Nasce a Roma, negli spazi della Gipsoteca del Complesso del Vittoriano (lato Ara Coeli) a partire dall’ultima decade del prossimo ottobre 2009, il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana promosso dal Ministero degli Affari Esteri con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il Museo vanta un prestigioso Comitato Scientifico composto da: Prof. Lorenzo Prencipe, Presidente del Centro Studi Emigrazione Roma (CSER), Prof.ssa Maddalena Tirabassi, Direttore scientifico del Centro Altreitalie sulle Migrazioni Italiane di Torino, Dott.ssa Catia Monacelli, Direttore del  Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti di Gualdo Tadino, Prof. Marcello Saija, Direttore della Rete Musei Siciliani di Emigrazione, Dott. Fabio Capocaccia, Presidente del Centro Internazionale di Studi sull’Emigrazione di Genova (CISEI), Prof. Franco Salvatori, Presidente della Società Geografica Italiana, Dott.ssa Maria Rosaria Ostuni, Responsabile Scientifico della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana di Lucca, Prof. Matteo Sanfilippo, co-Direttore dell’Archivio storico dell’emigrazione di Viterbo.

 

Il Museo è diretto da Alessandro Nicosia, Presidente di Comunicare Organizzando.

 

Come sottolinea il Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri Sen. Alfredo Mantica “finora la storia dell’emigrazione è una storia misconosciuta ed è importante reinserirla a tutto titolo e a tutto tondo nella storia d’Italia. E’ questo il senso del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana. La sede scelta, il Vittoriano, la ‘casa della memoria’ della storia d’Italia ospiterà dunque il Museo”.

 

Il Museo intende rappresentare, in chiave di lettura di unità nazionale, la varietà delle esperienze di emigrazione su scala regionale e locale, contraddistinte, nel corso di un intenso secolo di storia nazionale, da molteplici specificità.

 

Il percorso museale si snoda attraverso varie sezioni tra le quali un Percorso storico, un Percorso espositivo regionale, un Viaggio interattivo nell’emigrazione italiana.

Si vuole presentare la nascita, la nuova impostazione e lo sviluppo della Grande Emigrazione italiana; il periodo  storico abbracciato va dall’Unità d’Italia (con alcuni cenni all’emigrazione precedente) fino ai nostri giorni. Si tratta di circa 150 anni di storia in cui si è profondamente modificata la realtà del nostro paese e in cui l’emigrazione, caratterizzata dalla dimensione lavoro, ha avuto un ruolo importante nel definirne  l’unità e l’identità.

 

Per la prima volta nella storia italiana viene dunque messo a sistema l’immenso patrimonio storico e culturale italiano inerente l’emigrazione: tramite il fulcro costituito dal Museo Nazionale, tutto il  materiale scientifico sia visivo sia audio che oggettuale utile per la conoscenza del fenomeno emigratorio italiano sarà conoscibile ed accessibile in maniera rotativa all’interno della zona espositiva.

 

Il percorso storico si sviluppa in quattro sezioni cronologiche articolate con tabelle didattiche, grafici e materiale di diverse tipologie: documenti originali, fotografie, lettere autografe, testi rari, video d’archivio, film storici, musica, giornali e riviste d’epoca, frasi significative, oggetti caratteristici, date salienti.

Sezione I – Le caratteristiche delle migrazioni pre-unitarie e la realtà italiana sia dal punto di vista economico-sociale-culturale che della politica dello stato italiano verso l’emigrazione.

Sezione II – L’emigrazione italiana dal 1876 al 1915 raccontata attraverso il lavoro ed i momenti tipici dell’atto emigratorio: reclutamento, porto d’imbarco, sbarco, abitazione, tipologia di lavoro, vittime del lavoro, discriminazioni, inserimento.

Sezione III – L’emigrazione nel periodo tra le due guerre mondiali (1916-1942): le caratteristiche sociali del periodo ed i momenti tipici dell’emigrazione anche in rapporto a fascismo, colonialismo e le migrazioni interne.

Sezione IV – L’emigrazione italiana nel secondo dopoguerra (1946-1976): la trasformazione dei flussi migratori dall’Italia nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale, la ricostruzione ed il decollo economico, l’accrescimento della legislazione e della organizzazione sociale a protezione del migrante.

 

Terminato il percorso storico, uno spazio sarà dedicato all’attuale realtà degli italiani nel mondo ed al mondo accolto dall’Italia: come le comunità italiane si sono evolute e sono alimentate dalla consistente presenza di “emigrati ad alta qualificazione”, e la trasformazione dell’Italia in paese d’immigrazione a partire dagli anni ‘70.

 

Ampio spazio verrà dato alle realtà regionali attraverso la capillare partecipazione, senza precedenti in tema di emigrazione, degli Assessorati, delle Istituzioni e delle Associazioni regionali legate al tema dell’emigrazione, oltre all’approfondimento delle caratteristiche migratorie peculiari di ogni singola regione.

 

Altro segmento del Museo sarà un viaggio nell’emigrazione attraverso aree tematiche che consentiranno al visitatore di avere una conoscenza interattiva dell’intero periodo storico tramite il cinema moderno ed i registi che hanno parlato di emigrazione, i Musei internazionali di emigrazione, le interviste ad emigranti, gli italiani celebri nel mondo, le liste di imbarco e di sbarco tramite cui cercare i propri antenati.

 

Grazie al supporto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in occasione dell’inaugurazione del Museo sarà presentato anche il sito web del Museo Nazionale dell’Emigrazione finalizzato al censimento in chiave regionale di tutti i soggetti inerenti l’emigrazione italiana, affinché agli utenti sia accessibile un motore di ricerca unitario per ricerche sinottiche ed agli operatori di avviare e rafforzare sinergie grazie ad una piattaforma virtuale comune.

 

Prestigioso il pool di istituzioni che hanno messo a disposizione parte del loro patrimonio storico, culturale e artistico inerente l’emigrazione per la miglior riuscita dell’intrapresa: oltre 20 i Prestatori tra i quali la Biblioteca Nazionale, Rai Teche, l’Istituto Centrale per i Beni sonori e audiovisivi, l’Archivio Centrale di Stato, l’Archivio di Stato di Roma, l’Istituto Luce.

 

  

Organizzazione generale e realizzazione: COMUNICARE ORGANIZZANDO

INGRESSO LIBERO

Orario: dal lunedì al giovedì 9.30 –18.30; venerdì e sabato 9.30 – 19.30

  L’accesso è consentito fino a 45 minuti prima dell’orario di chiusura

Per informazioni: tel. 06/69202049