E’ stato avviato a Pompei il cantiere di restauro degli 86 calchi che vennero realizzati a cominciare dal 1863 grazie all’intuizione dell’allora direttore degli scavi, Giuseppe Fiorelli. Dopo il ritrovamento di una cavità sul fondo della quale si scorgevano delle ossa, Fiorelli ordinò di arrestare i lavori, provvedere a colare del gesso all’interno della fossa e attendere. Al momento di eliminare l’involucro ormai asciutto vennero fuori 4 corpi.
L’intervento, realizzato sotto l’ombrello del Grande Progetto Pompei, oltre al restauro consentirà di effettuare studi approfonditi sui soggetti di cui si conserva l’impronta. Saranno realizzati anche un documentario ed un volume, e ogni calco verrà infine replicato in 10 copie in scala 1:1, come riporta arte.it