Di Tiziana Conte
Nel post Covid, nel range 2019/2023, la Puglia si è rilevata la regione più dinamica d’Italia con una crescita del Pil del 6,1%, aiutata soprattutto dai fondi di coesione che ha speso tutti e bene. È quanto emerso alla quarta edizione di Puglia a way of life, nella sede della Stampa Estera a Palazzo Grazioli a Roma, in cui si è parlato anche di sinergie per uno stile di vita sostenibile alla luce delle nuove politiche di coesione 2021-2027. A prendere la parola gli assessori della Regione Puglia Gianfranco Lopane (turismo) e Viviana Matrangola (cultura e legalità), Luca Bianchi, direttore Svimez, Paolo Ponzio, presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Consorzio regionale per le arti e la cultura; Gianna Elisa Berlingerio, direttrice del Dipartimento sviluppo economico della Regione Puglia; Aldo Patruno, direttore del Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia. Guest star la pianista Beatrice Rana.
Un contributo straordinario nella crescita del Pil della regione viene dal turismo ma, avverte Bianchi nel corso del suo intervento, “non bastano i bed & breakfast per fare turismo ma serve rafforzare la filiera strategica e introdurre elementi di innovazione”. Il direttore dello Svimez ha evidenziato come i tempi siano maturi per “un approccio industriale alla gestione del sistema manifatturiero, turistico e culturale, al fine di attirare gli investimenti esteri, alimentare i processi di internazionalizzazione e aumentare le competenze qualificate”.
La Puglia resta ancora una regione industriale con circa un quarto del complesso del sistema manifatturiero meridionale. E c’è un nucleo di ventimila imprese innovative, un’impresa su tre è smart, nei settori dell’agroalimentare, del Made in Italy, della moda, dell’arredamento e dell’aerospazio. Valore aggiunto le diverse specializzazioni nei molti comparti che intrecciano la qualità della vita e il Made in Italy con una predominanza dell’agroalimentare connesso alla capacità di rafforzare le specificità territoriali. Per continuare a crescere Bianchi precisa che “bisogna puntare sulle specializzazioni strategiche, accompagnare lo sviluppo delle imprese innovative, investire per innovare i settori tradizionali e colmare i divari di cittadinanza”.
L’assessore Lopane ha fatto sapere che con il G7 la Puglia ha dimostrato di essere all’altezza con le sfide dell’attrattività, dell’accoglienza e del turismo in generale: “L’evento internazionale ha rappresentato una delle pagine più belle del turismo della regione e stiamo continuando un percorso di crescita incentrato su modelli che facciano emergere nuove realtà che vanno anche oltre il mare, con un’offerta strutturata che punta ai cammini, al cicloturismo e formule di turismo all’aria aperta ma anche all’enogastronomia delle eccellenze e al prodotto cultura: dalle feste patronali all’artigianato artistico, ai grandi eventi”. L’assessore ha sottolineato che “nel 2023 la Puglia risulta prima destinazione wedding in Italia con duemila matrimoni esteri” e che “le sfide che ci attendono prevedono percorsi di riqualificazione del sistema di classificazione della ricettività, con strumenti di incentivazione che ne potenzieranno l’offerta, e percorsi di qualificazione del personale dell’industria turistica”. Il turismo continua a spingere avanti la ripresa economica della regione e i “numeri che segnano un trend di assoluta crescita rappresentano uno stimolo a fare sempre meglio”.
Parlando del prodotto culurale, Paolo Ponzio, presidente del Teatro Pubblico Pugliese, ha sottolineato l’importanza del Consorzio regionale per le Arti e la Cultura della regione Puglia che conduce da anni, con i suoi 72 comuni, una strategia di politica culturale che ha delle eccellenze come il Medimex a Taranto che ha visto 10 mila persone in un concerto di due giorni. “Cerchiamo di sviluppare attività culturali che pervadono il territorio attraverso la vivacità intellettuale e culturale dei nostri paesani, contadini che attraverso la coltivazione di terra e mare si sono acculturali perché il coltivare e la cultura vanno sempre insieme ed è la mano vivace e intelligente dell’uomo che ha reso i cibi preziosi, che ne ha fatto lievitare la qualità delle nostre eccellenze”.
