Sempre piu’ moda per i Musei Americani
Il Los Angeles County Museum of Art ha annunciato l’acquisizione di numerose collezioni di vestiti ed altri capi di abbigliamento firmati da stilisti sia europei ed asiatici (quali ad esempio Paul Poiret, creatore del capo qui fotografato). La “costume collection” del prestigioso museo californiano e’ stata resa possibile da numerosi donazioni di benefattori locali, tra i quali numerosi personaggi importanti di Hollywood, a Sua volta sempre piu’ attento ed legato al mondo dell’alta moda. Altri musei americanio hanno dedicato negli ultimi anni mostre e creato collezioni specifiche per la moda ed il fashion design; pioniere sicuramente il Guggenheim con lo special dedicato alle moto, ma anche il Metropolitan sempre di New York con la mostra su Chanel dello scorso anno (oltre 600mila visitatori), il Museo d’Arte di Philadelphia nel 2004 con la monografica sulla stilista italiana Elsa Schiapparelli, la recentissima mostra del DeYoung di San Francisco dedicata a Yves St.Laurent, ed infine l’interessante “skin & bones” del Museo d’Arte Contemporanea di Los angeles sul rapporto tra moda ed architettura. Sempre in tema di moda, e sempre a Los Angeles, segnaliamo “Vanity Fair Portraits, 1913 – 2008”, all’Hammer Museum di Westwood a Los Angeles, centinaia di ritratti di moda pubblicati dalla famosa rivista americana. La mostra, aperta sino al 28 Febbraio, comprende opere di Cecil Beaton, Harry Benson, Julian Broad, Imogen Cunningham, Annie Leibovitz, Man Ray, Mary Ellen Mark, Steven Meisel, Helmut Newton, Herb Ritts, Edward Steichen, Mario Testino, e Bruce Weber. 

Babylon al Metropolitan
Ancora una volta il Metropolitan Museum of Art di New York conferma di essere la piu’ importante istituzione culturale americana, e di avere una tale ricchezza e varieta’ di opere di ogni periodo antico da poter allestire appuntamenti prestigiosi qualunque sia l’argomento selezionato. “Beyond Babylon: Art, Trade and Diplomacy in the Second Millenium B.C.” e’ una mostra importante, elegante, ricca ed intelliggente, che presenta, oltra a centinaia di opere della collezione del Museo, artifatti provenienti da oltre 13 Nazioni, tra le quali Grecia, Armenia, Siria, Turchia e Georgia. Complimenti anche a Joan Aruz, curatrice del dipartimento di Arte Antica del Medio Oriente, che ha saputo evitare polemiche legate all’attuale missione militare americana in Iraq pur spiegando molto chiaramente come Babilonia fu al centro della prima globalizzazione, al centro di una fittissima rete di scambi culturali e commerciali, ed complicate relazioni politiche e militari. La mostra e’ molto articolata, e permete di seguire il tema centrale sia cronologicamente, che geograficamente. Appuntamento da non perdere, chiude il 15 Marzo. 

Arts & Crafts: Il design dei fratelli Charles e Henry Greene alla Huntington Library di Pasadena
I fratelli Charles e Henry Greene, nati a Cincinnati nel 1868 e 1870, laureati in architettura al MIT di Boston, si trasferirono a fine Ottocento a Pasadena, da sempre una delle comunita’ piu’ eleganti ed esclusive della California. Nel giro di pochi anni i due fratelli disegnarono e costruirono 88 abitazioni, tra le quali la famosissima Gamble House (della famiglia fondatrice della Procter & Gamble). I due fratelli sono considerati i rappresentanti piu’ significativi del movimento Arts & Crafts, tra i piu’ importanti nell’evoluzione dell’architettura e design americani. La Huntington Library di San Marino, confinante con Pasadena, presenta una bella mostra dedicata alle opere dei Greene, con particolare attenzione ai mobili ed accessori che li resero famosi, tra le quali le sedie dalle proporzioni anomale, come quella della fotografia qui a sinistra. Oltre alla visita guidata alla residenza Gamble (ora una Museo gestito dalla University of Southern California), consigliamo il tour in auto di altre case costruite dai Greene, tra le quali la casa di Charles, al 368 di Arroyo Terrace.