L’idea di Albergo Diffuso riscuote un discreto successo in Sicilia. E’ stato l’approvato il Regolamento sull’Albergo Diffuso da parte della Giunta Regionale: un risultato significativo che permetterà la riqualificazione di centri storici e borghi di grande fascino, arginando il fenomeno dello spopolamento dei piccoli comuni. Mentre al turista viene assicurata una vacanza innovativa, immersa nella tradizione e nella cultura popolare siciliana, diventano parte della comunità ospitante con le sue tradizioni, ritmi di vita, sapori e suggestioni.
Sull’isola sono già attive numerose esperienze di successo. Ricordiamo ad esempio il progetto Nebrodi Albergo Diffuso che ha recentemente vinto la ventesima edizione del concorso Turismo Activo al Fitur di Madrid 2015, sezione cultura internazionale. Il progetto coinvolge dieci comuni del comprensorio nebroideo: Capri Leone, Longi, Floresta, Galati Memertino, San Salvatore di Fitalia, Ficarra, San Marco D’Alunzio, Mirto, Frazzanò e Ucria. I visitatori sono ospitati in residenze tipiche del luogo, partecipano alle iniziative locali e vivono la realtà quotidiana dellapopolazione residente. La struttura prevede una gestione unitaria del patrimonio immobiliare adibito a camere nei diversi centri e dieci reception dislocate in ciascun comune aderente al progetto. Oltre al progetto dei Nebrodi, nella Regione sono già attive altre realtà di questo tipo: Scicli a Siracusa, Borgo Santa Caterina a Castiglione di Sicilia (Catania), paese albergo di Mistretta (Messina) e Piazza Armerina (Enna). In parallelo all’Albergo Diffuso, il territorio offre anche un’altra opportunità di alloggio in luoghi incantevoli e ricchi di storia. Sono le Dimore Storiche che rappresentano in Sicilia un patrimonio davvero considerevole. Si tratta di palazzi e ville sparsi sul territorio e che fanno capo, dal punto di vista organizzativo, all’Associazione Dimore Storiche Italiane Sezione Sicilia.