Pare definitivamente risolto il giallo dell’Enit, che nella bozza della manovra finanziaria sembrava essere stato eliminato. Nel testo provvisorio si parlava esplicitamente di trasferimenti di funzioni e personale ai Ministeri
dello Sviluppo Economico, degli Esteri e dell’Economia. Nella logica della
riduzione dei costi, l’Enit era stato assimilato ad altri organismi
dell’aministrazione pubblica -come ENPDAP ed EMPALS- poco “virtuosi”, per i
quali sarebbe stato necessario un drastico taglio. Ma dopo un momento di
incertezza, dovuto alla non disponibilità del testo definitivo, si sono
moltiplicati voci di corridoio e commenti. Paolo Zona, Presidente di
Federcongressi, si è scagliato contro il presunto provvedimento del neogoverno, sostenendo il consueto disinteresse nei confronti del turismo. Oggi però, con il testo attualmente a disposizione, pare che l’Enit sia salvo, o possa al
limite rientrare fra quegli enti che necessitano una non meglio precisata
“riorganizzazione”.
Oggi, l’ufficio stampa dell’Enit smentisce qualsiasi ipotesi di soppressione dell’ente, anche se si riserva di aspettare il varo del testo integrale della finanziaria. Certo, resta il giallo della bozza e del cambiamento di intenti. Staremo a vedere.
Cecilia Emiliozzi