fotoconvegno-piccola Si è conclusa il 4 aprile a Napoli, col convegno: “Turismo, come affrontare la crisi“, la 59^ Assemblea Generale Ordinaria della Federalberghi-Confturismo. Di fronte a centinaia di albergatori, provenienti da tutta Italia, l’emergenza economica mondiale è stata al centro del dibattito.

Dopo i saluti di Pasquale Gentile, Presidente Federalberghi Napoli, di Costanzo Iaccarino, Presidente Federalberghi Campania, di Maurizio Maddaloni della Camera di Commercio di Napoli e di Valeria Manente, Assessore al Turismo del Comune di Napoli, il confronto è entrato nel vivo.

 “Il turismo è duramente colpito da questa recessione -ha esordito il Presidente nazionale di Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca– e la crisi si sta manifestando con un drastico calo delle spese per vacanza, pur rimanendo diffusa la voglia di vacanze.

“Al contempo gli alberghi hanno fortemente ridotto le loro tariffe, -ha aggiunto Bocca- ma ciò sembra non impedire cali delle componenti estere pari a -20% di tedeschi, -45% di inglesi, -25% di scandinavi e -25% di russi.

 “Al Governo, dunque, -ha concluso Bocca- chiediamo di rimodulare i versamenti contributivi dei nostri lavoratori, per consentire alle imprese di abbassare temporaneamente i costi di gestione e nel contesto del ‘piano casa’ chiediamo di rendere possibile il cambio di destinazione d’uso per quegli alberghi che ormai in crisi strutturale possano trovare una via d’uscita alla congiuntura”. 

“In Italia non si è mai fatta una politica per il turismo -ha a sua volta sostenuto Michela Vittoria Brambilla- Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega al Turismo– e solo grazie  agli sforzi delle imprese il settore in questi decenni è cresciuto e si è sviluppato.

 “Ora il Governo sta facendo la sua parte -ha aggiunto- rilanciando con una campagna pubblicitaria, che non si faceva da tre anni, l’immagine del Paese in alcune nazioni del mondo e stiamo realizzando anche uno spot volto a pubblicizzare anche agli italiani il nostro Bel Paese“. “Da quando il Ministero del Turismo è stato abolito -ha affermato Claudio Velardi, Assessore al Turismo della Campania– l’Italia turistica è retrocessa nella classifica mondiale. Occorre pertanto ripristinare uno strumento centrale in grado di fare lobby per il settore all’interno del Governo”.  “Il sindacato -ha quindi dichiarato Pierangelo Raineri, Segretario Generale Fisascat/Cislcapisce la gravità della crisi e le esigenze delle imprese. La proposta che oggi facciamo alla Federalberghi è di lavorare ad un documento congiunto imprese-sindacati che funga da piattaforma di discussione per affrontare i problemi che la situazione ci sta rovesciando addosso”.

“Una situazione -è intervenuto Antonio Marzano, Presidente CNEL– che impone un maggior coordinamento delle Regioni per far recuperare immagine al Paese, che a causa anche del moltiplicarsi delle nazioni che ci fanno concorrenza, faticherà sempre più ad attirare flussi turistici internazionali“.

“Anche se -ha concluso Adolfo Urso, Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico e Commercio Internazionale– l’Italia sta reagendo meglio di altri Paesi alla crisi e dalla crisi ne usciremo turisticamente meglio di nazioni come Grecia e Spagna che erano sul punto di surclassarci.

 “Nell’immediato -ha proposto- occorrerà spingere il turismo interno all’Italia e promuovere il nostro Paese nei confronti di quelle aree mondiali che sembrano escluse dalla recessione e dunque i Paesi Arabi e l’area del Nord Africa“.