Completato all’inizio dello scorso settembre, il programma Nature-based Tourism Strategy 2008-12
mira a rivalutare le attrazioni naturalistiche e le aree protette dello stato. Un programma quadriennale che include una serie di diverse esperienze quali l’eco-turismo, il turismo d’avventura, l’osservazione della wildlife e molto altro.

Il turismo naturalistico è uno dei settori turistici al momento più in crescita a livello internazionale.
Rilevando le potenzialità di questo settore in Victoria, il governo dello Stato ha di recente incoraggiato lo sviluppo di progetti di rivalutazione delle bellezze naturalistiche delle regioni attorno a Melbourne, con lo scopo al contempo, di proteggere l’ambiente circostante in nome della sostenibilità.
Così è nato Nature-based Tourism Strategy 2008-12, il programma che vede la cooperazione tra Parks Victoria, Tourism Victoria e il Department of Sustainability and Environment per un investimento totale di 12,45 milioni di AUD (6 milioni di euro). La strategia, presentata qualche settimana fa dal ministro del Turismo e degli Eventi, Tim Holding, e dal ministro per l’Ambiente, Gavin Jennings, identifica 5 maggiori aree di interesse in Victoria:

  • Great Ocean Road
  • Phillip Island
  • Grampians
  • Gippsland
  • High Country

coinvolte in gestioni sostenibili dei propri prodotti turistici e, in particolare, in pratiche di riduzione delle emissioni carboniche e di moderazione dell’impatto produttivo sui cambiamenti climatici. Allo stesso modo, la strategia si prefigge di gestire le conseguenze generate dai flussi turistici in maniera virtuosa, di promuovere i beni naturalistici dello Stato del Victoria in Australia e internazionalmente e di mitigare i rischi associati all’integrazione tra ambiente e pratiche turistiche.

“Il turismo naturalistico è certamente uno dei target principali per Tourism Victoria con il 77% dei visitatori internazionali e il 37% del traffico domestico che potenzialmente possono scegliere, durante il proprio soggiorno nel nostro Paese, almeno un’esperienza legata alla natura e alla wildlife”, afferma Tim Holding.
Aggiunge Gavin Jennings: “I parchi nazionali del Victoria attraggono oltre 20 milioni di visitatori ogni anno. Ciò nonostante, lo Stato non è ancora percepito come una destinazione naturalistica rispetto agli stati d’Australia”.

“Un errore di valutazione madornale – Afferma Susanne Stellberg, Marketing Manager per l’Italia, la Francia e i paesi di lingua tedesca – Dalla Great Ocean Walk, che si sviluppa lungo l’omonima e più famosa strada litoranea, alle Alpi australiane: ovunque la fauna locale si mostra in modo esuberante. I delfini a Port Phillip Bay, foche e pinguini a Phillip Island e canguri, emu, koala, echidna, wallaby,  per citarne alcuni, praticamente ovunque. Pensate che il Victoria, per altro lo stato più piccolo del continente, accoglie da solo 1/3 dei parchi naturalistici di tutta l’Australia, il che significa che la nostra fauna e la nostra flora sono accessibili, sicure e protette. Inoltre, il Victoria si distingue da tempo per l’ampia gamma di prodotti turistici eco-sostenibili che offre, dai lodge ai tour specializzati, tutto ha già un approccio di compatibilità che questa iniziativa non potrà che rafforzare “.

Il clima del Victoria sta cambiando. Il turismo naturalistico, che si sente particolarmente sensibile a questa tematica, perché fondato su ecosistemi naturali, può e deve offrire prospettive di tutela ambientale che garantiscano anche la tutela, in un prossimo futuro, dei visitatori e degli abitanti del Victoria.