Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera che il Presidente della Fiavet Lazio ha indirizzato al Ministro del Turismo Vittoria Brambilla in merito allo spot pubblicitario “Magic Italy”.

 Prot. 177/10

On.le Michela Vittoria Brambilla

Ministero del Turismo

Via della Ferratella in Laterano, 51

00184 ROMA

On.le Ministro,

Le scrivo in merito alla campagna pubblicitaria “Magic Italy”, per la quale si è impegnato anche il Presidente del Consiglio, finalizzata alla sensibilizzazione dei potenziali turisti italiani nella scelta delle destinazioni italiane per la propria vacanza. Seppur in linea generale se ne comprendano le motivazioni, finalizzate evidentemente all’ ottenimento di un maggiore introito economico per l’Italia in questo particolare momento di crisi, mentre si potrebbe apprezzare tale iniziativa rivolta alla promozione all’estero, essendo invece la campagna rivolta agli Italiani, non posso non rilevare alcune importanti mancanze e inopportunità. Centinaia di Imprese e Tour Operator italiani hanno investito significativi capitali nella costruzione, ovvero nella gestione di strutture ricettive estere, dove approda anche il turismo europeo ed internazionale, dando valore al “Made in Italy” e portando comunque fondi a imprese italiane.

Inoltre non dobbiamo dimenticare che in tali strutture trovano lavoro migliaia di addetti nostri connazionali quali manager, maitre, assistenti in loco, guide, animatori e molto altro. Occorre rilevare inoltre che il trasporto verso paesi esteri dall’Italia, viene prodotto da Vettori ed Enti esteri che negli uffici di rappresentanza e assistenza in Italia impiegano personale italiano.

Pertanto, l’annuncio di tale messaggio promozionale ha scatenato le proteste della categoria che regionalmente rappresento, protesta alla quale corre l’obbligo di associarmi e contestualmente condividerne le motivazioni, alle quali è doveroso dare “Voce”.

I Tour Operator che hanno nella propria programmazione prodotti esteri, sono aziende Italiane parimenti alle altre, da tutelare e salvaguardare e rappresentano comunque una delle forze motrici dell’economia turistica nazionale, non solo perché con la vendita dei propri prodotti attraverso la rete delle Agenzie di Viaggi (in Italia si contano 12000 punti vendita) sono presenti sul territorio nazionale con numeri importanti di produzione di economia e lavoro, ma anche e parimenti in qualità di diligenti contribuenti fiscali. Mi preme inoltre una riflessione su quale disastroso effetto si otterrebbe qualora altri capi di stato stranieri, preso spunto o per disappunto, dovessero copiare tale iniziativa sconsigliando ai propri connazionali viaggi all’estero e, di conseguenza, nel nostro Paese.

Da ultimo segnalo che tale campagna non tutela gli  nteressi della nostra Compagnia di Bandiera, che siamo tutti impegnati a valorizzare e potenziare e che ovviamente individua nel trasporto all’estero una sostanziale fonte di reddito. Sperando che questa mia trovi la giusta considerazione viste le ragionevoli riflessioni poste, in attesa di un Suo cenno di risposta, Le invio distinti saluti.

Andrea Costanzo

Presidente