Cala l’attrazione per beni storici e aumenta lo svago. Italia non molto adatta a vacanze con i bambini
Tra i fattori più attrattivi del territorio, che attraggono i visitatori in Italia spicca in particolare della ricerca di relax che, però, subisce un calo di quasi due punti percentuali (dal 27,7% del 2008 al 26% del 2012), dell’appeal delle bellezze naturali (quasi 25% nel 2012; 25,4% nel 2008) e del desiderio di praticare attività sportive durante il soggiorno in Italia (circa 16% nel 2012, 15,3% nel 2008), fattori che si posizionano in prima linea tra le motivazioni di scelta del turista.
Secondo la ricerca Impresa Turismo-Isnart c’ è una tendenze in atto che emerge: solo 1 turista su 10 sceglie l’Italia per la ricchezza del suo patrimonio artistico e culturale (9% nel 2012, -1 p.p. rispetto al 2008)
condo la ricerca Impresa Turismo e Isnart tra i trend positivi degli ultimi anni, c’è che l’Italia continua a posizionarsi come destinazione ancora tutta da scoprire e nel 14% circa dei casi i turisti la scelgono perché è tra le mete sconosciute (+2,3 punti percentuali rispetto al 2008: 11,9% circa), soprattutto a detta dei turisti stranieri (20,2% dei casi, +6,2 p.p.). Un altro fattore di attrazione è quello legato all’immagine dell’Italia come meta di divertimento (15,6% nel 2012, +1,3 p.p. sul 2008), un elemento che connota positivamente l’immaginario sulle destinazioni italiane, a volte legato maggiormente al carattere della popolazione che non a vere e proprie occasioni di svago.
L’Italia non riesce però a posizionarsi in maniera decisa come destinazione adatta alla vacanza con bambini piccoli, cioè per quelle famiglie che ad oggi costituiscono, invece, proprio lo zoccolo duro della domanda di turismo balneare in Italia, che è il primo prodotto italiano e verso il quale occorre ripensare l’offerta valorizzando il sun&beach con gli altri attrattori dei territori che attraggano questo segmento. In media, l’incidenza di questa motivazione di scelta passa da quasi il 7% del 2008 al 5% del 2012, trovando d’accordo sia gli italiani che gli stranieri, evidenziando così una lacuna su un target di fondamentale importanza per il nostro sistema.
Tra gli altri magneti dell’offerta turistica del Bel Paese, l’enogastronomia fa la sua parte e passa dal 4,7% del 2008 al 6,6% del 2012, grazie all’incidenza dei turisti stranieri che la reputanto una credenziale di scelta in quasi il 9% dei casi. Seppur timidamente, cresce anche l’interesse per l’identità locale dei territori, risorsa che stimola la curiosità del 4,1% dei turisti (2,8% nel 2008), soprattutto tra le fila degli stranieri (5,9%).
Il turista, dunque, continua a scegliere l’Italia anche in tempi di crisi socio-economica ed, infatti, preferisce ottimizzare il budget pur di non rinunciare alla vacanza e alla qualità dell’offerta turistica: cerca offerte, compara i prezzi e sceglie la destinazione per la convenienza economica ed il rapporto qualità/prezzo (12% nel 2012, in linea con il 2008).
Ciò nonostante altri fattori di convenienza stanno incidendo meno negli ultimi anni, come la possibilità di essere ospitati da conoscenti (passa dal 18% del 2008 al 7,2% del 2012), o la possibilità di alloggiare nella abitazione di proprietà (8,7% nel 2012: -2,2 punti percentuali) e della vicinanza della destinazione al luogo di origine (quasi 7% nel 2012: -6 p.p.) che abbatte i costi di trasporto. Questo a conferma che il turista preferisce amministrare meglio le sue finanze pur di scegliere esattamente la destinazione che vuole visitare.