A caccia di flussi da Brasile, Cina, Corea. “E ora attrezziamoci anche con nuove guide turistiche specializzate“. “Di fronte a questa crisi ci vuole capacità di reazione. Per quanto compete alla Regione, aiuteremo Roma nella promozione internazionale e punteremo con decisione a conquistare nuovi mercati. Registriamo una crescita di presenze dalla Russia, dal Sudamerica, dalle nuove economie asiatiche. Dal 2009 punteremo ad ampliare le nostre quote su questi mercati”. Lo ha detto oggi l’assessore al Turismo della Regione Lazio, Claudio Mancini, nel corso della conferenza stampa all’Ara Pacis in cui sono stati presentati i dati di previsione sul turismo a Roma per Natale e Capodanno.
“Nel 2009 ci presenteremo alle due fiere del turismo che si svolgeranno a marzo a Mosca, saremo presenti in Cina e Corea con un road-show e alla fiera del turismo di Pechino. Il potenziale di crescita di questi Paesi è estremamente rilevante. In Cina 80 milioni di persone hanno un reddito superiore ai 300 mila euro l’anno e il 5% di questi viene in vacanza in Europa: la prima destinazione è la Francia, la seconda l’Italia, che vede Roma come prima meta”, ha proseguito l’assessore, annunciando le prossime tappe per la promozione di Roma e del Lazio, che includono la piazza di Dubai, ma anche il Sudamerica e in particolare il Brasile. Con un’altra novità, stavolta tutta sul fronte interno: “A gennaio, con l’approvazione del Piano di Promozione, vareremo una modifica delle norme sull’organizzazione delle guide turistiche, per far aumentare in numero consistente le autorizzazioni rilasciate alle guide turistiche specializzate nelle lingue dei paesi che vogliamo attrarre. Allo stesso tempo, sosterremo le imprese nell’avvalersi di personale che parli queste lingue, per andare incontro a una domanda che ha bisogno di servizi adeguati”.
Sui numeri forniti dall’Ebtl, l’assessore Mancini ha sottolineato che “le previsioni sono in linea con l’andamento dell’anno, che fin dal mese di gennaio ha registrato una flessione. La crisi è seria ma richiede una lettura non catastrofista. Si tratta di una situazione che rientra chiaramente nella flessione che sta riguardando tutta l’Europa, ma bisogna sottolineare che i flussi turistici sono ai livelli del 2006 e Roma resta una meta internazionale primaria. Del resto i dati forniti dai tour operator giapponesi ci dicono che la Francia cala più del doppio rispetto all’Italia e Parigi fa lo stesso rispetto a Roma”.
All’origine del calo, cause già ben identificate: il cambio sfavorevole di dollaro e yen sull’euro, i prezzi del petrolio, la congiuntura internazionale negativa. Ora “c’è stato un recupero di dollaro e yen, ma in un contesto che continua a spingere verso una riduzione di spesa per le vacanze. È indicativo – ha proseguito l’assessore Mancini – che addirittura l’Ufficio del Turismo di Pechino abbia comunicato che chiuderà il 2008 con un calo del 2% di turisti: sarebbe una piccola flessione, se non si trattasse della città che ha ospitato le Olimpiadi, ovvero l’evento turistico di maggior rilievo dal punto di vista turistico”.