ecotur-2009La novità più rilevante riguarda i giorni di apertura della Borsa che si concluderà il lunedì. Pubblicati i dati di una indagine conoscitiva del settore. Oltre la crisi. E’ questo il motto che caratterizzerà la XIX edizione di Ecotur, Borsa Internazionale del Turismo-Natura, che si svolgerà dal 18 al 20 aprile 2009 presso il Palacongressi di Montesilvano (PE). Mentre si va completando il quadro definitivo di presenze e di partecipazione, gli umori sono indirizzati verso il più completo ottimismo, nella certezza che i segnali negativi che stanno caratterizzando il turismo nazionale in generale, non toccherà il segmento “natura” né la Borsa che di questo segmento è l’espressione. Lo si nota dall’interesse degli operatori, italiani e stranieri, che si stanno accreditando, dalle istituzioni che riservano alla manifestazione interessi sempre crescenti e dalla stampa specializzata. “L’edizione di quest’anno, annuncia il Presidente della manifestazione, Enzo Giammarino, si apre all’insegna di una importante novità che rivoluziona l’impostazione della maggior parte delle borse turistiche nazionali. Il periodo di effettuazione, infatti, non andrà più dal venerdì alla domenica, ma si concluderà con il workshop che avrà luogo il lunedì. Le motivazioni sono duplici: per consentire agli espositori di godere appieno della giornata festiva della domenica, allorché  l’afflusso di pubblico è maggiore e, in secondo luogo, perché sono convinto che il workshop, effettuato in un giorno che non sia né festivo né prefestivo, possa favorire un più qualificato e numeroso afflusso di operatori”.

In attesa del programma definitivo che, se ha nel workshop il suo punto di forza, vive di altri momenti importanti come quelli dedicati ai convegni, agli incontri di lavoro e agli educational tour, la Società “In Fiera”, organizzatrice dell’evento, ha pubblicato l’indagine sull’ultima rilevazione statistica effettuata su visitatori e operatori che partecipano ad Ecotur, dalla quale emergono elementi di grande interesse che fanno ben sperare per dare risposte concrete alla crisi del turismo.

Per quanto concerne i visitatori è emerso che l’83,3% effettua di solito una vacanza e solo il 16,7% non effettua nessun tipo di vacanza. Per i primi, la durata varia da un periodo di oltre 5 giorni (59,7%), fino a 5 giorni (20,8%), 3 giorni (15,2%), per arrivare ad un solo pernottamento (4,3%).

Tra le tipologie scelte, quella balneare è la preferita (35,7%), seguita dagli itinerari culturali (21,5%), dai “parchi, natura e vacanze verdi” (20,6%), dalla montagna invernale (11,8%) dalle terme (3,1%) e dagli itinerari enogastronomici (2,8%).

Le strutture ricettive preferite sono gli alberghi a 3 stelle (28,3%)  seguite da quelli a 4 e 5 stelle (19,1%). In forte riduzione gli alberghi a 2 stelle. Un peso importante hanno pure i B&B (11,1%), gli agriturismi (10,2%) e i villaggi turistici ((5,6%). L’analisi, nel suo complesso, mette in evidenza la tendenza a salire sempre più nel livello di qualità delle strutture e dei servizi richiesti dal turista. Fra coloro che hanno scelto di fare una vacanza natura, le preferenze sono andate all’Abruzzo (30,4%), al Trentino-Alto Adige (11,9), alla Sicilia (11,1%) alla Toscana (8,1%) alla Puglia (7,4%) e all’Umbria (5,2%) e anche in questo caso, la vacanza si è protratta per ben il 53,3% dei casi oltre i 5 giorni, ricalcando grosso modo le percentuali evidenziatesi per la generalità dei vacanzieri. Nettamente più marcata per questa tipologia di turisti la scelta dell’agriturismo come struttura ricettiva (20,9%) rispetto agli alberghi a 3 stelle  che con il 16,2% passano al secondo posto, rispetto alla rilevazione precedente. Seguono i B&B (13,6%), gli alberghi a 4 e 5 stelle ((10,1%), le case private (8,3%) e i camper (4,2%). La spesa media giornaliera varia da 77 euro a 58 euro a seconda che si scelga una struttura ricettiva ufficiale o complementare. La propensione degli intervistati è quella di ripetere l’esperienza della vacanza-natura nell’88,9% dei casi.

L’analisi dei dati relativi agli operatori mette in evidenza che la loro presenza ad Ecotur è giustificata per il 59,4% dalla partecipazione al workshop che hanno giudicato “ottimo” nel 13,6% dei casi, “buono” nel 68,2% e “sufficiente” nel 18,2%. Non ci sono stati operatori che hanno espresso giudizi negativi. Giudizi in linea con quelli relativi al Workshop, sono stati espressi per la vetrina espositiva che è stata valutata “ottima” nel 13,8%, “buona” nel 58,8%, “sufficiente” nel 26,2% e “insufficiente” solo nell’1,2% dei casi.

L’indagine mette, inoltre, in evidenza come Ecotur venga considerata dagli operatori la manifestazione nazionale di riferimento per commercializzare il turismo natura, considerato che il 65,5% degli intervistati è più orientato al trade, mentre il 34,5% è più orientato al consumer. Il dato più evidente e rilevante riguarda, tuttavia, l’intenzione degli intervistati di ritornare ad Ecotur nell’91,1% dei casi a dimostrazione del grado di soddisfazione che gli operatori traggono dalla manifestazione, soprattutto in termini di ritorni economici correlati agli investimenti effettuati.