Stefano Scabbio, Presidente di Manpower Italia, premierà il vincitore del Campiello Giovani nella Cerimonia del 5 settembre al Gran Teatro La Fenice di Venezia. Riconoscimento del talento e valorizzazione del merito. Sono i principi guida di Manpower, società specializzata nella gestione delle Risorse Umane. Principi in grado di condurre generare ad una crescita sostenibile del nostro Paese, trasversalmente ad ogni settore, dal lavoro alla cultura. Per questo Manpower Italia per il quarto anno consecutivo è partner del Premio Campiello,con un’attenzione peculiare alle espressioni dei talenti emergenti della letteratura.

Il riconoscimento e la continua ricerca dell’eccellenza, oggi più che mai, sono cruciali per lo sviluppo tout court del sistema Italia. Un mondo sempre più aperto e globalizzato amplifica infatti, in misura uguale, potenzialità ed ostacoli. Le inarrestabili trasformazioni – economiche, sociali e culturali – conseguenti alla contemporanea interconnessione globale pongono delle sfide che è possibile vincere se si è in grado di sviluppare delle “fucine di eccellenza”, particolarmente tra le giovani generazioni.

“La vocazione di Manpower, nel lavoro contemporaneo come nella letteratura contemporanea, è quella di essere nel mondo un autentico talent scout. Perché l’eccellenza va non solo individuata ma anche sostenuta attivamente nel suo sviluppo”, dichiara Stefano Scabbio, Presidente di Manpower Italia, che premierà il vincitore del Campiello Giovani nel corso della Cerimonia del prossimo 5 settembre presso il Gran Teatro La Fenice di Venezia. “Oggi in Italia istituzioni e aziende discutono molto di merito, ma fanno ancora poco per tradurre in fatti le parole dette. Penso, ad esempio, al problema della “crisi dei talenti”, alla difficoltà di trovare persone su cui puntare per la crescita e lo sviluppo d’impresa. Da una ricerca realizzata da Manpower è emerso che il 42% degli imprenditori italiani è preoccupato dalla fuga dei cervelli e che non si stia facendo abbastanza  per fronteggiare questo fenomeno. Se si vuole essere vincenti,  è fondamentale un cambiamento culturale, un’assunzione di consapevolezza, che si traduca però in azioni concrete e conseguenti per riconoscere, attrarre e trattenere i talenti a partire da strategie organiche. In particolare, la sfida si gioca sul filo della capacità di retention: occorre prestare cura allo sviluppo del percorso di carriera dei giovani, formarli per rendere le loro competenze costantemente adeguate, incentivare dal lato umano e materiale i contributi apportati alla crescita dell’impresa. Oggi le aziende sono in grado di riconoscere il talento, ma quante hanno imparato a valorizzarlo?”. I giovani autori che concorrono al Premio Campiello – l’espressione più elevata della letteratura italiana, anche fuori dai confini nazionali – sono rappresentativi del talento che Manpower vuole enfatizzare e far emergere, per contribuire in maniera attiva allo sviluppo di quelle essenziali “fucine di eccellenza”, nel lavoro come nella cultura.