Il 18 dicembre è stato firmato un importante accordo quadro tra la Federazione nazionale del Turismo di Confindustria, rappresentata dal Presidente Daniel John Winteler e dal Direttore Generale Antonio Colombo e Confindustria Veneto/Federturismo Veneto, il raggruppamento merceologico che riunisce le imprese venete del turismo iscritte alle associazioni industriali provinciali. Per l’organizzazione regionale erano presenti Giuseppe Parolini, consigliere delegato alle merceologie, e Gian Ernesto Zanin, presidente di Federturismo Veneto.

Il consigliere Parolini, intervenendo anche a nome del presidente Riello, ha affermato che quello con Federturismo Confindustria rappresenta un accordo pilota, all’avanguardia nel sistema confindustriale, che si inserisce a pieno titolo nell’intento di  Confindustria Veneto di assicurare efficienza ed efficacia alla rappresentanza degli interessi delle imprese associate, e che riconosce il livello regionale come quello deputato a rappresentare il sistema turistico di Confindustria a livello locale, essendo il turismo materia attribuita alla competenza della Regione dall’art. 117 della Costituzione.

Il risultato atteso da questo accordo – ha proseguito Parolini – è lo sviluppo delle sinergie tra le diverse componenti del sistema confindustriale, realizzando una economicità complessiva nei servizi resi agli associati ed un rafforzamento della rappresentatività organizzativa, sia a livello territoriale che a livello nazionale.

Parolini ha ricordato che Confindustria Veneto ha da tempo costituito i “Raggruppamenti Merceologici regionali” ritenuti la sede ottimale per questa azione di coordinamento, ma con questo accordo vengono individuate per la prima volta ed in modo formale le aree di reciproca competenza e intervento. La Confindustria regionale, attraverso Federturismo Veneto, manterrà i rapporti con la Regione e curerà il coordinamento tra le territoriali provinciali e le Categorie nazionali; Federturismo Confindustria assicurerà il rapporto con il livello nazionale e comunitario, e costituirà il riferimento di eccellenza per le problematiche di settore, anche attraverso le Associazioni nazionali di categoria federate.

Il Presidente Winteler ha avuto parole di grande apprezzamento per l’importante risultato raggiunto, che può aprire la strada a simili accordi con altre Confindustrie regionali. Si è poi soffermato brevemente sull’attuale crisi che non può non influire anche sul comparto turistico, ricordando come Federturismo Confindustria, l’unica associazione che rappresenta la totalità dei settori dell’industria turistica italiana, da tempo solleciti il Governo ad attuare una politica concreta a favore dell’industria turistica, ed esprimendo preoccupazione per il taglio degli stanziamenti per il settore attuato con la legge finanziaria, che conferma la scarsa priorità attribuita al comparto. Secondo Winteler, il vero tema da affrontare non è tanto se ricostituire o meno un ministero per il turismo, quanto l’effettiva volontà del Governo di puntare su questo settore e sul suo forte impatto sulla creazione di reddito e di occupazione,  per uscire dalla grave crisi in cui versa l’economia. Rimane poi di fondo il tema urgente di un assetto costituzionale delle competenze sul turismo che va rivisto per ridare al Governo un vero potere di coordinamento. Su questo punto il presidente Winteler ha assicurato che Federturismo Confindustria promuoverà azioni di forte sensibilizzazione del Parlamento.

Il Presidente di Federturismo Veneto, Gian Ernesto Zanin, anche a nome dei colleghi del consiglio direttivo, riunito per l’occasione, ha ringraziato Confindustria Veneto e il suo presidente Riello per aver voluto investire risorse economiche ed umane in un settore che la stessa presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, intervenuta recentemente in Giunta di Federturismo Confindustria, ha giudicato di importanza strategica in termini di potenzialità di sviluppo, assicurando la massima attenzione al tema turismo da parte del sistema associativo. L’accordo siglato oggi – ha affermato Zanin – è un passo avanti nella direzione del rilancio della presenza di Confindustria Veneto nel settore turismo, con l’obiettivo di dare maggiore peso e visibilità ad una realtà economica imprenditoriale che spicca per offerta e qualità nel panorama turistico italiano. Ma – ha proseguito il presidente di Federturismo regionale – questo accordo è importante anche sotto un altro punto di vista: favorirà l’integrazione tra tutte le componenti del sistema, Federazione, Associazioni nazionali di categoria, Confindustria regionale, Associazioni territoriali, rendendo omogenei i tre livelli e garantendo la massima rappresentatività.

 

Zanin ha poi ricordato l’impegno di Federturismo Veneto nel confronto propositivo con la Regione sulla nuova legge quadro che sostituirà la L.R. 33 del 2002, sulla quale è già stato presentato un documento di osservazioni, consegnato al vicepresidente della Giunta regionale con delega al turismo, Franco Manzato e al presidente della VI Commissione consiliare Daniele Stival, nel corso di due incontri organizzati con la rappresentanza imprenditoriale. Ad entrambi gli autorevoli esponenti dell’amministrazione regionale è stato espresso l’auspicio che la nuova legge chiarisca in modo inequivocabile i ruoli assegnati ai diversi  players del sistema turistico veneto, siano essi amministratori, enti di promozione, operatori economici. Si assiste infatti troppo spesso ad una confusione di ruoli e a sovrapposizioni di iniziative che nuocciono al risultato complessivo, ingenerando perplessità e incertezza soprattutto nel turista/cliente. E’ stato chiesto anche che vengano date regole uguali per tutti i comparti turistici, sottolineando come il comparto extralberghiero rappresenti un fenomeno in espansione incontrollata, con seri problemi di concorrenza con il comparto alberghiero, che deve adempiere ad obblighi normativi vincolanti e onerosi, ma soprattutto con reali rischi per il consumatore del servizio turistico, che non riceve sufficienti garanzie di qualità e sicurezza.

 

Per quanto concerne poi l’attuale stato di crisi, Zanin si è soffermato sui dati, di segno quasi sempre negativo, che il turismo veneto ha fatto registrare nei primi dieci mesi dell’anno, sia in termini di arrivi e presenze (queste ultime in calo complessivamente del 3%, con particolare incidenza nelle città d’arte e nelle terme, dove peraltro si assiste ad un lieve recupero da parte del turismo interno) ma soprattutto in termini di occupazione camere e redditività delle strutture ricettive. Ma – ha sostenuto – proprio in questi frangenti è necessario far valere tutta la capacità imprenditoriale che esprimono gli iscritti all’organizzazione di Confindustria, avendo il coraggio e la lungimiranza di investire in qualità, riorganizzazione delle imprese, strategie di promozione e comunicazione al passo con la domanda, implementazione delle nuove tecnologie. Solo in questo modo, e con il supporto di una buona legge regionale, sarà possibile riprendere quote di mercato e ridare competitività e soprattutto redditività al sistema turistico veneto.

Infine, il presidente Zanin ha rilevato come nel ponte dell’Immacolata i media abbiano parlato di “alberghi pieni” nonostante la crisi, senza però distinguere tra le destinazioni: se la montagna ha sicuramente avuto un boom di presenze, complici le abbondanti nevicate e l’ottimo stato delle piste da sci, non altrettanto si può dire di altre località, il che dimostra in modo inequivocabile che il turista va dove ha un buon motivo per soggiornare. Una ragione in più per riflettere su come ridare attrattività alle nostre località turistiche.