“Quello che è accaduto nel caso del Marriott Courtyard Hotel rischia di screditare la figura dei direttori di albergo. È necessaria una legislazione procedurale che regola la professione dei direttori di albergo”. L’ADA Lazio (Associazione Direttori d’Albergo del Lazio) invita le Istituzioni  a iniziare un percorso aperto al confronto tanto da promuovere l’utilizzazione di norme che regolino la figura dei direttori di albergo.

“L’arresto per molestie sessuali del sedicente direttore del Marriott Courtyard Hotel è un fatto di estrema gravità che rischia di screditare la figura e la professionalità dei direttori di albergo”. A riferirlo è il Presidente dell’ADA Lazio (Associazione Direttori d’Albergo), Umberto Martuscelli. “La nostra Associazione condanna con forza l’accaduto e invita la Magistratura a fare chiarezza nel più breve tempo possibile. L’ADA Lazio, inoltre, rivolge la massima solidarietà alle vittime dell’aggressione compiuta da un personaggio la cui appartenenza alla categoria dei direttori di albergo è tutta da dimostrare”.

 

L’Associazione Direttori d’Albergo regionale invita le Istituzioni a iniziare un percorso aperto al confronto tanto da promuovere e sostenere l’utilizzazione di norme che regolino la figura dei direttori di albergo che, come nel caso del Marriott Courtyard Hotel, rischia di esser screditata. “Colpiti nell’orgoglio e nella dignità, noi direttori di albergo desideriamo rivolgere un appello alle Istituzioni e in primis al ministro Brambilla affinché venga messo ordine nel caos che imperversa nel settore della ricettività. Non tutti sanno infatti – ha continuato il Presidente Martuscelli – che per aprire o per gestire un albergo è sufficiente essere figlio dell’imprenditore, un suo parente prossimo o, più semplicemente, un sedicente direttore segnalato da qualche amico. Non è il caso, per esempio, delle agenzie di viaggi in cui è necessaria la figura di un Direttore Tecnico iscritto a un Albo professionale”.

 

L’ADA Lazio, dunque, disconosce tutte quelle figure che, nelle vesti di general manager, dirigono strutture ricettive per titoli e meriti professionali non riconosciuti. “Come presidente di un’Associazione di categoria, intendo dissociarmi da tutte quelle figure di presunti general manager che gettano fango sulla nostra professione e sul’immagine del direttore d’albergo. Chiedo – ha concluso Martuscelli – al Sindaco Alemanno, ai Presidenti Marrazzo e Zingaretti e al Ministro Brambilla, che la nostra Associazione e i suoi rappresentanti vengano ascoltati nelle sedi opportune affinché il tanto agognato desiderio di crescita del settore turistico possa finalmente contare su dei partner di provata esperienza e affidabilità”.

 

 

ADA Lazio (Associazione Direttori d’Albergo del Lazio)

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