Di Luciano Riella
Una sede prestigiosa, il Museo Bagatti Valsecchi, ha ospitato la IX edizione del Premio Stampa dell’ Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo, il tradizionale appuntamento dedicato ai migliori servizi giornalistici dedicati al turismo in Israele.
L’evento ha voluto premiare i migliori servizi realizzati nell’Anno 2023 attraverso diverse categorie mediatiche.
“Con grande orgoglio abbiamo realizzato questo evento in un momento di apertura e speranza. Siamo felici di poter mostrare in questa sede anche nuove immagini del lavoro del nostro Ministero che invita ad un ritorno in Israele in occasione anche, ma non solo, dell’ anno del Giubileo” ha dichiarato Kalanit Goren.
Le categorie premiate sono state otto: Stampa Trade, Social, Quotidiano, Online, Stampa periodica, TV Magazine, TV trade e Radio alle quali quest’anno si sono aggiunti tre premi speciali per contributi particolarmente meritevoli e significativi.
La scelta dei premi è stata realizzata attraverso un’attenta lettura e visione delle pubblicazioni del 2023.
Per ciascun premio sono state indicate delle precise motivazioni: per aver sempre supportato Israele e il suo aspetto turistico prima e dopo i tragici eventi del 7 ottobre 2023, per l’originalità e la completezza delle informazioni trasmesse in modo esaustivo, per
la profondità di contenuti e il rigore nella ricerca, per aver saputo dare un valido supporto alla destinazione e ultimo ma non ultimo anche per sapere raccontare una destinazione solo con l’uso della voce e della musica, senza il supporto delle immagini, riuscendo ad avvicinare alla destinazione anche persone che non avrebbero mai pensato di viaggiare in Israele.
Il Premio Stampa Israele conferma ancora una volta il ruolo fondamentale dell’informazione nella narrazione di un Paese ricco di storia, cultura e innovazione, valorizzando il lavoro dei professionisti che con passione e competenza raccontano Israele al pubblico italiano.
Tutti i premiati sono poi stati omaggiati di un premio davvero speciale: un albero che verrà piantato a loro nome in Israele dal KKL, il Keren Kaymet Leisrael.