A Milano, in una sala gremita di giornalisti e addetti ai lavori, Maria Concetta Patti, Amministratore Delegato di Valtur S.P.A., ha esposto il piano industriale del triennio 2011-2013. Un piano strategico industriale che prevede di sviluppare maggiormente le attività del Tour Operator e ruota intorno a quattro temi principali, e cioè: la rifocalizzazione geografica puntando su prodotti esteri e sulla Sicilia, grazie anche all’apertura di nuove strutture; la destagionalizzazione; la differenzazione dell’offerta attraverso lo sviluppo di destinazioni di viaggio e l’allagamento del mercato di riferimento.
In un momento economico mondiale difficile, aggravato dalle notizie che arrivano dal Nord Africa bisogna riconoscere che quello del T.O. oltre ad essere un progetto ambizioso è anche molto coraggioso. I fatti della Tunisi e della Egitto quanto hanno influito nella stesura di questo piano industriale?
“La situazione che si è creata in Egitto e Tunisia ci ha costretto a rivedere il budget portandolo a 212 milioni di euro contro i 230 previsti inizialmente”,dichiara Maria Concetta Patti. “Come sappiamo la Farnesina da alcuni giorni ha tolto lo sconsiglio ai viaggi nel Mar Rosso e quindi tra qualche settimana ripartirà la macchina dei tour operator su Sharm el Sheikh. Sarà, però, importante gestire la fase di ripartenza evitando di posizionare sul mercato prezzi troppo bassi. Per quanto riguarda la Tunisia confermiamo, come già previsto, l’apertura della stagione a metà maggio”.
Tornando al piano di rilancio del gruppo, sappiamo che verrà supportato da un prestito obbligazionario convertibile da 20 milioni di euro, 10 dei quali sono stati sottoscritti da Intesa Sanpaolo. Ma cosa prevede esattamente e quali sono le linee strategiche per il triennio 2011-2013? “Il piano industriale triennale prevede che i ricavi aumentino a 278 milioni nel 2012 e 311 nel 2013. L’ebitda dovrà passare dai 15 milioni del 2011 a 44 milioni nel 2013”, aggiunge Maria Concetta Patti. “Per quanto riguarda la strategia, puntiamo a valorizzare il nostro brand e il patrimonio made in Italy. In questo senso infatti, molto dell’investimento che faremo verrà veicolato per migliorare il prodotto Italia, in particolar modo quello siciliano, rinnovando le strutture e aprendo nuovi villaggi. Ci saranno anche investimenti all’estero, sopratutto nell’Oceano Indiano e alle Maldive. Novità in arrivo pure a Marsa Alam, dove è prevista una nuova apertura per la prossima estate, in Kenya e a Zanzibar. Una diversificazione ci consentirà di destagionalizzare aumentando l’offerta con destinazioni aperte tutto l’anno“ .
Tutto è pronto, dunque, per il rilancio e lo sviluppo di un brand che da oltre 40 anni è leader nel settore del turismo nel nostro paese. Un gruppo che vanta un’offerta ricettiva composta ben 21 tra villaggi e resort di cui cura la gestione e la commercializzazione. Per la prossima estate, il Valtur propone cinque un segmenti diversi tra loro, ognuno con una propria caratteristica: i Villaggi Magic Valtur sono dedicati in particolar modo alle famiglie con bambini; Sport & Fun sono perfetti per coloro che vogliono una vacanza tutta sport e divertimento.
I VClub, al contrario, escono dal classico concetto di villaggio turistico diventando dei Club modaioli mantenendo però l’identità Valtur. I Gioia Resort, pensati secondo un concetto di intrattenimento raffinato ed esclusivo, sono destinati a chi cerca ‘qualità totale’ oltre che ad essere il top dell’offerta del T.O. verso destinazioni esotiche. I Viaggi di Valtur, invece, sono stati concepiti per clientela trasversale e danno la possibilità di personalizzare la propria vacanza.
L’ENNESIMA RISTRUTTURAZIONE VALTUR MI SEMBRA LA FIAT- SPERIAMO BENE!!