A ricordare che la cultura genera ricchezza è intervenuto Aldo Patruno che ha snocciolato alcuni dati: “La Puglia nel 2016 ha approvato il piano decennale strategico regionale della cultura PIIIL (Prodotto Identita, Innovazione, Impresa, Lavoro) insieme a quello del turismo Puglia 365, una Puglia fruibile tutto l’anno, che aveva fissato al 2025 ben 16 milioni di presenze, raggiunte invece nel 2023, così come abbiamo superato lo scorso anno 11 milioni di passeggeri che erano stati fissati come obiettivo da Aeroporti di Puglia per il 2025”.
Nel 2023 il tasso di internazionalizzazione segna il raggiungimento del 34% (nel 2019 era il 29%), una crescita interessante e di qualità che concorre a destagionalizzare e ne qualifica l’offerta con una domanda alto spendente. Il 2023 segna anche il dato rilevante della permanenza media che si attesta a 3,7.
Ma ci sono elementi di criticità: “Oggi possiamo parlare di un welfare turistico che non è soltanto prendersi cura del turista ma anche dei residenti per migliorarne la qualità della vita, ha continuato Patruno, evidenziando: “Non abbiamo ancora l’alta velocità, mancano le autostrade e alcune delle aeree più belle sono difficilmente accessibili”. La Regione è intervenuta però sugli aeroporti che oggi, grazie anche a compagnie low cost consentono un accesso agevolato alla Puglia. “E poi bisogna lavorare sulla qualità dei servizi e delle competenze nei comparti della cultura e del turismo”.
A questo proposito Patruno ha fatto sapere che “è stato sottoscritto un importante accordo che prevede la nascita, nella Fiera del Levante, di uno dei più grandi hub di riqualificazione professionale – nato da un accordo tra la Regione Puglia, il Dipartimento Turismo e Cultura, gli assessorati al Turismo e alla Cultura e gli ITS Turismo Lecce e Apulia Digital Maker Foggia – riunendo a Bari strutture che attraverso gli investimenti del PNRR produrranno laboratori di formazione permanente per offrire al sistema delle imprese e della cultura, professionalità di cui hanno bisogno”. A Taranto, grazie ad un accordo con il Ministero della cultura e il comune, è stato istituita la Biennale italiana del Mediterraneo di arte e architettura: “Un grande centro di ricerca sulle nuove forme di espressione, nuovi linguaggi contemporanei per un’idea di abitare mediterraneo, di una bio architettura e sarà finanziato con i fondi Gtf per una riconversione dell’approccio industriale che ha caratterizzato anche nella narrazione la città e il suo contesto territoriale”.
Michele Punzi, presidente della Fondazione Paolo Grassi, ha presentato il trailer del docufilm “L’utopia della Valle”, di Leo Muscato, realizzato per la celebrazione dei 50 anni del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca (Taranto), una delle più antiche manifestazioni estive dedicate all’opera lirica.
Pierangelo Argentieri, presidente della Rete d’imprese Micexperience, ha illustrato la mostra allestita nel castello di Mesagne (Brindisi) “G7: sette secoli d’arte italiana” attraverso 51 opere: dal seguace di Nicola Pisano ad Alberto Burri e con unico artista vivente il tarantino, Roberto Ferri. A conclusione dei lavori Beatrice Rana, giovane musicista pugliese, diventata una stella internazionale del pianoforte, ha ricordato la prossima edizione, l’ottava, del Festival “Classiche forme”, festival internazionale di Musica da Camera che si svolgerà a Lecce dal 14 al 21 luglio.