di Franca D.Scotti
L’incontro in BIT con l’Assessore al Turismo Cleo Li Calzi e l’Assessore ai BBCC Antonio Purpura è stata l’occasione per mettere a fuoco l’unicità della Sicilia.
E’ infatti l’isola in cui si concentra il più alto numero di siti monumentali, archeologici, naturalistici ed immateriali iscritti alla World Heritage List e dichiarati patrimonio dell’umanità.
Un primo passo per la creazione del cosiddetto museo diffuso sarà quello di valorizzare i poli di attrazione legati al patrimonio UNESCO e su questi costruire un’offerta di percorsi diversificati.
Si sono quindi esemplificati nuovi itinerari che possono far sperimentare al viaggiatore il circuito UNESCO partendo dalla Valle dei Templi (Ag), la Villa del Casale (EN), le Isole Eolie, le Città tardo barocche del Val di Noto, Siracusa e la Necropoli rupestre di Pantalica, il vulcano Etna (tra i vulcani più attivi del mondo), l’Opera dei Pupi (Pa) e la vite ad alberello di Pantelleria – più famoso come Zibibbo di Pantelleria – che rappresenta, dal novembre del 2014, il primo inserimento di una pratica agricola quale bene immateriale e culturale e la Dieta mediterranea.
Un itinerario che tocchi quest’immenso patrimonio permette di far scoprire un insieme di attrazioni culturali, naturalistiche, archeologiche e sensoriali uniche al mondo
La strategia evidenziata è centrata dunque intorno alla valorizzazione dell’attrattore Unesco, che diventa la parola d’ordine creare percorsi, itinerari, luoghi esclusivi e innovativi di visita.
Questo paesaggio così ricco e vario è stato lo sfondo perfetto del film Italo che, partendo da un fatto realmente accaduto, racconta una Sicilia autentica ed integra, e soprattutto luoghi insoliti ma ricchi di fascino: architetture tardobarocche, la pietra dura delle grotte nelle cave naturali scavate nei secoli, gli scorci delle città di Scicli e Modica
Mentre sta per essere ultimato il documentario CityZen del Regista Ruggero Gabbai, realizzato in co produzione con la Film Commission di Sicilia sul quartiere Zen a Palermo: un esempio di narrazione della Sicilia e dei suoi luoghi meno conosciuti