Funerale_Carnevale 9Per chi è a caccia di mete carnevalesche, l’Istria slovena offre una colorata alternativa alle classiche sfilate. Da Capodistria a Portorose, passando per l’affascinante borgo medievale di Pirano, la costa slovena si anima con sei giorni di festeggiamenti a febbraio. La manifestazione prende il via il 12 del mese con la cosiddetta Assunzione del potere in Istria, simbolico colpo di Stato in Piazza Tartini a Pirano compiuto da un gruppo di maschere: dal momento della presa di potere, le cittadine slovene si trasformano per una settimana in un fantasioso palcoscenico, in cui vige la legge dello scherzo.

Sull’onda del divertimento, si susseguono numerosi appuntamenti distribuiti Piranosu tutto il territorio costiero. La più affascinante cornice degli eventi carnevaleschi è Pirano, borgo dove si tiene anche il Gran Ballo di Carnevale, suggestivo per l’architettura veneziana che ricorda l’antica atmosfera della Serenissima. I palazzi variopinti, il quieto fascino del mare, il campanile del Duomo di San Giorgio, che riproduce in scala più piccola il campanile di San Marco a Venezia: tutto qui riporta agli antichi fasti della Repubblica veneta, di cui Pirano subì l’influsso per cinque secoli.

Domenica 14 febbraio non può mancare la grande sfilata di carnevale a Portorose, in cui le maschere contemporanee si mescolano a quelle della tradizione slovena, curiose e radicalmente diverse dai costumi italiani. Tipicamente istriani sono i Cundri, maschere di fattura molto semplice, distinguibili per i vestiti composti da piccoli pezzi di tessuto colorato, il cappello decorato con fiori di carta ed il viso ricoperto di farina o fuliggine. Oltre a queste figure, sfilano anche i Laufarji, travestimenti originari di Cerklje, contraddistinti da fantasiose maschere di legno sul viso: come indica il loro nome, derivante dal verbo tedesco laufen, durante la sfilata corrono instancabilmente. Nel corteo si possono ammirare anche gli Skoromati, personaggi della località di Brkini riconoscibili per il grande cappello a punta, i vestiti di pellicce, i pantaloni bianchi ed la cintura di campane sui fianchi: sempre riuniti in gruppi di dieci, si divertono a spaventare ragazze e bambini con le pinze giganti di legno che uno di loro possiede.

Ma la maschera più famosa è quella dei Kurenti, tipica della cittadina di Ptuj. Immancabili in qualsiasi sfilata carnevalesca, hanno imponenti abiti realizzati in pelliccia di pecora, arricchiti da campane legate ai fianchi e grandi corna. Il loro aspetto, che incute un certo timore, non deve trarre in inganno: i Kurenti sono in realtà personaggi benvoluti, poiché si dice che il poderoso suono delle loro campane sia in grado di scacciare la stagione fredda.

 

Ai più piccoli sono dedicati tre eventi: sabato 13, nell’Auditorium di Portorose, lo spettacolo teatrale “La saga dei pirati”; martedì 16, al mattino, grandi e piccini sfileranno nel centro della cittadina per la sfilata di Carnevale dei bambini; segue nel pomeriggio a Sicciole uno spettacolo di animazione.

 

I festeggiamenti carnevaleschi si concludono il 17 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, con una cerimonia originale ed insolita, il Funerale del Carnevale. La ricorrenza, rappresentata simbolicamente da un fantoccio, viene scortata da un vero e proprio corteo funebre in maschera che presenzia per darle l’estremo saluto. La cerimonia si trasforma in realtà in un arrivederci all’anno successivo, momento in cui il Carnevale ritorna per il consueto appuntamento.