Secondo la ricerca internazionale “global reputation pulse”, dopo Ferrero, logo-costaBarilla e Armani, Costa Crociere è prima nel settore servizi. Costa Crociere, il più grande gruppo turistico italiano e  la compagnia di crociere n.1 in Europa, è la quarta azienda italiana per affidabilità reputazione nel 2009, secondo la ricerca internazionale “Global Reputation Pulse”.

Costa Crociere, classificata in Italia al 4° posto dopo Ferrero, Barilla e Armani, è la prima azienda nel settore dei servizi.

Condotta dal Reputation Institute, la più importante organizzazione a livello mondiale specificamente dedicata allo studio di temi legati alla reputazione, la ricerca ha preso in considerazione le 600 maggiori imprese in 32 Paesi.

Attraverso interviste condotte su campioni delle popolazioni di ogni paese, realizzate in Italia da Doxa, il Reputation Institute ha misurato il valore del RepTrak Pulse – un insieme di 4 fattori, quali atteggiamenti positivi, fiducia, rispetto e ammirazione che i soggetti nutrono verso l’azienda – e ha valutato 7 dimensioni sui cui si basa la reputazione: qualità dei prodotti e servizi, performance finanziaria, innovatività, leadership, ambiente di lavoro, responsabilità sociale, eticità.

Questo prestigioso riconoscimento internazionale giunge in un anno particolarmente significativo per Costa Crociere, che ha visto nel 2009 l’ampliamento della flotta da 12 a 14 navi, con l’arrivo delle ultime nate Costa Luminosa e Costa Pacifica, e premia l’impegno dell’azienda che da 60 anni porta attraverso i mari del mondo l’eccellenza del made in Italy.

Costa Crociere è infatti la prima azienda turistica italiana e la compagnia n. 1 in Europa con 1,2 milioni di ospiti ogni anno e un fatturato che nel 2008 ha superato i 2,3 miliardi di euro. Significativo è il ruolo economico che l’azienda svolge nel sistema Italia. Secondo i risultati emersi dallo studio realizzato dal MIP, School of Management del Politecnico di Milano, nel 2008 Costa Crociere  ha generato in Italia un impatto economico pari ad almeno 1,1 miliardi di euro, derivante dall’indotto creato dalla presenza delle sue navi nei porti, dall’indotto generato sugli aeroporti dagli spostamenti degli Ospiti delle sue navi, dalle spese generali, dai trasporti, da tasse e imposte e dagli investimenti in nuove navi. Le regioni che da una prima analisi hanno beneficiato maggiormente di questo valore sono Liguria, Lombardia, Lazio, Sicilia.