La crisi dei viaggi iniziata nel 2009
Il 52,6% dei viaggi effettuati nel 2013 dai residenti sul territorio nazionale è trascorso in alloggi privati (su 50,5 milioni di viaggi effettuati in Italia), il restante 47,4% in alloggi collettivi. Tra viaggi di vacanza, che coprono la quasi totalità degli spostamenti con pernottamento (46,1 milioni di viaggi), l’alloggio privato è stato scelto nel 56% dei casi. In particolare, le abitazioni di parenti o amici sono state utilizzate in oltre un terzo delle vacanze effettuate in Italia (36,8%), contro il 10,4% delle abitazioni di proprietà o multiproprietà e l’8,3% degli alloggi in affitto (abitazioni, stanze, inclusi i bed&breakfast). Lo rende noto l’Istat in un focus dal titolo “Le vacanze in Italia nelle abitazioni private”. Quando si sceglie l’alloggio privato – prosegue l’Istat -, i viaggi sono mediamente più lunghi: la quota di pernottamenti sul totale di quelli effettuati in Italia raggiunge quasi i due terzi (circa 201,5 milioni di notti). Si tratta soprattutto di soggiorni trascorsi in abitazioni di parenti/amici (34,4%), in abitazioni di proprietà (18,3%) e, in misura minore, in abitazioni/stanze in affitto o B&B (11,8%), come riporta Askanews.
Il trend negativo iniziato nel 2009, che ha sostanzialmente dimezzato il numero dei viaggi e delle notti trascorse in Italia (-51% dei viaggi, -43,5% delle notti tra il 2008 e il 2013), ha investito prevalentemente i viaggi di vacanza: si sono persi 52,7 milioni di viaggi e 239,4 mln di notti. In particolare, tra il 2008 e il 2013, i viaggi di vacanza in alloggi privati sono diminuiti del 56% (del 43% in termini di notti), quelli in strutture collettive di circa il 37%, sia per i viaggi sia per i pernottamenti. A diminuire, in termini assoluti, sono soprattutto le vacanze in abitazioni proprie e in quelle di parenti/amici: nel primo caso circa 8,5 mln di viaggi e quasi 49 mln di notti in meno, nel secondo caso oltre 18 mln di viaggi e 58 mln di notti.