Il protocollo siglato l’8 gennaio 2009 dal Sottosegretario al Turismo, Michela Vittoria Brambilla e dal Sottosegretario allo Sviluppo economico con delega al commercio estero Adolfo Urso, volto all’integrazione delle reti operative di Enit e Ice, ed alla realizzazione di attività promozionali congiunte per la promozione del Made in Italy e della nostra offerta turistica, rappresenta un importante passo in avanti da noi richiesto ed auspicato da tempo. “Si tratta senza dubbio -commenta Bernabò Bocca, Presidente di Confturismo-Confcommercio- di una iniziativa strategica per settori ormai divenuti perno economico dell’Italia e di speranza per il futuro, soprattutto in questa fase di recessione mondiale. “Ad essa, però, -aggiunge Bocca- occorre affiancare misure governative adeguate e di sostegno, volte a garantire da un lato le imprese del settore e dall’altro i livelli occupazionali. “Come affermato dal Sottosegretario Brambilla, -continua Bocca- i risultati di queste vacanze natalizie sono dovuti in gran parte allo sforzo operato dagli imprenditori turistici ed alle particolari condizioni di innevamento delle nostre montagne”.
“Adesso -conclude il Presidente di Confturismo-Confcommercio- occorre mettere mano ad un taglio delle aliquote Iva, che consenta in tempi rapidissimi un incremento di competitività del sistema Italia per garantire l’occupazione messa giorno dopo giorno sempre più a repentaglio dal potenziale indebolimento della domanda di consumi turistici e insistere con una politica coordinata di promozione turistica anche attraverso la costituzione del Ministero per le Politiche del Turismo, già più volte annunciato dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi”.
Bocca: Ora tagliare aliquote iva.
Adesso -conclude il presidente di Confturismo – occorre mettere mano ad un taglio delle aliquote iva, che consenta in tempi rapidissimi un incremento di competitività del sistema Italia.
Esaminiamo attentamente queste str…anezze elencate in più occasioni nell’arco degli ultimi anni dal medesimo.
L’Iva turistica in Italia è del 10% mentre in altri paesi turistici europei questa oscilla dal 5 al 7%.
La direttiva dell’ Ecofin 77/388/CEE sulle produttività delle varie tassazioni turistiche europee ha incaricato l’Hotrec (e qualcosa ne sanno) di esaminarne il rendimento migliore entro il 31/12/2010, pertanto entro questa data, si ipotizza che non vengano variate queste percentuali per permetterne un’attenta e migliore esamina da parte della stessa; dopo di ché verrà varata una Iva uguale per tutti i paesi della comunità europea. Come a dire; aspettate quella data che vi daremo i parametri giusti, ma non per il Bocca e per la Brambilla che vogliono assolutamente cambiarla perché in possesso di indubbie doti programmatiche nel settore del turismo.
Lo scopo è quindi, per i sopraddetti, quello di dare maggior competitività al sistema Italia e perciò abbassare i prezzi.
Poniamo adesso il caso che l’Iva del turismo italiano venga portata addirittura al 5%; ebbene, qualcuno suppone veramente che vi saranno degli abbassamenti prezziari per le sistemazioni alberghiere?
Riusciremmo finalmente a competere, diciamo con la Turchia, dove uno stipendio si aggira mediamente intorno ai 500 USD mensili e quindi anche le ovvie trattenute avranno livelli salariali uguali, oppure con l’Egitto dove questo è compreso tra i 130/180 USD o addirittura con altre realtà turistiche emergenti dell’Africa centrale o meridionale?
O forse è meglio abbassare immediatamente, e ripeto immediatamente, l’Iva per permettere qualche miglioria strutturale o di respiro per questo settore già troppo tartassato e in odore di 150.000 (centocinquantamila) licenziamenti?
Str…anezze.
Fonte: http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/