“L’aumento del 50% delle tariffe aeroportuali previsto dal Contratto di Programma Enac-Adr per l’ammodernamento dello scalo di Fiumicino- dichiara il Presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio- determina un ingiusto aumento dei costi che graverà sulle compagnie aeree e sui passeggeri in un momento già di per sé delicato e difficile per l’industria turistica. E’ inammissibile, tra l’altro, che ciò avvenga nel mancato rispetto della direttiva comunitaria vigente in materia di diritti aeroportuali che, in un quadro di libera concorrenza, affida un ruolo determinante al confronto tra vettori e gestori aeroportuali. Gli aumenti tariffari, inoltre, dovrebbero essere applicati solo dopo l’entrata in funzione delle nuove opere (prevista per il 2016), una volta avviati gli investimenti e non prima”.
Iorio confida quindi, che il Tar del Lazio possa accogliere il ricorso presentato da Assaereo per evitare che oneri ingiusti possano compromettere ulteriormente la competitività del principale scalo romano che nel 2012 ha già sofferto un calo del traffico passeggeri dell’1,8%. Così come è altrettanto prioritario scongiurare che l’eccessivo incremento delle tasse, che incide inevitabilmente sul prezzo finale del biglietto già di per sé superiore a quello di altri Paesi soprattutto per i voli low cost, possa avere ripercussioni negative sui flussi turistici short break.