È necessario fare chiarezza sull’argomento IVA: lo ha chiesto Ivano Zilio, patron di Primarete e consigliere AiNet. Mutuando l’azione calcistica, secondo Zilio, la questione IVA determina un autogol e indebolisce le AdV perché: “se prima la commissione era calcolata anche sull’Iva, oggi lo scorporo dell’Iva del 22% verso le mete estere è un chiaro peggioramento del rapporto commissionale”.
Continua Zilio: “Le adv potrebbero andare alla ricerca di nuove marginalità, dirottando i clienti sui t.o. non convenzionati con questa modalità, stranieri, tailor made o proposte online. Inoltre, nel tempo, si potrebbe generare disaffezione delle adv nei confronti dei loro fornitori. Questo risparmio che i t.o. hanno sulle commissioni scorporando l’IVA, dovrebbe essere riversato in parte in aumento di commissioni alle adv, perché non ci sarà un reale incremento della vendita dei pacchetti di questi t.o.”.
Secondo le considerazioni di Zilio, entro la fine del 2016, ci sarà un’ulteriore perdita di punti percentuali di clienti che acquisteranno in adv prodotti dei t.o. che hanno applicato questa regola.
Zilio conclude con un appello ai t.o., in difesa delle adv: “Sono e sarò sempre al servizio delle adv del network, di coloro che con molti sacrifici tutti i giorni alzano la saracinesca per trasferire la loro voglia di viaggiare, mettendo in campo tutta la loro professionalità e il loro know-how. Gli stessi che hanno fatto grandi molti t.o.”
“La commissione è un valore aggiunto, perché gli adv parlano dei prodotti t.o. quando vendono i loro pacchetti e si trasformano in veri e propri rappresentanti. Gli agenti che si fanno mediatori tra il produttore e il cliente, spesso si vedono costretti ad essere dei giudici di pace e si assumono responsabilità non dovute, al primo volo che ritarda o ad ogni evento che possa interferire con la vacanza prenotata. Per tutti questi motivi le adv non andrebbero ulteriormente penalizzate”