Le previsioni turistiche degli italiani per le imminenti festività pasquali fanno segnare una battuta d’arresto nella capacità di spesa che va al di là di ogni aspettativa e ci induce a compiere una attenta riflessione sulla situazione dei consumi turistici interni.
È questo il laconico commento della Federalberghi alla lettura dei risultati delle previsioni sulle vacanze degli italiani nel periodo di Pasqua.
Il decremento del giro d’affari prodotto dalla clientela italiana, che peraltro sceglierà in modo pressoché assoluto l’Italia per trascorrere la ricorrenza pasquale, è ancor più preoccupante se visto nella prospettiva della mancanza del ‘ponte’ del 25 aprile, assorbito dalla Pasquetta e dal successivo ‘ponte’ del 1° maggio che quest’anno cadrà di domenica.
L’unica motivazione che a caldo ci sentiamo di avanzare deriva da un’eccessiva preoccupazione che pervade i nostri connazionali, determinata dalla crisi economica mondiale che sta in queste ore rialzando il livello di guardia con il rischio declassamento del debito USA.
Ed a riprova di questo timore legato ad una recrudescenza della crisi economica globale, pur in presenza di segnali di ripresa dell’economia nazionale, dalla nostra indagine risulta infatti come addirittura il 41,5% di chi dichiara che non farà vacanze a Pasqua (pari ad oltre 20 milioni di connazionali) indichi nei motivi economici tale scelta.
Ciò a fronte di un sistema alberghiero che ancora una volta ha lasciato ferme le proprie tariffe, proprio per venire incontro alle difficoltà finanziarie delle famiglie italiane, segnale invece prontamente colto dalla clientela internazionale che sempre per le festività pasquali mostra invece chiari segnali di ripresa.
L’auspicio è che all’indomani di queste festività Governo ed Imprese aprano un sereno confronto volto a stabilire alcune priorità senza le quali il sistema turistico nazionale rischierebbe di vedere compromessa anche la prossima ed altrettanto imminente stagione turistica estiva.
PREVISIONI VACANZE DI PASQUA
L’indagine è stata effettuata dall’Istituto ACS Marketing Solutions dal 12 al 18 aprile intervistando con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) un campione di 3.000 italiani maggiorenni rappresentativo di oltre 50 milioni di connazionali maggiorenni.
Il campione è stato costruito in modo da rispecchiare fedelmente la popolazione di riferimento, mediante l’assegnazione di precise quote in funzione di sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche, Ampiezza Centri ed istruzione.
QUANTI ITALIANI IN VACANZA – Saranno il 17,6% (poco più di 10,6 milioni) gli italiani in vacanza che dormiranno almeno una notte fuori casa per Pasqua (rispetto al 22% del 2010).Tra tutti costoro, oltre il 90% resterà in Italia (rispetto all’85% del 2010), pari ad oltre 9,5 milioni di persone, mentre l’8% andrà all’estero (rispetto al 14% del 2010), pari circa ad 850 mila persone.
DOVE IN VACANZA – Per chi resterà in Italia sarà il mare la scelta privilegiata (37,6% delle preferenze, rispetto al 40% del 2010), seguita dalla montagna al 29% (rispetto al 25% del 2010). In calo le località d’arte maggiori e minori che toccheranno il 14,7% (rispetto al 18,9% del 2010), mentre il 3,9% andrà in località lacuali ed un 1,5% in località termali e del benessere.
Per chi invece preferirà l’estero, spiccano le Capitali europee con il 50,4% dei consensi (rispetto al 61,8% del 2010), seguite dalle località di mare con il 22,7% (rispetto al 26,5% del 2010).
DOVE DORMIRE – L’albergo mantiene la testa della classifica con il 33% delle preferenze (rispetto al 34% del 2010), seguito dalla casa di parenti o amici con il 21,6% (rispetto al 21%) e dalla casa di proprietà col 18,8% (rispetto al 20,5%). Un leggero calo, infine, si registrerà per gli agriturismo con il 5,6% rispetto al 5,9% del 2010.
LA SPESA PER VACANZE – La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporti, cibo, alloggio e divertimenti) quest’anno si attesterà sui 309 Euro rispetto ai 305 del 2010 generando un giro d’affari di 3,27 miliardi di Euro (rispetto ai 4,05 miliardi di Euro del 2010) per un decremento del 19%.
Nel dettaglio chi resterà in Italia spenderà in media 287 Euro (rispetto ai 272 Euro del 2010), mentre chi andrà oltreconfine spenderà una media di 637 Euro a persona (rispetto ai 502 Euro del 2010). La durata media, infine, della vacanza si attesterà sulle 3,5 notti, rispetto alle 3,8 notti del 2010.
I MOTIVI DELLA “NON VACANZA” – Un’ultima annotazione riguarda il numero di italiani che non faranno nemmeno un giorno di vacanza a Pasqua. Complessivamente ammonteranno a circa 50 milioni di persone. Di questi, il 41,5%, pari ad oltre 20 milioni di italiani (rispetto ai 18 milioni del 2010), ha dichiarato di non potersi permettere una vacanza per “mancanza di soldi”.