Le misure includono il taglio delle tasse al comparto alberghiero e alle procedure per l’ottenimento del visto per alcuni paesi. Il governo giordano ha approvato una serie di misure atte a rilanciare le tariffe unitamente al numero dei visitatori nel Regno. Lo scorso 3 febbraio, il Ministro del Turismo e delle Antichità, Sua Eccellenza Maha Khatib, ha dichiarato che il Governo vorrebbe applicare, durante il 2009, una riduzione tra il 14% e l’8% sulle imposte alle strutture alberghiere, azione che si rifletterà direttamente sulle tariffe praticate dagli hotel.
“Combinate ad un abbassamento dei costi dei voli Royal Jordanian – ha aggiunto il Ministro – le nuove tariffe alberghiere permetteranno di ridurre i prezzi dei pacchetti offerti dai tour operator di tutto il mondo“. Le nuove misure governative includono, per altro, anche uno snellimento delle procedure di ingresso per i cittadini provenienti da India e Cina, che insieme hanno una popolazione di oltre 2 miliardi di persone, equivalente ad un terzo della popolazione mondiale. Indiani e Cinesi emigrati, che vivono in altri paesi, potranno volare direttamente in Giordania e ottenere il visto all’aeroporto a condizione che possano provare la loro residenza in un paese diverso da quello di origine.
Il Ministro ha annunciato che anche i cittadini rumeni potranno ottenere il visto di ingresso all’aeroporto di Amman o a qualsiasi valico di confine eliminando anche per loro le precedenti procedure ed ha aggiunto che tali misure non sono state approvate a seguito delle recenti sfide poste dalla crisi economica globale ma per salvaguardare i risultati già raggiunti dall’industria del turismo del Regno. Infatti, secondo il Ministro, il settore del turismo non subirà effetti così drammatici causati dalla situazione finanziaria, perché è un ramo diversificato e competitivo.
Ulteriori decisioni verranno presto prese anche per diminuire i conti dell’energia elettrica degli hotel, che attualmente pagano le tariffe più alte tra quelle delle industrie giordane.