di Stefano Modena
Con i suoi paesaggi mozzafiato e una storia che affonda le radici in civiltà millenarie, la Spagna continua a sorprendere i viaggiatori e gli amanti del patrimonio culturale. Oggi, il Paese compie un nuovo importante passo nel valorizzare le proprie meraviglie, con l’inserimento di quattro nuovi siti nella Lista indicativa per il Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Si tratta di tesori naturali, archeologici e industriali, pronti a raccontare storie di bellezza, ingegno e memoria.
ANDALUSIA: LA GEODA GIGANTE DI PULPÍ
Immaginate di entrare nel cuore della Terra e trovarvi circondati da cristalli giganteschi, trasparenti e perfettamente geometrici. È quanto accade nella Geoda Gigante di Pulpí, scoperta nel 1999 nella Mina Rica, tra le montagne della Sierra de Aguilón, ad Almería. Questo fenomeno naturale, unico in Europa, è oggi al centro di un percorso turistico che attrae appassionati di geologia e viaggiatori curiosi. Un vero scrigno sotterraneo, brillante di luce propria, che merita senza dubbio un posto d’onore tra i grandi spettacoli della natura.
ISOLE CANARIE: LE INCISIONI RUPESTRI DI LA PALMA
Sull’isola vulcanica di La Palma, tra gole e pendii selvaggi, si nasconde un patrimonio archeologico sorprendente: oltre 500 stazioni rupestri con incisioni preispaniche. Spirali, cerchi e motivi geometrici narrano la cultura degli antichi aborigeni canari, i Benahoariti, mettendo in luce legami culturali con il Nord Africa. È un viaggio nel tempo, tra arte primitiva e natura incontaminata, che conferma ancora una volta il valore delle Canarie come crocevia di civiltà e bellezze naturali.
ASTURIE: L’UNIVERSITÀ LABORAL DI GIJÓN
Nel cuore verde delle Asturie, sorge l’edificio civile più imponente del XX secolo in Spagna: la Università Laboral di Gijón. Costruita tra il 1948 e il 1957, oggi è un vibrante centro culturale, sede di eventi, concerti e mostre. Simbolo di rigenerazione urbana, l’Università Laboral è un mix di architettura monumentale e dinamismo contemporaneo. Un esempio perfetto di come la memoria storica possa essere trasformata in un motore culturale per il presente.
CANARIE E REPUBBLICA DOMINICANA: GLI INGENIOS AZUCAREROS DELL’ATLANTICO
Tra Gran Canaria e La Palma si trovano le vestigia dei primi impianti di produzione dello zucchero dell’Atlantico, attivi tra il XV e il XVII secolo. Questi “ingenios azucareros” raccontano non solo l’innovazione tecnologica dell’epoca, ma anche una pagina complessa della storia: la nascita del colonialismo e della tratta degli schiavi africani. La candidatura è la prima transnazionale con la Repubblica Dominicana, dove si trovano analoghi impianti, a testimonianza dei profondi legami storici tra le due sponde dell’oceano. Oggi, questi luoghi si propongono come centri di riflessione, per un turismo consapevole che unisce memoria e scoperta.
SPAGNA: UN PAESE DA SCOPRIRE
Con questi nuovi ingressi, la Spagna rafforza la sua posizione come una delle nazioni con il patrimonio più ricco al mondo – già 50 siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale, tra cui 15 città storiche. Dai paesaggi lunari dell’Andalusia ai segreti delle grotte di León, dalle miniere di mercurio di Almadén alle antiche miniere d’oro di Las Médulas, ogni angolo del Paese invita al viaggio e alla meraviglia. In un mondo dove il turismo evolve verso esperienze più autentiche e profonde, la Spagna risponde con percorsi che intrecciano natura, storia, arte e coscienza collettiva. I prossimi tesori Unesco ci aspettano.