Sono 18 le collezioni d’arte dedicate all’Egitto e provenienti da numerosi musei del Piermonte che dal 21 marzo saranno esposte al Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo nell’ambito della rassegna organizzata dalla Fondazione Cosso in collaborazione con la Provincia di Torino. “Il tema della mostra non è stato scelto a caso – commenta il Presidente della Provincia, Antonio Saitta – perché Torino è giustamente famosa nel mondo per il suo Museo Egizio e perché l’Egitto quest’anno è il Paese ospite della Fiera del Libro: abbiamo ritenuto interessante far conoscere anche il patrimonio di antichità egizie custodito in molti musei piemontesi, spesso all’insaputa del grande pubblico. Alcune delle collezioni esposte a Miradolo non sono mai state presentate al pubblico”. Anche nel 2009 la Provincia di Torino prosegue la sua politica di decentramento e coinvolgimento dell’intero territorio in alcune delle più importanti esposizioni in programma nel capoluogo. “Si tratta ormai di una modalità consolidata di animazione del territorio provinciale, – aggiunge Saitta – dopo il successo della mostra sui Longobardi del 2007 a Novalesa e il positivo riscontro della mostra su Delleani nel 2008 a Miradolo”. Si rinnova, dunque, la proficua collaborazione con la Fondazione Cosso, grazie alla quale il Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo, si propone come uno dei poli di attrazione del turismo culturale. Anche per questa mostra, ogni fine settimana la Provincia di Torino metterà a disposizione del pubblico una navetta gratuita che partirà nel pomeriggio da piazza CLN, vicino a Palazzo Bricherasio dove in questo periodo è allestita un’altra grande proposta culturale sull’Egitto, con la mostra dedicata ad Akenathon.
Egitto nascosto. Collezioni e collezionisti dai musei piemontesi.
Dopo il successo della mostra Delleani e il cenacolo di Sofia di Bricherasio, si rinnova la collaborazione tra Fondazione Cosso, Fondazione Palazzo Bricherasio e Provincia di Torino con l’appuntamento espositivo Egitto nascosto. Collezioni e collezionisti dai musei piemontesi, dal 21 marzo al 5 luglio 2009, nelle sale del Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo. La mostra presenta al pubblico un’ampia selezione di reperti provenienti da 15 musei del territorio piemontese, che conservano collezioni egizie formatesi grazie all’attività di celebri collezionisti, appassionati viaggiatori, grandi studiosi, lungimiranti scienziati o anonimi mercanti e missionari.
Un centinaio di reperti – tra cui l’intera collezione Vidua del museo di Casale Monferrato-, mummie e animali mummificati, crani, ushabti, scarabei, gioielli, monete e oggetti di toilette femminile e uso quotidiano – saranno accompagnati da una serie di fotografie su lastra, di epoca ottocentesca, scattate da Giovanni Marro che, su invito di Schiaparelli, partecipò a numerose missioni archeologiche in qualità di antropologo.
Una scelta espositiva dettata dalla volontà di dare risalto alle biografie degli artefici di queste raccolte, frutto sia del collezionismo ottocentesco di vari personaggi piemontesi – quali ad esempio Bernardino Drovetti e Carlo Vidua -, sia del risultato di scavi archeologici in Egitto ad opera di Ernesto Schiaparelli, figure che grazie alla loro attività e generosità hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo della “egittofilia” in Piemonte.
L’esposizione, curata da Silvia Einaudi, è corredata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, con testi di Silvio Curto, già direttore del Museo Egizio di Torino, Sylvie Guichard, conservatrice presso il Dipartimento di Antichità Egizie al Museo del Louvre di Parigi, Daniela Magnetti, direttore della Fondazione Palazzo Bricherasio, Emma Rabino Massa, direttore del Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino e Alessandro Roccati, ordinario di Egittologia all’Università di Torino. La mostra sarà arricchita da numerosi eventi – conferenze, laboratori didattici per bambini ed adulti, spettacoli e concerti – che contribuiranno alla conoscenza dell’affascinante civiltà egizia e alla riscoperta del Castello di Miradolo, che torna ad offrirsi ai visitatori ampliato nella ristrutturazione.
E’ nata la Fondazione Cosso
A Pinerolo una Fondazione per la promozione culturale, sociale e ambientale del territorio. Prosegue con la mostra “Egitto nascosto. Collezione e collezionisti dai musei piemontesi”, l’attività della Fondazione Cosso, costituitasi a Pinerolo nel maggio 2008. Nata dalla volontà di Maria Luisa Cosso Eynard e di Paola Eynard, nel ricordo di Ludovico e Mario Cosso – padre e fratello di Maria Luisa – prematuramente scomparsi in un incidente automobilistico nel 1960, la Fondazione si propone di integrarsi attivamente nel tessuto pinerolese, interpretando la valorizzazione dei beni culturali, ambientali e sociali come fattore di crescita del territorio, con una particolare attenzione verso gli anziani e i giovani. Per questo, la Fondazione Cosso, fortemente legata al suo territorio e alle persone che lo vivono, intende offrire a quanti vogliano unirsi ai suoi progetti, una nuova realtà capace di far risaltare le potenzialità del pinerolese e nello stesso tempo mettere in luce le “risorse umane” che lo abitano. Dal punto di vista sociale, la Fondazione non ha finalità assistenziali, ma collocando gli anziani al centro dei suoi obbiettivi, ne fa uno dei fulcri di interesse, con il loro importante patrimonio culturale e manuale, che verrà custodito e tramandato attraverso incontri, conferenze, esposizioni. Parallelamente l’impegno della Fondazione sarà indirizzato ai giovani, soprattutto mediante il rispetto dell’ambiente, della natura, del territorio e delle persone con cui vengono in contatto, ideando laboratori didattici per le scuole e le famiglie, corsi e borse di studio, creando, così, una sinergia che contribuisce alla crescita individuale e della comunità. Dal punto di vista culturale la Fondazione Cosso desidera farsi promotrice di progetti che spaziano dalle mostre d’arte – di cui quella dedicata a Delleani e ai suoi allievi, conclusasi il 18 gennaio scorso, è stata il trampolino di lancio – ai concerti, dalla raccolta e pubblicazione di volumi e documenti, all’organizzazione di seminari e convegni. Il Castello di Miradolo, con il suo bellissimo parco che lo circonda, aspira dunque a diventare un punto di riferimento sia per coloro che vogliano riappropriarsi di un pezzo di storia e di tradizioni che grazie alla Contessa Sofia Cacherano di Bricherasio – proprietaria del castello fino al 1950 -, fa ancora parte della memoria collettiva dei pinerolesi, sia per chi guarda alle nuove generazioni con fiducia ed entusiasmo.