Dalla Bajada del Ángel di Tudela e dalla processione di Corella fino ai Bolantes dei Pirenei e all’Almadía sono tantissimi i momenti di festa connessi alla resurrezione del Signore e alla primavera. Anche il questa stagione la Navarra è un tesoro da scoprire. La Navarra rinasce sotto il sole della primavera. Come tanti fiori, sbocciano per la Pasqua e con il ritorno della bella stagione le fiestas tradizionali del Reyno. I momenti di festa sono tantissimi. Tra i più affascinanti, la Bajada del Ángel di Tudela e la processione di Corella, i Bolantes a Luzaide/Valcarlos, le sagre a El Yugo, Ujué, Roncisvalle e Labiano e l’Almadía. Partiamo da Tudela, capoluogo della Ribera di Navarra. Qui la cosiddetta Bajada del Ángel è una tradizione ancestrale che si svolge la domenica di Pasqua nella piazza Fueros. Un angelo, impersonato da un bambino, viene calato dall’alto fino a giungere dinanzi all’immagine della Madonna. La Vergine ha la testa coperta da un velo nero, in segno di lutto per la morte del Figlio. L’angelo le toglie il velo ed evoca con questo gesto la gioia della Risurrezione di Cristo. Sempre nella Ribera, a Corella, una cittadina monumentale dalle nobili origini situata al sud della Navarra e culla dell’arte barocca in Navarra, si tiene un’altra spettacolare processione pasquale. Nelle vie della cittadina il visitatore può ammirare tutto lo splendore del Secolo d’Oro. Innanzitutto nelle case signorili e i palazzi, quali quello della famiglia Arrese o la cosiddetta Casa de las Cadenas (delle Catene), residenza della regina Maria Luisa di Savoia, consorte di Filippo V, sottoposta ad una cura per guarire la tubercolosi. In secondo luogo spicca l’arte religiosa, con i conventi e le chiese, come la parrocchia di San Miguel. Infine vale la pena di fare una sosta per degustare i prodotti locali accompagnati da un buon vino. Il culmine si raggiunge proprio a Pasqua, quando ha luogo la processione più barocca e vistosa dell’intera valle del fiume Ebro. Si tratta di una solenne sfilata barocca le cui radici risalgono al Settecento e che nel 1967 è stata dichiarata processione di interesse nazionale dal Ministero del turismo quale una delle cinquanta processioni più caratteristiche della Spagna. Il Venerdì Santo, nelle vie di Corella sfila il corteo e nelle stazioni della Via Crucis sono rappresentate le scene della Passione di Cristo. Vari personaggi biblici riprendono vita per qualche ora. Nei Pirenei, a Luzaide/Valcarlos, località che accoglie i pellegrini che dalla Francia si dirigono a Santiago di Compostella, vengono eseguite alcune delle danze più spettacolari ed ancestrali della Navarra, interpretate dai cosiddetti Bolantes. Solo in poche occasioni speciali, come nella domenica di Pasqua, risuonano i sonagli dei loro costumi e l’aria si riempie di colore con i vistosi nastri che ne adornano le spalle e che volano al ritmo del ballo. I danzatori indossano un basco rosso, le alpargatas (tipiche calzature con la suola di corda), una camicia bianca e i calzoni di cotone ornati con passamaneria dorata, bigiotteria e nastri rossi e gialli. Per tradizione i danzatori percorrono le vie della località e, sempre ballando, discendono il colle di Ibañeta, animando una festa che si prolunga per tutto il giorno. Inoltre, con l’arrivo della primavera, in Navarra si moltiplicano le sagre. Tra le più rappresentative spiccano quelle di El Yugo, Ujué, Roncisvalle e Labiano. Tra aprile e maggio si celebra il giorno dell’Almadía (zattera), che ricorda il trasporto dei tronchi lungo il fiume dalle valli dei Pirenei. Da tempi immemorabili lo sfruttamento dei boschi è stato la principale fonte di sostentamento di queste zone e i fiumi sono stati usati per trasportare i tronchi degli alberi abbattuti fino alle correnti più tranquille dell’Ebro, dove potevano essere venduti per la trasformazione. Il legno si trasportava formando almadías, cioè zattere con un remo alle estremità, formate da vari strati di tronchi legati da sartie vegetali che navigavano pericolosamente lungo il fiume, sfruttandone la corrente. In onore e in ricordo di questi navigatori intrepidi, detti almadieros, provenienti dalle valli di Roncal, Salazar e Aézkoa, si svolge questa festa, dichiarata di interesse turistico nazionale nel 2005. Alla presenza di migliaia di spettatori, queste singolari imbarcazioni solcano di nuovo le acque del fiume Esca fino al ponte medievale di Burgui. Per completare l’evento non mancano gli spettacoli musicali, la fiera dell’artigianato, le danze, le esposizioni, il pranzo popolare, le proiezioni di audiovisivi, lo sport rurale, la musica da ballo e la premiazione di personalità della regione con la Almadía de oro.
La Navarra è on-line, con informazioni e immagini, al sito: www.visitnavarra.es.