Il Festival di Vienna propone dal 11 maggio al 17 giugno un poliedrico programma che prevede 36 produzioni di 24 diversi Paesi. Direttore del festival è Luc Bondy, responsabile della sezione teatrale è Stefanie Carp e di quella musicale Stéphane Lissner. Nel 2012 il Festival di Vienna si dedica al tema della transizione, del distacco e dell’apertura verso l’ignoto.
Luc Bondy sottolinea che il programma fa riferimento ad ambedue i poli di questa transizione. “Accanto alle grandi opere liriche e teatrali, si potrà assistere a forme del tutto nuove di intensità ed intervento pubblico.”
La sezione musicale propone tra l’altro il secondo pezzo della trilogia verdiana del Festival di Vienna: “La Traviata” per la regia di Deborah Warner, diretta da Omer Meir Wellber e con Irina Lungu nel ruolo di Violetta. Nel 2011 la trilogia era stata avviata con il “Rigoletto”. Il ciclo di opere contemporanee propone “Quartett”, la nuova opera del compositore italiano Luca Francesconi nella sua messa in scena milanese di Àlex Ollé del collettivo di artisti La Fura dels Baus.
La sezione teatrale rivolge l’attenzione all’anatomia della crisi, puntando il dito su forme di vita all’interno di società sempre più segregate, e soggettivamente ormai invivibili, su fatali ipotesi discriminatorie che si nutrono della paura della perdita di status sociale, sulle rivolte passate e future.
11.5-17.6.2012