La norma inserita nella legge di stabilità relativa alla deducibilità dalla base imponibile ai fini Irap delle spese per lavoro dipendente, rischia di penalizzare seriamente le imprese operanti nel settore turistico. E’ quanto afferma il Consiglio nazionale dei commercialisti, che sottolinea come la norma, prevedendo la deducibilità delle spese per i soli lavoratori a tempo indeterminato, finisce sostanzialmente per non impattare sulle imprese turistiche che, essendo legate alla stagionalità, sono spesso costrette ad assumere invece solo a tempo determinato, come riporta askanews.
Per questo motivo, il Consiglio nazionale dei commercialisti appoggia alcuni emendamenti alla legge di Stabilità, finalizzati proprio a superare questa situazione, definita dalla categoria “incongruente” e “a rischio incostituzionalità, per l’evidente diversità di applicazione delle imposte ad imprese operanti nel medesimo settore”.
“E’ noto – continua Jacono – come quello turistico sia un settore trainante per l’economia italiana e come negli ultimi anni stia soffrendo la crisi al pari di tutte le altre realtà del nostro Paese. Pur condividendo l’intento del legislatore di incentivare i rapporti a tempo indeterminato – conclude Jacono – ritengo che, se davvero l’esecutivo vuole usare la legge di stabilità per contribuire a rilanciare un settore così strategico, non possano essere escluse dal taglio dell’Irap quelle imprese che oggettivamente non possono assumere che a tempo determinato.