Cibo e turismo vanno bene. In Italia, nel primo semestre di quest’anno, si registra un piccolo boom di nuovi occupati nel campo dei servizi di alloggio e ristorazione con un +5,4%. Il picco al Sud (+7,4%). I dati provengono dalla ricerca ‘Il futuro dei territori. In Italia i territori con i tassi di occupazione più alti sono quelli che hanno puntato sull’offerta turistica o sull’agroalimentare, con oltre 2 milioni di visitatori in più nei primi cinque mesi dell’anno rispetto al 2013. “Solo così – sostiene il Censis – si può contrastare il rischio di una secessione di fatto del Mezzogiorno”. Creare occupazione e puntare sullo sviluppo dei territori la ricetta per battere la crisi. Nel complesso vincono, sul piano economico, i territori che si rendono riconoscibili e incarnano la ‘good reputation’ del made in Italy. Va bene anche il settore turistico. Da quanto emerge dalla ricerca del Censis, l’Italia ha registrato quasi 900.000 visitatori in più nei primi cinque mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ed oltre 2 milioni in più rispetto ai primi cinque mesi del 2013.