo neppure pretese da chi vende in Italia alla grande, forti dei soldi che hanno alle spalle e alle non tasse che non ci pagano, e vengono anche sponsorizzati da chi dovrebbe essere il primo a proteggerci.
Abbiamo fatto manifestazioni civili, ma ne hanno parlato pochissimo in televisione e alla radio, e non capiamo il perché di questo disinteresse.
Certo, noi non vendiamo pizze o pranzi e cene…noi vendiamo solo sogni e ci occupiamo e proteggiamo tutti i nostri clienti – che sono l’unico nostro pane quotidiano – ma nessuno se ne ricorda o lo dice.
In estate all’estero erano consentiti viaggi in destinazioni che non avevano un grosso problema di Covid19.
Noi no! Sono state demonizzatele persone che tornavano dalla Grecia e dalla Spagna, come se fossero andati in un “lebbrosario” e non nelle isole che erano una specie di oasi rispetto a quello che c’era da noi.
Abbiamo venduto pochissima Italia con utili talmente ridicoli che non ci potevamo pagare neppure la fattura del telefono…ma abbiamo visto attori e attorucoli o personaggi televisivi trascorrere le proprie vacanze in Tanzania, alle Maldive, ai Caraibi, a Dubai con la scusa del lavoro!!!
Senza alcuna vergogna hanno pubblicato sui loro profili social le immagini della loro vacanza!!! Altro che lavoro! E tutto questo senza essere passati attraverso le agenzie di viaggio. Sì, perché noi siamo ligi ai Decreti e non ci siamo azzardati a vendere quello che non potevamo vendere…
Ma, fatta la Legge, i passeggeri hanno trovato l’inganno e, grazie ai portali, sono partiti in autonomia.
Il settore, che rappresenta ill 13° del PIL nazionale e che occupa migliaia di persone, in realtà non interessa a nessuno…e ancora non ne capisco il perché.
Ecco, vorrei che ci si desse voce per parlare anche del grosso disagio che stiamo vivendo nell’oblìo più totale e nell’indifferenza di ci rappresenta.
In basso quello che ho pubblicato in un commento di ieri mentre si parlava ancora dei ristoratori e dove uno chef annunciava la chiusura del suo ristorante.
Bene, nel nostro settore hanno abbassato la serranda molte agenzie…ma nessuno ne parla o se ne dispiace.
Dateci voce, per favore. Abbiamo tutti una famiglia da mantenere e abbiamo bisogno di lavorare.
Buona giornata e cordiali saluti
Liliana Comandè
Liliana Comandè
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Condivido in pieno quanto hai scritto.