Il decreto legge anticrisi sulle tematiche del trasporto aereo non danneggia in alcun modo l’industria italiana del settore ma riavvia quel percorso di riallineamento alle logiche europee dopo una lunga latitanza che ha prodotto un gap in termini di modernizzazzione delle strutture e di qualità dei servizi erogati in Italia alla clientela.

I principi enunciati nel decreto non costituiscono in alcun modo una rivisitazione delle tariffe ma delineano semplicemente un percorso di accelerazione affidando in deroga ad ENAC, per i due principali aeroporti del Paese che sono pronti a lanciare un importante ed indispensabile piano di investimenti, il compito di sviluppare con un iter rigoroso ma più rapido l’istruttoria di definizione dei rispettivi contratti di programma.

Assaeroporti inoltre condivide ed è impegnata a far sì che si realizzi la volontà del governo di mettere tutti gli aeroporti italiani nelle condizioni di svilupparsi secondo quanto indicato dal Dpef: “E’ necessario provvedere a una complessiva ed organica revisione delle normativa che, senza annullare il lavoro fin qui effettuato, consenta di superare i vincoli esistenti, che hanno dimostrato, nel tempo, la loro inefficacia”.

Il governo, con il consenso di maggioranza e opposizione, e tenendo conto dei lavori della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati sul riordino del sistema del trasporto aereo nazionale, ha operato bene, valutando il forte ritardo accumulato dall’Industria Nazionale del Trasporto Aereo soprattutto nella componente aeroportuale nel suo complesso, e decidendo pertanto, con i principi inseriti nel decreto, di dare un forte segnale di accelerazione per riallineare questo fondamentale settore dell’economia ai migliori standard internazionali.

Assaeroporti giudica molto positiva l’azione intrapresa dall’ Enac per un riordino nazionale del sistema aeroportuale e auspica che presto l’ente possa trasformarsi in una Authority.