Inaugurato il 7 dicembre 2007, nel primo anno di vita il complesso archeologico di piazza Ferrari ha registrato un’affluenza di 63.500 visitatori, tra cui più di 13.000 ragazzi. Un successo di pubblico che l’ha proiettata tra i luoghi di cultura più visitati della regione, grazie in particolare ai picchi registrati nei mesi primaverili in relazione al turismo scolastico e culturale.
Un successo tra il pubblico dovuto anche allo straordinario interesse dei media nazionali – ultimo il servizio di Bella Italia che dedica alla domus un servizio di 14 pagine – e internazionali: dal Daily Telegraph al New York Times, al prestigioso sito web inglese Travelbite, al Times, per finire alla prestigiosa rivista World Archeology.
“La scelta dell’Amministrazione comunale di Rimini di investire sulla valorizzazione della domus del Chirurgo – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Stefano Pivato – ha perseguito l’obiettivo di valorizzare un bene della città destinato a durare nel tempo e, nello stesso tempo, di essere catalizzatore culturale di numeri importanti di visitatori. Quando, a partire dalla fine degli anni Novanta, dilagò in Italia la moda delle mega – mostre, anche a Rimini si dibatté la questione. Allestire mostre in grado di attirare in poche settimane valanghe di visitatori avrebbe costituito – si disse allora – un «valore aggiunto» per la cultura e il turismo nostrani. Il costo di valorizzazione e allestimento della domus del Chirurgo è paragonabile a quello di una grande mostra. Con una differenza però: i quadri dei grandi impressionisti sono tornati al Museo d’Orsay, al Marmottan, o al Guggenheim. La domus è un patrimonio della città e dei riminesi destinato a durare negli anni.
Vorrei anche rimarcare – conclude Stefano Pivato – come la rivitalizzazione dovuta alla domus e al museo ha stimolato attorno ad essi la riqualificazione e anche la nascita di nuovi locali e pubblici esercizi”. La scelta di abbinare a un biglietto unico gli ingressi di domus e Museo della Città si è riflessa su quest’ultimo, che ha registrato con 69.000 ingressi nel periodo (7 dicembre 2007 – 31 ottobre 2008) il proprio record storico di presenze. Nel Museo della Città i visitatori non trovano solo, con i reperti degli scavi archeologici e la ricostruzione della taberna medica, il naturale proseguimento della visita della domus del Chirurgo, ma l’opportunità di conoscere in prima persona l’intero patrimonio archeologico, storico e artistico della città, e le sue eccellenze uniche, esposto nelle sale dell’ex Collegio dei Gesuiti di via Tonini.
Per festeggiare il primo anno di vita, domenica 7 dicembre e lunedì 8 l’ingresso al complesso archeologico la domus del Chirurgo sarà gratuito, con visite guidate alle ore: 10, 11, 15, 16, 17, 18.
Negli stessi orari la domus sarà aperta al pubblico per Santo Stefano e per Epifania; il giorno di Natale e di Capodanno, apertura pomeridiana con visite guidate alle ore 15, 16, 17, 18. Visite guidate su prenotazione (tel. 0541.21482) ogni sabato (ore 11 e 17,30) e domenica (ore 11 e 15,15).