via francigena 2013di Cecilia Emiliozzi

“L’Europa è nata pellegrinando e la sua lingua è il Cristianesimo” scriveva Goethe. Voleva indicare una delle anime del vecchio continente, costituita dai passi di milioni di pellegrini e dai loro viaggi nei luoghi della fede. In effetti questi viaggiatori hanno rappresentato una comunità ideale, con una fortissima identità, ed il loro senso di appartenenza è molto più forte di tante altre “appartenenze” che in Europa sono spesso più sulla carta che reali. A testimonianza di ciò il pellegrinaggio sopravvive e impegna ancora oggi moltissimi fedeli provenienti da ogni parte del mondo.

La “Via Francigena” è fin da tempi antichissimi uno dei principali cammini della fede: era la via “originata dalla Francia”lungo la quale i pellegrini provenienti dal nord raggiungevano Roma per poi proseguire lungo la via Appia verso la Puglia, dove si imbarcavano per andare in Terrasanta. Fu un incredibile fenomeno di massa per quasi mille anni, tanto che si trasformò fatalmente in un canale di comunicazione anche per i mercanti, gli eserciti, la gente comune. Ricostruirne esattamente il tracciato non è un’operazione facilissima, chiaramente, perchè la rete viaria è cambiata nel tempo, se si escludono le strade più grandi o le consiliari. Ma la filologia non ha tutta questa importanza: il senso della Francigena, oggi, è forse più ideale che geografico e sta nel suo essere contemporaneamente veicolo di identità e di differenze, ossatura di un’Europa basata non solo sull’economia.

Un lavoro capillare sul territorio, ma anche una grande passione, hanno prodotto il “Festival della Via Francigena”, giunto quest’anno alla sua terza edizione. Civita,via francigena 2 l’Associazione Europea delle Vie Francigene, Fondazione Roma e le Regioni Lazio, Puglia, Piemonte, Emila Romagna, Val D’Aosta , Liguria, Lombardia e Toscana, hanno realizzato e promosso un programma di oltre 230 eventi che si svolgerano da giugno a settembre lungo un itinerario che tocca tante tappe “francigene”.  Sono coinvolti comuni, associazioni, produttori, strutture ricettive anche di Svizzera, Francia ed Inghilterra, da dove partì Sigerico, vescovo di Canterbury, pellegrino illustre al quale si deve un prezioso diario di viaggio. Sandro Polci, direttore artistico del Festival, racchiude tutte le iniziative che lo compongono in un bello slogan, che dovrebbe rappresentarlo al meglio: “leggerezza riflessiva”. Ed è “legerezza riflessiva” quella che porta a godere del territorio e delle sue ricchezze, con un pensiero rivolto a tutti coloro che lo hanno attraversato per secoli.

Per info:

www.festival.viefrancigene.org

www.civita.it