Rimpatriati 1.400 clienti italiani
Il Presidente di ASTOI Confindustria Viaggi, Luca Battifora conferma che “durante il week end fino a ieri sera, i Tour operator associati ad ASTOI hanno gestito il rientro in Italia di circa 1.400 connazionali. Alcuni clienti, attualmente in destinazione, hanno chiesto di poter proseguire il loro soggiorno fino alla prossima settimana, come da prenotazione effettuata. Lo scorso venerdì”, prosegue Battifora, “appresa la notizia praticamente in tempo reale, è stata immediatamente attivata la nostra Unita di Crisi interna e convocata una riunione con tutti i Tour Operator coinvolti sulla destinazione, per coordinare la gestione operativa di questa emergenza, rimanendo al contempo in costante contatto con la Farnesina, le autorità Tunisine e con il personale in loco dei singoli TO. Questo terribile atto terroristico”, commenta il Presidente, “riporta all’attenzione di tutti quanto da noi già evidenziato e discusso nel convegno su ‘Globalizzazione del rischio e turismo consapevole’, tenutosi la scorsa settimana in Confindustria, ovvero l’esigenza di ridisegnare regole e comportamenti in un quadro internazionale profondamente mutato. Ad oggi, nonostante la gravità di quanto accaduto, nessun Ministero degli Affari Esteri dei principali Paesi Europei (Italia, UK, Francia, Spagna e Germania) ha emesso formalmente uno ‘sconsiglio’ sulla Tunisia, a dimostrazione di come stiano cambiando i parametri di valutazione delle autorità preposte. E’ per questo, ribadisco, che gli addetti ai lavori del comparto turistico ed i consumatori dovranno “fare quadrato” per definire di comune accordo regole che consentano trasparenza nei diritti e doveri di imprese e viaggiatori.
Riprotezioni e annullamenti
Con questo spirito,” conclude Battifora, “i Tour operator ASTOI hanno deciso venerdì stesso di assicurare ai clienti che avevano scelto la Tunisia come meta delle loro vacanze, la massima flessibilità su riprotezioni e/o annullamenti per partenze future. In questo delicato frangente abbiamo ritenuto doveroso farci carico di qualsiasi onere per tutelare ed agevolare i nostri clienti. Certamente non posso garantire che una simile condotta sia sempre possibile – o forse e’ meglio dire sostenibile – per le imprese del comparto, ma è chiaro che tutti dobbiamo interpretare questo cambiamento condividendone i rischi e, soprattutto, senza mai abdicare a questa strategia del terrore messa in atto con il primario scopo di infondere paura ed insicurezza”.