Una Puglia sempre più all’avanguardia sul palcoscenico internazionale, grazie alle eccellenze del settore lapideo, che già oggi rappresenta una voce importante dell’economia locale e che certamente è destinata a crescere grazie all’apertura verso altri mercati e alle nuove prospettive aperte da una cultura dell’abitare che riscopre nei materiali naturali la possibilità di modelli abitativi ecologici e biocompatibili.
Una Puglia forte delle sue diverse tradizioni e lavorazioni, che sa guardare al futuro e tenersi al passo coi tempi, dotandosi di nuovi strumenti per la  promozione, ma anche per la tutela di un prodotto riconosciuto a livello internazionale, per la creazione di diverse opere architettoniche di inestimabile valore storico e artistico, sparse in diverse parti del mondo.
È questa la Puglia che oggi si è resa ancora una volta protagonista del Marmomacc, la prestigiosa mostra mondiale di marmi, pietre e tecnologie (in corso a Verona fino al 5 ottobre) che ogni anno raduna oltre 63.000 operatori provenienti da 120 Paesi.
Alla platea di esperti intervenuti oggi al convegno “Le pietre di Puglia: i materiali e le applicazioni nell’architettura contemporanea” sono stati presentati in anteprima il marchio “Pietre di Puglia” che garantirà la provenienza regionale e la qualità delle pietre estratte dalle cave pugliesi e la pubblicazione “Atlante contemporaneo dei Marmi e delle Pietre di Puglia”.
Uno strumento, quest’ultimo, che l’Assessorato allo Sviluppo economico e Innovazione tecnologica della Regione Puglia ha fortemente voluto, per fornire a tutti gli operatori del settore lapideo una vera e propria guida che li aiutasse ad utilizzare sempre meglio i marmi pugliesi. A sottolinearlo è il Vice Presidente e assessore allo sviluppo economico Sandro Frisullo che nella presentazione dell’Atlante scrive: “Questa pubblicazione nasce dalla certezza che la valorizzazione della pietra pugliese dipenda da quanto è conosciuta e utilizzata dai professionisti del settore. Per la prima volta in Italia abbiamo voluto realizzare un vero e proprio atlante sulle tipologie di pietre, sulle loro caratteristiche, sulle opere costruite con questi materiali e sugli architetti e ingegneri che le hanno progettate. Non solo foto, ma ampie informazioni per tutti gli operatori. Si tratta di una vera e propria guida per gli addetti ai lavori e allo stesso tempo di uno strumento di conoscenza per un utilizzo sempre migliore dei marmi pugliesi”.

Anche quest’anno la Regione è al fianco delle imprese del settore lapideo pugliese, per sostenerle in questa grandissima occasione di promozione delle proprie eccellenze. I marmi di Puglia, e tutto ciò che intorno ad essi ruota rappresentano uno dei settori di punta del sistema produttivo pugliese. Basti pensare ai numeri: 250 imprese estrattive e di lavorazione in cava ed altre mille coinvolte nelle fasi di taglio, modellatura e finitura, per 49.000 ettari di superficie interessata.
“Da tempo si avvertiva la necessità di rinnovare la catalogazione dei materiali lapidei pugliesi. – ha dichiarato durante il workshop l’Architetto Domenico Potenza, curatore dell’Atlante – L’ultima pubblicazione che ne illustrava le caratteristiche risale infatti all’82, ma dagli anni ’80 ad oggi il settore ha cambiato pelle: sono mutate le tecniche, gli strumenti di lavorazione, in alcuni casi gli stessi contesti estrattivi, ma soprattutto sono cresciute e si sono rinnovate le potenzialità di utilizzo dei materiali, che trovano ‘nuova vita’ nell’architettura contemporanea”.
Il marchio Pietre di Puglia – ha dichiarato l’Ing. Francesco Sciannameo, Dirigente del Settore Attività estrattive – è un nuovo importante strumento che la Regione mette a disposizione degli operatori del settore, per affiancarli nell’attività di promozione delle eccellenze e aiutarli a emergere in un mercato che vede crescere la concorrenza da est. Il marchio, che potrà essere apposto solo a materiali che siano estratti dalle cave e lavorati da aziende pugliesi, rappresenterà una certificazione dell’autenticità e della qualità del prodotto e, insieme al catasto delle cave pugliesi istituito presso il SURAE, renderà gli operatori più pronti ad affrontare le nuove sfide competitive”.
La presenza istituzionale della Regione Puglia – unica Regione presente con un proprio stand espositivo – è stata “di supporto”, attraverso lo Sprint Puglia (Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese), ai produttori e agli operatori pugliesi che vogliono affermarsi in un contesto sempre più specializzato e competitivo, valorizzando le potenzialità di sviluppo del settore lapideo pugliese. Quest’ultimo, infatti, pur possedendo già un’importanza strategica nell’economia regionale, ha ancora un enorme potenziale da sfruttare. Ecco perché il governo regionale sta attuando una serie di azioni promozionali integrate, che puntano anche a rafforzare le relazioni con ingegneri e architetti italiani e stranieri.
Oltre agli Stati Uniti – primo partner commerciale per questo settore (+2,2% nel 2007) – sono fortemente interessati all’offerta pugliese anche i Paesi del centro Europa e del Medio e lontano Oriente, soprattutto nelle zone in cui l’edilizia è in forte sviluppo.