i-relatori-picc1Il costituendo organismo di promozione del congressuale italiano domina gli interventi della tavola rotonda che ha concluso la seconda Convention di Federcongressi. Importanti dichiarazioni d’intenti sia da parte del Capo Dipartimento Sviluppo e Competitività del Turismo sia da parte di Confturismo, Federturismo ed Enit. Con una tavola rotonda che riprendeva il titolo di tutto l’evento (Verso il giro di boa) si è conclusa oggi a Genova la seconda Convention nazionale di Federcongressi. Al dibattito, moderato dal giornalista Andrea Pancani di LA7 News e introdotto dal past president Federcongressi Adolfo Parodi, sono intervenuti l’Assessore al Turismo della Regione Liguria Margherita Bozzano, l’Assessore alla Cultura, al Turismo e al Commercio della Regione Toscana Paolo Cocchi, il Capo Dipartimento Sviluppo e Competitività del Turismo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Angelo Canale, il direttore generale dell’Enit Eugenio Magnani, il vicepresidente vicario di Federturismo/Confindustria Renzo Iorio, il coordinatore nazionale di Cnfturismo-Confcommercio Giovanni Bastianelli, il presidente di Meet in Italy Giovanni Laezza e il presidente Federcongressi Paolo Zona. Il Convention bureau nazionale Gli interventi si sono in gran parte concentrati sull’annosa questione del Convention bureau nazionale, attorno al quale si svolge una parte importante dell’azione di Federcongressi – che è partner del progetto Italia for Events, ossia dell’organismointerregionale, ora coordinato da Enit, responsabile pro tempore della promozione del congressuale italiano all’estero. «Per noi questa è una sfida importante, che intendiamo portare avanti col massimo degli sforzi e della responsabilità», ha dichiarato Magnani. «E in futuro non ci tireremo certo indietro, quando si tratterà di avere un ruolo nel Convention bureau, magari anche soltanto a livello operativo o tecnico». Le due parti sociali coinvolte nella tavola rotonda (Confindustria, attraverso Federturismo, e Confcommercio attraverso Confturismo) hanno manifestato ampia disponibilità: «Per la costituzione del Cb nazionale potete senz’altro far conto su di noi», ha affermato Iorio, «tanto più che già abbiamo mostrato di tenere in massima considerazione il vostro comparto, cercando di mettere d’accordo organizzatori di eventi e albergatori, spesso scontratisi in passato sulla questione dei prezzi». Dello stesso tenore l’opinione di Bastianelli, che, in qualità di coordinatore nazionale di Confturismo, rappresenta l’attuale proprietaria del marchio Cb Italia: «Gli esperti del congressuale siete voi, dunque non c’è questione sul ruolo-chiave che secondo noi ricoprirete nel Convention bureau. Anzi, vi vediamo quali unici garanti della qualità del lavoro di tutte le parti che saranno coinvolte». Ma è sul discorso dei futuri finanziamenti che sono state dette le cose più importanti. Canale ha aiutato a individuare nel sistema Progetti di eccellenza lo strumento per

ottenere soldi dallo Stato, da destinare alla costituzione e alla gestione del bureau. Questa dei Progetti di eccellenza è un’area essenziale per l’intero sistema turistico, e verrà cofinanziata dalle Regioni, cui in ragione del Titolo V della Costituzione il turismo fa capo. Ed è stata proprio la Regione ospite della Convention, ossia la Liguria, che oggi, “in diretta” dal palco della plenaria, attraverso l’Assessore Bozzano ha dato la propria disponibilità a fungere da capofila di questo “sistema di eccellenza”, che includerà nel proprio budget il futuro Cb nazionale. «Il turismo è uno dei motori dell’economia italiana (vale oltre il 10% del Pil, e in questo 10% congressuale ha una fetta affatto secondaria)», ha detto Canale. «Auspico che presto nasca il Ministero per le politiche del turismo: non so quali problemi costituzionali ciò potrebbe suscitare, specie rispetto alle Regioni, ma è importante che ci sia una regia consolidata nazionale, come accade all’estero anche in Stati federali. In questo quadro pure il Convention bureau è un’esigenza importante e avvertita. La spesa per formarlo sarà un grande e fondamentale investimento: ci credo io, ci crede il

Sottosegretario Michela Brambilla, dobbiamo lavorare perché ci credano tutti». Le conclusioni di Paolo Zona «Riprendo la metafora dell’altro ieri per dirvi che la nostra “barca” oggi va di bolina: abbiamo raccolto una serie di impegni  importantissimi, abbiamo avuto rassicurazioni sui finanziamenti, abbiamo capito come tecnicamente andranno utilizzati e abbiamo trovato la disponibilità della Regione Liguria a fare da coordinatore. Enit ci darà il supporto operativo per portare avanti questo grande progetto di eccellenza che sarà il nostro Cb nazionale, per il quale abbiamo registrato anche l’accordo tra Confturismo e Federturismo. Insomma, cari colleghi: a questo punto non abbiamo alibi. Per anni ci siamo lamentati del fatto che il governo, le istituzioni e le altre parti sociali non ci ascoltavano. Da oggi non possiamo più dirlo. Ognuno deve fare la propria parte. Io impiegherò tutto il mio entusiasmo e la mia voglia di agire perché tutti concretizzino nei fatti le loro dichiarazioni d’intenti. Federcongressi per prima».