Effettuati ad oggi oltre 18 mila bonifici sui conti correnti dei beneficiari. La FAQ con le domande più frequenti

Sono 5.395 per un valore di 13 milioni di euro Bonus Piemonte erogati nella giornata di oggiAl quarto giorno dall’inizio dei bonifici sale a 43 milioni di euro la quota già versata a oltre 18.000 beneficiari che hanno ricevuto sul proprio conto corrente il contributo a fondo perduto voluto dalla Regione per sostenere la ripartenza delle attività piemontesi colpite dal lockdown.
Lo comunicano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio , l’assessore al Commercio Vittoria Poggio e alla Semplificazione Maurizio Marrone .

 

Lo stanziamento complessivo è di 131 milioni di euro che andranno a beneficio di oltre 70 mila realtà del territorio per l’emergenza Coronavirus.
I bonifici proseguiranno con un ritmo di circa 5 mila al giorno, mentre continua anche l’invio della comunicazione a tutti i beneficiari.

 

Il Bonus Piemonte è  uno dei pilastri di Riparti Piemonte , il Piano da oltre 800 milioni di euro per aiutare imprese e famiglie nella Fase 2.

 

LA FAQ CON LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI
Entro quando devo fare domanda?
Ricevuta la mail di contatto, è necessario fare domanda – seguendo le istruzioni fornite – entro il 15 luglio 2020.

 

Quali spese posso coprire con il bonus?
Il bonus è stato erogato con la finalità di consentire alle imprese di ripartire, anche in relazione alle esigenze igienico-sanitarie derivanti dall’emergenza. Ogni beneficiario è libero di utilizzarlo nella maniera che ritiene più utile alla sua impresa, purché venga speso per coprire costi per beni strumentali nel periodo 11 marzo 2020 – 31 dicembre 2021.
I beni strumentali sono tutti i beni materiali ed immateriali che le imprese e i professionisti utilizzano per svolgere la loro attività. Si tratta di beni che vengono utilizzati nel tempo.

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A fini puramente esplicativi e non esaustivi, rientrano tra le spese ammissibili:
– per i BENI STRUMENTALI IMMOBILI:
  • canoni finanziari e rate di mutuo per acquisto di beni immobili come ad esempio uffici, negozi, magazzini, capannoni, anche acquisiti in precedenza (non sono ammessi affitti, leasing e noleggi)
  • spese per la riorganizzazione degli spazi e la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro
  • acquisto di barriere fisiche adeguate di protezione per il distanziamento e per prevenire il contagio
  • interventi di adeguamento su impiantistica (ad es. condizionamento, impianti elettrici)
– per i BENI STRUMENTALI MOBILI:
  • spese per l’acquisto o ammodernamento di beni mobili durevoli come, ad esempio autoveicoli, veicoli commerciali e industriali, attrezzature ed impianti, arredi dell’ufficio, computer, smartphone, scrivanie, armadi, banchi per gli operatori dei mercati, attrezzi per il lavoro, etc.
  • canoni finanziari per acquisto di beni strumentali mobili come indicati al punto precedente, anche acquisiti in precedenza (non sono ammessi affitti, leasing e noleggi)
  • spese per acquisto di materiale necessario per garantire la puntuale informazione sulle misure di prevenzione (ad esempio cartellonistica, segnaletica)
  • costruzione di dehors e relativi arredi
  • spese per attrezzature finalizzate alla sanificazione dei locali e/o dei veicoli
  • spese per siti internet per e-commerce e per vetrina, sistemi di prenotazione, pagamento e compilazione di modulistica preferibilmente on line
  • schermi video, impianti audio video
  • spese per attrezzatura durevole (ad esempio phon, attrezzatura da cucina, posaterie, etc)
  • spese per strumenti di protezione individuale del personale, purché non ‘usa e getta’ ma durevoli (ad esempio visiere, scarpe antinfortunistiche, etc)
  • Spese per strumentazione per rilevazione temperatura
– per i BENI STRUMENTALI IMMATERIALI
  • spese di acquisto di marchi, brevetti, diritti di utilizzo di opere di ingegno, come licenze software e altri diritti di proprietà intellettuale
Si deve rendicontare la spesa?
Non è richiesto un rendiconto, sarà però necessario conservare i giustificativi di spesa (fatture e scontrini o documenti equipollenti) dei beni e servizi acquisiti con il bonus perché saranno svolte verifiche a campione sull’effettiva destinazione del bonus.

 

È cumulabile con il credito di imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro previsto dall’art.120 del Decreto legge n. 34 del 19/5/2020 “Rilancio”?
Sì, il Decreto Rilancio prevede un credito di imposta pari al 60% delle spese sostenute nell’anno 2020 per spese necessarie alla riapertura in sicurezza delle attività, con un massimo di 80.000 euro. Il credito è cumulabile con altre agevolazioni per le medesime spese nei limiti dei costi sostenuti. Pertanto il bonus è cumulabile con tale credito nei limiti dei costi sostenuti.

 

Per tutte le info sul Bonus Piemonte: