La cultura è ancora il marchio vincente
Gli effetti della crisi economica che investe molti mercati europei e qualche incertezza meteo frenano in parte le prenotazioni dei turisti internazionali per le vacanze pasquali in Italia, ma si spera nel last minute da parte della clientela più attenta al prezzo che arriva dall’Europa.
Per i Paesi oltreoceano la Pasqua non rappresenta un dato significativo per valutare i flussi dall’Italia in quanto non è associata ad un lungo periodo di ferie finalizzato a spostamenti di lungo raggio.
Il trend rimane nel complesso favorevole e promette bene per il proseguimento del periodo primaverile, confermando i dati registrati dalla bilancia turistica della Banca d’Italia che, nel 2012, registrano un +3,8% di introiti valutari ed un incasso di oltre 32 miliardi di euro da parte del turismo estero.
Le valutazioni positive provengono dal Monitoraggio effettuato in prossimità delle festività pasquali dagli Uffici all’estero della Nuova Agenzia Nazionale del Turismo, presso i Tour Operator stranieri che commercializzano l’Italia e che per la maggior parte si dichiarano soddisfatti delle vendite del catalogo Italia.
Si prevede un notevole incremento dei soggiorni a Roma grazie all’elezione del nuovo Papa (consolidando in tal modo il boom turistico della capitale negli ultimi anni); una grande richiesta di pacchetti-vacanza legati all’enogastronomia, al wellness e alle vacanze attive. Ma il podio delle preferenze spetta all’offerta turistico-culturale ormai presente in ogni angolo d’Italia e in tutte le Regioni, anche nei piccoli comuni e nei borghi in cui è garantita un’offerta genuina e cordiale, ricca dei sapori e dei prodotti dell’enogastronomia, del made in Italy, dell’artigianato artistico e anche di festival che si svolgono in un’ideale cornice di piazze, strade, palazzi, ville di grande pregio storico ed artistico.
Gli eventi legati ai 100 anni dell’Arena di Verona e al Bicentenario di Giuseppe Verdi nonché l’apertura di nuovi collegamenti aerei fungono da stimolo per il traffico turistico in entrata proveniente dai mercati in lingua tedesca, in particolare Germania e Austria, non solo per il lungo weekend pasquale ma per il proseguimento della stagione primaverile.
Le vendite dei Tour Operator registrano un discreto numero di prenotazioni per la Svizzera e il Belgio, un andamento lento per la Spagna, vendite discordanti tra i vari operatori per quanto riguarda il Regno Unito ed inferiori alle aspettative in riferimento al Portogallo. I francesi tendono a non partire per l’estero nel periodo pasquale, mentre i turisti nordici optano per destinazioni interne, trattandosi solo di un fine settimana lungo.
In quanto all’Europa dell’Est, Pac Groupe, il più importante TO russo per i flussi turistici verso l’Italia – pur non registrando arrivi importanti nel periodo pasquale – dichiara il triplo di vendite di viaggi rispetto al 2012 con destinazioni italiane per le festività di maggio. Buone le prenotazioni dalla Polonia e dalla Repubblica Ceca.
Confortanti i segnali provenienti dal mercato statunitense e canadese, che è particolarmente motivato dalle nostre città d’arte e per il quale è previsto un incremento delle vendite quantificabile intorno al 6%
Le prenotazioni dal Sud America (Brasile e Argentina), non particolarmente significative per le prossime festività, segnano trend in salita, intorno al 10% circa per il periodo primaverile secondo la maggior parte degli operatori interpellati. Le stesse considerazioni valgono per i turisti provenienti dagli Emirati Arabi, dalla Cina, dal Giap-
pone e dall’Australia: anche per questi mercati le previsioni sono ottimistiche per i mesi di aprile e maggio.
“Turismo in Italia significa, ancora oggi in uno scenario di vecchia e nuova competizione internazionale, ricchezza e varietà di offerte di destinazioni, dalla lunga tradizione di ospitalità che va però rinnovata e rafforzata con maggiore professionalità – sottolinea il Presidente dell’ENIT, Pier Luigi Celli. Il rinnovato, e ampliato, accordo con il Ministero degli Affari Esteri in tema di visti, il costante supporto del Dipartimento affari regionali, turismo e sport consolidatosi nella costruzione del Piano strategico nazionale del Turismo che si deve al Ministro Piero Gnudi, l’ormai mensile confronto tecnico-operativo con le Regioni, segnano un’inversione di tendenza nelle politiche del turismo del nostro Paese, secondo una logica cooperativa. Con le associazioni di categoria, e gli operatori, condividiamo la consapevolezza che investimenti di prospettiva, come sistema Paese, nel settore turistico possono garantire ritorni economici ed occupazionali anche di breve/medio termine, difficilmente assicurabili da altri comparti produttivi”.
“La cultura è il marchio vincente dell’immagine Italia non solo nei paesi di grande attrazione turistica ma anche in aree nuove come Cina, India, Emirati Arabi, mondo Latino Americano – rende noto il Direttore Generale, Andrea Babbi – Significativo è il successo all’estero di decine di manifestazioni artistiche di spettacoli, festival, settimane della cultura. Questo nuovo ciclo di espansione della domanda estera – aggiunge il Direttore Generale, Andrea Babbi – è di buon auspicio per il futuro della nostra industria turistica e ci conforta sul lavoro che stiamo facendo per incrementare ulteriormente il nostro appeal turistico internazionale, operando in termini di club di prodotto, curando strategie sul web e di promo commercializzazione di un’offerta nazionale coerente e personalizzata.”